Fw: Presidio antirazzista a Varese



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Sent: Friday, June 24, 2005 12:15 PM
Subject: Presidio antirazzista a Varese


> NESSUNA PERSONA E' ILLEGALE
> Non è la prima volta che Varese è alla ribalta della cronaca per episodi
> di razzismo e intolleranza, ma questa volta lo spazio concesso dagli
> organi di comunicazione a questi personaggi che esprimono le posizioni più
> becere di criminalizzazione e discriminazione nei confronti degli
> immigrati è stato enorme a fronte della censura nei confronti di chi
> sostiene una convivenza civile e democratica senza differenze basate
> sull'etnia, la cultura, la religione.
> La gara di idiozie è proseguita associando crimini efferati alla
> provenienza etnica e alla condizione di clandestinità e urlando un
> inasprimento delle pene da legge del taglione.
> Il presidio, a cui vi invitiamo a partecipare, è un momento per ridare
> spazio e visibilità a quella parte della città che vuole l'accoglienza e
> non l'esclusione delle persone, l'uguaglianza dei diritti e non la
> discriminazione, il confronto e il dialogo e non lo scontro di "civiltà" e
> la guerra permanente.
> L'uso strumentale degli episodi di violenza, isolare alcuni fatti e farne
> la dimostrazione dell'indole violenta di alcuni popoli è un'operazione che
> richiama gli spettri fascisti e nazisti..
> La verità è che la maggior parte dei reati contro la persona avviene
> all'interno della famiglia quindi, seguendo il delirio di molti
> "benpensanti", bisognerebbe porla fuori-legge in quanto socialmente
> pericolosa?
> La clandestinità, poi, non significa criminalità, perché questa condizione
> non è scelta dagli immigrati per commettere reati ma viene imposta dalla
> legge Bossi-Fini, considerata illegittima da Ue, Nazioni Unite, Corte
> Costituzionale, che rende impossibile la regolarizzazione dei migranti.
> I clandestini, infatti, sono centinaia di migliaia, ma i reati, in Italia,
> sono meno numerosi oggi rispetto agli anni '50 '60, quando di stranieri
> non ce n'erano.
> Gli immigrati vivono quotidianamente una condizione di discriminazione:
> hanno retribuzioni più basse a parità di lavoro; non hanno il
> riconoscimento
> di diritti fondamentali come la casa il voto.; hanno un trattamento
> giudiziario specifico che prevede detenzione e deportazione, anche in
> assenza di reati, per chi è senza documenti.
> NOI UNA SOCIETA' DELL'APARTHEID NON LA VOGLIAMO
> SABATO 25 GIUGNO ORE 15 - PRESIDIO ANTIRAZZISTA
> Via Del Cairo ang. C.so Matteotti - VARESE
> VARESE SOCIAL FORUM
>