TRAPIANTI



Può darsi che qualcuno di voi sia finito per sbaglio nella mia rubrica. Me
ne scuso in anticipo.

FATE CIRCOLARE QUESTO MESSAGGIO!

Non dimenticate mai che la lotta per i diritti umani e contro la pena di
morte è la stessa in tutto il mondo

<mailto:giusticlaudio at aliceposta.it>giusticlaudio at aliceposta.it



Forlì, 28 agosto 2005

28 agosto 1979 Lord Mountbatten assassinato dall’IRA

In Italia ci sono cose che periodicamente ritornano: il Festival di
Sanremo, le statue che lacrimano sangue, la cura Di Bella e la balla degli
organi rubati ai bambini e venduti su Internet.

Gli Italiani amano credere che esista un commercio internazionale d’organi
espiantati dalla Mafia a bambini rapiti nei paesi del Terzo Mondo, ma non
c’è speranza che qualcuno si preoccupi di controllare se in queste notizie
c’è qualcosa di vero o di verosimile.

Ragioniamo per assurdo e ammettiamo che esista un’organizzazione criminale
dedita al rapimento di persone allo scopo di usarne gli organi:

1) Ovviamente costoro non possono rapire bambini perché i loro organi non
sono adatti per gli adulti e i trapianti sui bambini sono troppo rari per
creare un mercato redditizio. Togliamo quindi di mezzo la parte più grossa
della balla: se esiste un traffico internazionale di organi “rubati” questo
non riguarda i bambini.

2) Sappiamo che trovare un donatore compatibile per un trapianto legale è
cosa non facile e mettiamoci nei panni di chi deve fare il percorso
inverso: dal “donatore” al ricevente. Come faranno i nostri criminali a
trovare una persona che sia compatibile con il loro rapito ma anche
abbastanza ricca e disperata da accettare le loro proposte?

3) Mettiamo che ci riescano: a questo punto devono avere a propria
disposizione una clinica di alto livello con personale che accetti di
espiantare un organo senza fare domande. Occorrono medici, anestesisti e
infermieri il cui silenzio deve essere profumatamente pagato visto che
partecipano a reati gravissimi.

4) Insomma: la nostra organizzazione criminale deve essere in grado di
mettere insieme una vittima adatta, una clinica, uno staff medico e un
cliente disposto a sborsare una cifra enorme (centinaia di migliaia di
euro).

5) Ne consegue che il nostro trapiantando, oltre che molto ricco, deve
essere anche molto stupido, perché spenderebbe parecchio meno a farsi fare
un legalissimo trapianto in Cina o a smazzettare un primario.

Gli italiani e i loro giornali non lo sanno, ma la realtà è banalmente atroce.

Il commercio internazionale di organi esiste, non è clandestino, è gestito
dal Partito Comunista Cinese e ha consentito a migliaia di persone di tutti
i paesi di ricevere, con poca spesa, un organo.

La procedura è semplice, legale e sicura: le cliniche cinesi fanno le loro
richieste, il Partito trova, fra le migliaia di condannati a morte, quelli
adatti a “donare” e li fa fucilare nei tempi previsti dalle necessità della
camera operatoria.

Il costo di tutta l’operazione va dai 10 ai 50 mila dollari americani.

Claudio Giusti

P.S. Anche a Taiwan usano i condannati a morte come “banca degli organi”.

<http://www.ceu.hu/legal/ind_vs_state/Rothman_paper_organ_2002.htm>http://www.ceu.hu/legal/ind_vs_state/Rothman_paper_organ_2002.htm

<http://web.amnesty.org/library/Index/ENGASA170032004?open&of=ENG-CHN>http://web.amnesty.org/library/Index/ENGASA170032004?open&of=ENG-CHN

<http://www.tibet.ca/en/wtnarchive/2001/11/12_2.html>http://www.tibet.ca/en/wtnarchive/2001/11/12_2.html

<http://www.laogai.org/news/newsdetail.php?id=2015>http://www.laogai.org/news/newsdetail.php?id=2015



Può darsi che qualcuno di voi sia finito per sbaglio nella mia rubrica.

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FATE CIRCOLARE QUESTO MESSAGGIO!

Non dimenticate mai che la lotta per i diritti umani e contro la pena di
morte è la stessa in tutto il mondo

Never forget that the fight for human rights and against the death penalty
is the same in all the world

COMITATO “3 LUGLIO 1849”
Per i diritti umani, contro la pena di morte
Membro fondatore della World Coalition Against Death Penalty
COMMITTEE “3rd JULY 1849”
For human rights, against the death penalty
Founding member of the World Coalition Against Death Penalty
c/o
DOTT. CLAUDIO GIUSTI

VIA DON MINZONI 40, 47100 FORLI’. ITALIA
TEL.  39/0543/401562     39/340/4872522
e-mail  <mailto:giusticlaudio at aliceposta.it>giusticlaudio at aliceposta.it

<http://www.ambienteweb.org/modules.php?name=News&new_topic=21>http://www.ambienteweb.org/modules.php?name=News&new_topic=21

<http://controlapenadimorte.splinder.com/>http://controlapenadimorte.splinder.com/

<http://www.agliincrocideiventi.it/Index.htm>http://www.agliincrocideiventi.it/Index.htm

<http://www.flipnews.org/italia/antonio_russo/index_diritti_umani.htm>http://www.flipnews.org/italia/antonio_russo/index_diritti_umani.htm

La Repubblica Romana fu il primo stato sovrano a scrivere nella propria
costituzione l’abolizione totale della pena di morte, il 3 luglio 1849. Il
Comitato, ispirandosi alla tradizione libertaria ed abolizionista del
nostro Paese, si batte contro la pena di morte e per il rispetto dei
diritti  umani indicati agli articoli  2 – 21 della Dichiarazione
Universale.
The Roman Republic was the first state to write in its constitution the
total abolition of the death penalty, on 3rd July 1849. This Committee
follows this tradition fighting against the death penalty and for the human
rights listed in the articles 2-21 of the Universal Declaration of 10th
December 1948