Alex Langer



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............Francesco..........da molti era reputato stolto, e come era schernito e scacciato con pietre e con fastidio fangoso dalli parenti e dalli strani ed egli in ogni ingiuria e ischerno passandosi paziente come sordo e muto; messere Bernardo d'Ascesi, il quale era de' più nobili e de' più savi della città, cominciò a considerare saviamente in santo Francesco il così eccessivo dispregio del mondo, la grande pazienza nelle ingiurie, che già per due anni così abbominato e disprezzato da ogni persona sempre parea più costante e paziente, cominciò a pensare e a dire fra sé medesimo: Per nessuno modo puote che questo Francesco non abbia grande grazia di Dio. E sì lo invitò la sera a cena e albergo; e santo Francesco accettò e cenò la sera con lui e albergò. (Dal Capitolo Secondo) Verba Volant
 
IL LIBRO
Alex Langer, Lettere dall'Italia
Da venerdì 1° luglio, con Diario a 5 euro in più, è in edicola Lettere dall’Italia di Alexander Langer. Una illuminante selezione degli articoli scritti dal 1984 al 1995 per la rivista tedesca Kommune che racconta i personaggi, i crolli, le speranze di dieci anni che hanno trasformato il nostro Paese. Per non perdere il filo della storia, non perdetelo
 
Alexander Langer nasce il 22 febbraio 1946 a Sterzing/Vipiteno in Alto Adige/Südtirol. Giornalista, traduttore, insegnante,militante e dirigente di Lotta Continua, negli anni 80 promuove i Verdi in Italia e in Europa, nel 1989 è copresidente del primo Gruppo Verde al parlamento europeo, voce di mediazione nelle crisi e "costruttore di ponti". Nel maggio 1995 gli viene vietata la candidatura a sindaco di Bolzano per
rifiuto di dichiarare "l’appartenenza etnica". Il 26 giugno 1995 si reca a Cannes con altri parlamentari
per portare ai capi di stato e di governo l’appello:
"L'Europa muore o rinasce a Sarajevo". Decide di interrompere la sua vita il 3 luglio 1995, all'età di 49 anni. Riposa nel piccolo cimitero di Telves/Telfes (BZ), accanto ai suoi genitori.

"La Fondazione Alexander Langer Stiftung Bolzano/Bozen ha nel suo patrimonio genetico le destinatarie e i destinatari dei premi che ogni anno ci mettono a confronto con un tema, un’urgenza, una sfida per le nostre coscienze e le nostre istituzioni. E con un luogo concreto: Algeria, Ruanda, Cina, Serbia, Kosovo, Israele, Palestina, Ecuador, Polonia e la Bosnia della strage genocidiaria di Srebrenica quest’anno… Sono il nostro bene più prezioso insieme agli scritti di Alexander Langer, di cui in questo libro presentiamo le corrispondenze dall’Italia al mensile di Francoforte Kommune: un episodio dell’instancabile sforzo di intermediazione a cui
Alex si dedicava”.
www.alexanderlanger.org
 
 
 
 
 
 
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