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comunicato stampa: Referendum
- Subject: comunicato stampa: Referendum
- From: ufficio stampa Elettra Deiana <uffstampa_edeiana at libero.it>
- Date: Tue, 14 Jun 2005 16:00:58 +0200
"Gli esiti così negativi dell'iniziativa referendaria sono il frutto di molti elementi combinati tra i quali, certamente, l'ormai tradizionale disaffezione propria a questo strumento oltre alla complessità dei quesiti sottoposti al voto. Ma, soprattutto, sono il frutto avvelenato di una sistematica e pervasiva campagna di disinformazione che ha inquinato tutti gli strumenti dell'informazione stessa, che è stata orchestrata a tutti i livelli e ha visto scendere in campo alcune tra le massime autorità dello Stato". Lo dichiara Elettra Deiana, deputata di Rifondazione Comunista e componente del Forum delle donne del Prc. "Il Presidente Pera e il Presidente Casini hanno messo al servizio della campagna astensionistica il loro alto ruolo istituzionale in evidente contrasto - spiega Deiana - con le caratteristiche di garanzia che questo stesso ruolo attribuisce loro". "Ma, soprattutto, ha giocato un ruolo straordinariamente negativo l'inaudita prepotenza con cui la Chiesa di Roma ha voluto interferire nelle faccende politico-istituzionali dello Stato italiano, violando le stesse regole del Patto concordatario. Le nostre battaglie, per farne conoscere tutta la sua portata distruttiva, si moltiplicheranno, così come si moltiplicheranno l'impegno in Parlamento per rimettere mano alla legge e la ricerca di ogni forma di disobbedienza civile contro una tale mostruosità. Un impegno che riparte da oggi stesso". Aggiunge Deiana: "Il fronte astensionista ha vinto in modo evidente e oggi può cantare vittoria per la voce del cardinale Ruini che continua ad esternare come un segretario di partito e non si perita di trattare il popolo italiano come una massa di minorenni che si è ben comportata di fronte agli adulti. Deve essere però chiaro che la vittoria dell'astensione non è un sì alla legge, non è una condivisione di quei contenuti. Al contrario il non voto è stato un atto di delega agli astensionisti, l'accettazione di quella sorta di moral suasion messa in atto da ministri della Repubblica, presidenti del Parlamento, gerarchie cattoliche, insomma da tutti gli sponsor della campagna oscurantista contro diritti, libertà, costituzione. Un segno che anche nel nostro Paese le spinte fondamentaliste minacciano alla radice la laicità dello Stato e delle coscienze; anche noi abbiamo i nostri integralisti, anche qui il rischio di una visione assolutista della società non può essere sottovalutata. Del resto - conclude la parlamentare del Prc- nel merito della cosa, il corpo sociale è rimasto in grande assente, muto e lontano. Per questo la nostra battaglia contro la legge è un impegno che riparte fin da oggi. In Parlamento come nella società, utilizzando ogni forma di disobbedienza civile per dimostrarne la grettezza e la mostruosità".
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