[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
notizie spartaco settembre 1#
- Subject: notizie spartaco settembre 1#
- From: "press edizioni spartaco" <karlrossmann at virgilio.it>
- Date: Wed, 7 Sep 2005 09:45:14 +0200
? EDIZIONI SPARTACO notizie Edizioni Spartaco settembre 1# in libreria dal 6 settembre Gentili amici, ecco le nostre prime novità di settembre: il pamplhet di Dos Passos dedicato a Sacco e Vanzetti e "Il Diluvio" di Maggie Gee che inaugura la nuova collana di narrativa "Dissensi", dedicata alla narrativa straniera e che si opccuperà di "dissensi" in senso politico, come forme di opposizione e resistenza a qualsiasi regime, di qualunque colore, in qualunque paese essi si manifestino. Ma anche "dissensi" di stampo relazionale (famiglia e società), nonché "dissensi" della scrittura e ogni altra forma di anticonformismo letterario. John Dos Passos Davanti alla sedia elettrica Come Sacco e Vanzetti furono americanizzati a cura di Piero Colacicchi. Traduzione di F.Benfante e P.Colacicchi Collana Il Risveglio pagine 244 euro 12,00 Nel 1926, John Dos Passos (1896-1970), allora trentenne ma già noto scrittore, pubblicò per conto del Comitato di difesa Sacco-Vanzetti il pamphlet Facing the chair. Story of the Americanization of two foreignborn workmen, ora tradotto in italiano per la prima volta. Dos Passos prendeva posizione in favore dei due anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti - emigrati negli Stati Uniti nel 1908 -, che erano stati accusati di rapina e duplice omicidio nel 1921 e condannati a morte al termine di un processo contestato, celebrato in un clima di dura repressione, una «crociata» promossa dal governo degli Stati Uniti contro anarchici, comunisti, immigrati ritenuti «pericolosi sovversi» e ogni soggetto o organizzazione ritenute «radicali» (è in questi stessi anni che viene spazzato via il sindacato degli Industrial Workers of the World). Sacco e Vanzetti rimasero in carcere per circa sette anni durante i quali si succedettero i ricorsi e le istanze per la riapertura del processo, promossi da un comitato di difesa che s'era formato sin dal 1921, con un crescente sostegno da parte dell'opinione pubblica di tutto il mondo e di note personalità, anche di idee moderate. Nell'ottobre 1926 fu respinto il settimo ricorso, la condanna definitiva era a un passo, l'ultimo tentativo di salvare Sacco e Vanzetti restava legato a minimi appigli giuridici e soprattutto affidato a una mobilitazione internazionale. Dos Passos accusava i giudici di essersi mossi in un clima di furore ideologico talmente cieco da identificare la giustizia con la difesa a oltranza, anche per mezzo di prove false, delle istituzioni e della stessa "americanità" contro "i rossi", "i fannulloni", "gli stranieri". Ormai solo la forza di un'opinione pubblica libera da pregiudizi avrebbe potuto salvare i due anarchici, e se quei due uomini venivano uccisi, la colpa sarebbe ricaduta su tutti: nessuno avrebbe potuto giustificare il proprio silenzio dicendo di non aver saputo. Dopo aver ricostruito le vicende processuali, aver smontato i capi di accusa e aver raccontato il suo incontro con i due uomini in carcere, Dos Passos faceva proprio l'appello che si alzava da molte parti nel mondo per salvarli: con la morte di Sacco e Vanzetti sarebbe morta la fiducia nella giustizia. Sacco e Vanzetti furono uccisi a dispetto d'ogni sforzo la notte tra il 22 e il 23 agosto 1927. Come già preconizzava Dos Passos nel suo scritto, divennero dei simboli immortali: da allora la loro storia è stata raccontata, cantata - sono conosciute in tutto il mondo le canzoni di Woody Guthrie e di Joan Baez-Ennio Morricone -, messa in