LA MAGGIORANZA ED IL GOVERNO BOCCIANO IN COMMISSIONE VII LA RISOLUZIONE SUGLI ORGANICI DELLA SCUOLA



COMUNICATO STAMPA

LA MAGGIORANZA ED IL GOVERNO BOCCIANO IN COMMISSIONE VII LA RISOLUZIONE SUGLI ORGANICI DELLA SCUOLA. DICHIARAZIONE DELL’ON. TITTI DE SIMONE, CAPOGRUPPO DI RIFONDAZIONE IN COMMISSIONE CULTURA E FIRMATARIA DELLA RISOLUZIONE.

“La bocciatura della risoluzione sugli organici (presentato in commissione cultura della Camera dei Deputati) da parte della maggioranza e del governo è un atto gravissimo e palesa in tutta la sua evidenza quali siano i veri obiettivi che questo ministero intende perseguire in materia di finanziamenti e qualità della scuola pubblica. – è quanto dichiara Titti De Simone, deputata e capogruppo di Rifondazione in commissione cultura della Camera dei Deputati. Le dichiarazioni rilasciate dal ministro Moratti sui media appaiono del tutto prive di fondamento e si confermano per il loro carattere di mera propaganda. La situazione delle scuole su tutto il territorio nazionale è ormai all’emergenza, l’insufficienza dei posti assegnati con l'organico di diritto e le errate valutazioni del numero di iscrizioni ha determinato un quadro globale in cui le scuole si trovano nell’impossibilità di rispettare le norme in materia di formazione delle classi, di accogliere le richieste delle famiglie in merito al tempo scuola (tempo pieno e prolungato), di garantire l'integrazione degli alunni diversamente abili. Davanti a tutto ciò il governo e la maggioranza hanno detto no a richieste minime tendenti a prevedere una quantificazione degli organici che tenesse conto delle reali esigenze delle scuole e alla richiesta di inserire nella prossima finanziaria finanziamenti ed investimenti reali e consistenti per la scuola pubblica statale, che portino alla qualificazione del sistema di educazione e di istruzione. Il paese ha ormai chiaro di chi siano le responsabilità delle condizioni e delle ricadute che determinate scelte comportano sul sistema scolastico. Noi di Rifondazione Comunista continueremo a batterci e a sostenere misure che portino ad una scuola di qualità, ad una scuola dell’inclusione per tutti e per tutte”

Roma, 30 giugno 2005