Telefono Rosa Torino Comunicato stampa
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- Date: Mon, 20 Jun 2005 12:51:05 +0200
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tel_rosa at show.it
– telefonorosa at mandragola.com COMUNICATO
STAMPA Non è consuetudine per il Telefono
Rosa di Torino, negli ultimi anni, commentare con comunicati agli organi di
informazione i casi, mai peraltro cessati, di violenza sessuale che accadono
nelle strade e nei parchi delle nostre città. In questo caso si deroga dal principio
per tre motivi sostanziali. 1.
La scorsa
settimana a Milano, l’altro giorno a Bologna. Due stupri plurimi che ripetono
gli allarmi di ogni estate. E’ vero che, da sempre, il caldo, favorendo l’uscita
e la permanenza fuori casa, è un elemento facilitante per individuare ragazze e
ragazzi del tutto inermi di fronte alla violenza. Da sempre le statistiche
parlano di una recrudescenza del fenomeno nel periodo estivo, ma questo
andamento climatologico forse non basta a spiegare un aumento dell’aggressività
e delle aggressioni maschili. Psicologi, medici e criminologi hanno espresso
diverse opinioni in merito: ma quello che è certo, al di là dei dati
scientifici, è che una aggressività evidentemente latente esplode di più in
estate, e forse non solo perché aumentano le potenziali “vittime”. Maggiori
approfondimenti sarebbero perlomeno necessari, nel caso vi sia una
slatentizzazione comprovata di comportamenti aggressivi con l’aumento delle
temperature. 2.
Non ci
tranquillizzano le voci, milanesi e bolognesi, dei rappresentanti delle forze
dell’ordine che, in sostanza, ribadiscono che si tratta di casi unici. Il diritto delle persone
sono inalienabili, siano esse una o tante. 3.
Non
interessa più di tanto che gli autori siano italiani, comunitari o
extracomunitari. A qualunque latitudine, la violenza contro le donne esiste e
appartiene, trasversalmente, al mondo maschile di ogni etnia. Ma di certo gli
elementi facilitanti non vanno cercati nella vulnerabilità delle vittime che,
con il caldo, escono e stazionano fuori casa: vanno cercati nella mancanza di
controllo, nell’incertezza della pena, nella vergogna e nel timore di raccontare
esperienze forse non drammatiche, ma certamente preoccupanti e che, se
segnalate, autorizzerebbero le forze dell’ordine a maggiori attenzioni nei
confronti delle zone cittadine più rischiose. In sostanza, è vero che mancano i
controlli, ma, per una volta, ci sia consentito di affermare che, a monte di
maggiori controlli, attenzione e sensibilità delle forze dell’ordine, si auspica
che ci sia l’attenzione, la solidarietà e la collaborazione di chi, anche se non
è stato vittima, ha rischiato di esserlo e che, per questo motivo, dovrebbe
segnalare, nelle forme ritenute più opportune, i fatti sospetti agli inquirenti.
E ciò vale per le donne ma anche, e forse soprattutto, per gli
uomini. Torino, 20 giugno
2005 LA PRESIDENTE DEL TELEFONO
ROSA (Lella
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