Re: IL TERRORISMO E' COLPA DEI TERRORISTI



E voi come Amici di Lazzaro credete seriamente a queste 
dichiarazioni?
E lo sfruttamento neocolonialista che già c'era prima degli interventi 
bellici americani non è mai esistito?
Le persecuzioni di Israele verso i palestinesi non sono mai esistite?
E, infine, visto che si citavano le guerre con paesi comunisti....le BR e 
la RAF non sono mai esistite?

Ciao,
Davide

On 31 Aug 2005 at 22:18, associazione Amici di Lazzaro wrote:

> 
> IL TERRORISMO E' COLPA DEI TERRORISTI 
> EDITORIALE PREVENTIVO CONTRO CRETINI E SCIACALLI DI CASA NOSTRA
> 
> di Tempi
> 
> Non è che vogliamo fare gli uccelli del malaugurio, però abbiamo
> pensato che un editoriale "preventivo", nel suo piccolo, è senz'altro
> più efficace di una "guerra preventiva" e soprattutto è alla nostra
> portata. Perciò vi spieghiamo, qui di seguito, perché la politica
> estera filo-americana di Berlusconi e la presenza di nostre truppe in
> Irak non rappresentano in nessun modo la causa dell'atteso attentato
> islamista contro l'Italia, anche se la maggioranza dei nostri
> concittadini, sull'onda dell'emozione strumentalizzata da quei cretini
> di cui ha parlato Giuliano Ferrara (Il Foglio 25 luglio). Le cause
> dell'atteso attentato non si trovano nella politica estera italiana,
> ma nell'ideologia degli attentatori. Il jihadismo, cioè l'ideologia
> della guerra santa finalizzata all'islamizzazione del mondo, è nato
> nel 1928 coi Fratelli Musulmani, il cui slogan fin dall'inizio era:
> «Dio è il nostro scopo, il Corano è la nostra Costituzione, il profeta
> è il nostro leader, la lotta è il nostro metodo e la morte per Dio la
> più alta delle nostre aspirazioni». La fatwa con cui Osama Bin Laden a
> nome di Al Qaeda, insieme ad altri gruppi terroristi, ha ordinato a
> tutti i musulmani del mondo di colpire gli occidentali («uccidere gli
> americani e i loro alleati - civili e militari - è un preciso dovere
> per ciascun individuo musulmano, il quale potrà assolverlo in
> qualsiasi paese ove gli sia possibile farlo») è datata 23 febbraio
> 1998, quando Berlusconi non era al governo e negli Usa era presidente
> Clinton. E ancora: il libro del Pm Stefano Dambruoso Milano Bagdad
> (Mondadori 2004) racconta che a Milano gli estremisti islamici
> studiavano attentati contro una caserma dei carabinieri e contro la
> stazione centrale delle ferrovie dello Stato già nel 1999. 
> 
> 
> Anche la generica idea secondo cui lo sfruttamento
> colonialista-capitalista-imperialista sarebbe la causa di fondo del
> terrorismo che ci colpisce è gravemente errata: l'Africa animista e
> l'Asia indù, confuciana e buddhista sono state colonizzate dagli
> europei, ma esse non ci inviano terroristi suicidi; Vietnam e Cile
> hanno sofferto per scelte politiche degli Usa, ma non hanno generato
> terroristi anti-americani; l'Italia ha colonizzato Libia, Somalia,
> Etiopia ed Eritrea, compiuto stragi efferate in Libia, Etiopia e
> Montenegro, ma i nostri carnefici odierni non arrivano da lì. I
> terroristi usano l'argomento dello sfruttamento per farci sentire in
> colpa, ma dobbiamo capire che è solo un'astuzia bellica da parte loro.
> Così come è un'astuzia ipocrita la pretesa che le sofferenze inflitte
> ai musulmani in Irak e Palestina e nelle prigioni americane
> (Guantanamo, Abu Ghraib, ecc.) abbiano prodotto una rabbia così
> incontenibile da tracimare nella vendetta terrorista: in realtà, i
> musulmani uccisi o torturati da altri musulmani sono enormemente più
> numerosi di quelli vittime di americani e israeliani. In Algeria le
> vittime dirette della violenza intra-musulmana sono 150 mila, nel
> Darfur (Sudan) 180 mila, ad Aceh (Indonesia) 12 mila, nel Kurdistan
> turco 40 mila, in Somalia 350 mila; e anche in Irak, se diamo retta ai
> conteggi dei siti Internet pacifisti come Iraq Body Count, i civili
> vittime delle armi anglo-americane sono soltanto il 37 per cento del
> totale: l'altro 63 per cento è stato ucciso da altri iracheni o da
> altri arabi. Decine di migliaia di persone sono state torturate nelle
> carceri di questi paesi, dell'Irak di Saddam Hussein e
> dell'Afghanistan dei talebani. Le copie del Corano profanate nel
> Darfur sono centinaia di volte più numerose di quelle profanate a
> Guantanamo, le moschee date alle fiamme o saccheggiate nel Darfur sono
> decine di volte più numerose di quelle colpite in Irak. Ma mai i
> musulmani nel mondo hanno dato segni non diciamo di rabbia, ma nemmeno
> di insofferenza di fronte a questi orrori. Per il semplice fatto che
> non erano strumentalizzabili politicamente. Perciò non prendiamoci in
> giro e parliamo secondo verità: un terrorista è soltanto un
> terrorista; ci odia non per quello che facciamo, ma per quello che
> siamo; la colpa di quello che fa è sua, non è nostra.
> 
>