scena. Quel processo apparve, e rimase nella memoria del movimento operaio, un processo politico, la loro esecuzione un assassinio legalizzato. Davanti alla sedia elettrica - uno scritto amaro, rabbioso e graffiante - nacque in questo clima, e si inserisce anche nel filone di libri contro la pena di morte, inaugurato un secolo prima da Victor Hugo. John Dos Passos (1896-1970) è uno dei più noti scrittori statunitensi del Novecento. Dopo essersi laureato ad Harvard, fu volontario come guidatore di ambulanze sui fronti francese e italiano durante la prima guerra mondiale. Ai primi romanzi, racconti e poesie, seguirono le sue opere più celebri: Manhattan Transfer (1925), e i lavori che formano la trilogia U.S.A. (Il quarantaduesimo parallelo, 1930; 1919, 1932; Un mucchio di quattrini, 1936), in cui confluirono sue esperienze autobiografiche, compresa la militanza politica e il coinvolgimento nella campagna per Sacco e Vanzetti. Maggie Gee Il Diluvio traduzione di Giovanni Giri Collana Dissensi/1 pagine 300 euro 15,00 Una capacità espressiva rara, con il linguaggio metaforico e poetico che si alterna a dialoghi serrati e coloriti, con un'implacabile capacità di cogliere ogni debolezza e ipocrisia dei suoi stessi personaggi, Maggie Gee riesce a inserire nel suo disegno narrativo molte tematiche attuali e scottanti: dalla catastrofe globale alla guerra in Irak, dal razzismo all'ipocrisia dei ricchi, dai rapporti familiari al bigottismo religioso. Il romanzo è centrato intorno a un evento catastrofico: da mesi una pioggia incessante ha devastato la città e la popolazione è in ginocchio (e specialmente i poveri, ammassati in enormi palazzoni popolari). Ma la vita cittadina va avanti, almeno stando a quanto vuol far intendere il governo di Mr.Bliss, che intanto prepara una grande festa per l'arrivo della primavera e aggredisce militarmente uno Stato islamicoŠ «L'ho apprezzato dalla prima all'ultima pagina, grazie soprattutto alla dirompente capacità immaginativa della Gee» (Caroline Moore, The Telegraph) «Il lettore gusta l'armonia tra l'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande, tra i personaggi più disparati e i loro mondi sociali... I temi della narrazione si fanno via via più frammentati e indefiniti. Il romanzo cambia rotta e si trasforma in un violento attacco contro l'ingiustizia della società e contro la vanità delle classi più elevate». (Liz Jensen, The Independent) Maggie Gee (1948) è stata scelta, nel 1982, come uno dei venti migliori giovani romanzieri inglesi. È stata più volte nominata per l'Orange Prize for Fiction(il più prestigioso premio letterario riservato alle donne). Giovanni Giri ha già tradotto Catena di comando di Seymour M.Hersh per Rizzoli(2004) info e richieste: --- nicolas martino ufficio stampa Edizioni Spartaco tel.3479261502 fax 0658335350 <mailto:karlrossmann at virgilio.it>karlrossmann at virgilio.it <http://www.edizionispartaco.it>www.edizionispartaco.it "Verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più potente delle voci che oggi strangolate" se non volesse ricevere ulteriori aggiornamenti potrà rispondere a questo messaggio indicando come oggetto "cancellazione" Edizioni Spartaco, corso Ugo De Carolis 18 - 81055 Santa Maria Capua Vetere (CE ) - tel/fax +390823797063 website: <http://www.edizionispartaco.it>www.edizionispartaco.it - ufficio stampa: <mailto:karlrossmann at virgilio.it>karlrossmann at virgilio.it (nicolas martino)
- Prev by Date: sabato 17 settembre 2005 ore 10.00
- Next by Date: I sogni si realizzano nell'esistenza reale
- Previous by thread: sabato 17 settembre 2005 ore 10.00
- Next by thread: I sogni si realizzano nell'esistenza reale
- Indice: