Parlamentari inutili per la RAI: riprendiamoci il nostro diritto di scelta.



DA NEWSITALIA A STAMPA NAZIONALE

COMUNICATO STAMPA

Più volte abbiamo marcato in questi ultimi giorni la questione nomine Rai e
quando l'opinione pubblica, la gente, dice basta è doveroso, giusto, che la
classe politica rispetti la volontà di essa per una Rai scelta dal basso,
meritocratica e fatta di uomini "nuovi", da self made men e non dai lecca
lecca e dei signor sì della politica e dei salottifici romani.
Pubblichiamo integralmente un articolo di Virgilio Caivano del
Coordinamento Nazionale Piccoli Comuni che chiarisce le idee.
Marco Feltri
Newsitalia


Parlamentari inutili per la RAI: riprendiamoci il nostro diritto di scelta

Sulle colonne del Corriere della Sera, Piero Ostellino, mette a nudo una
crudele realtà, da noi del Coordinamento Nazionale dei piccoli comuni
italiani da tempo annunciata, "la classe politica sulla scelta del
presidente della Rai sta dando uno spettacolo indecente". L'ottimo articolo
di Ostellino rafforza la nostra convinzione di un bisogno concreto di una
fortissima sensibilizzazione della pubblica opinione sul ruolo strategico
della comunicazione e della Rai in maniera particolare. L'impossibilità
accertata da parte dei rappresentati del popolo, i parlamentari, eletti in
nostra rappresentanza di risolvere una questione delicata come la gestione
corretta di una grande azienda pubblica come la Rai, obbliga tutti noi ad
una nuova stagione di responsabilità ed impegno per liberare dal circuito
salottiero dei soliti noti la comunicazione pubblica.
 Il ritardo della politica e soprattutto la totale incapacità di leggere il
segno dei tempi è ben rappresentato dall'articolo di Ostellino, "La sfida
sulla tv pubblica e i candidati "bruciati"  ci rallegra, perché
sostanzialmente, legittima  fino in fondo quando da noi affermato in queste
settimane di sensibilizzazione nei piccoli comuni italiani sul bisogno di
una buona comunicazione pubblica e soprattutto sulla necessità di una Rai
del merito e non dell'appartenenza. Una Rai, che guarda alle sue redazioni
regionali, all'emittenza locale, ai produttori minori come un serbatoio
inesauribile di talenti e di giovani giornalisti in grado di rispondere
alle nuove esigenze della famiglia e della società di questo millennio.
Piero Ostellino mette in  risalto il tema della competenza, un valore a noi
tanto caro, al punto tale che abbiamo con forza rimarcato il bisogno di
uscire fuori dal recinto dei nomi noti e guardare a quei talenti in giro
per il Paese che hanno dimostrato con i fatti, con autentiche opere d'arte
di conoscere fino in fondo l'arte della comunicazione, ma di avere un solo
difetto, non appartenere al circolo buono e non avere la tessera di partito
utile al momento. L'enorme dibattito che abbiamo scatenato sulla rete e le
centinaia di mail che giungono al sito www.piccolicomuni.com sulla buona
comunicazione e sulla vicenda Rai, sono il segnale formidabile di una
pubblica opinione nazionale che, come insegna l'ultimo referendum, è
chiaramente avviata sulla via dei valori e della qualità. In tutto questo
Ostellino ha perfettamente ragione e noi vogliamo una Rai della qualità,
dei valori e della libertà.
Roma,8 luglio 2005

Il Portavoce
Virgilio Caivano
press at piccolicomuni.com