Donne come bottino politico, altro che Marte



Apprendo da un giornale nazionale che una squadra di donne, tra cui
un'italiana, si appresta a conquistare Marte. Ci consoliamo con questa
futuribile colonia desertica e rossa? I Media ci mostrano le donne afghane
avvolte nel burka da cui forse si sentono protette (ma non lo avevano
tolto, la guerra non era finita). E' con infinito dolore che guardo quelle
immagini eppure capisco che non riesco a immaginare il coraggio e la forza
di quelle donne che chiedono la liberazione di "una di noi". Spero che
Clementina Cantoni sia presto liberata, ma quando le donne saranno libere
davvero, quando si finirà di parlare di loro come lapidate, violentate,
kamikaze, carceriere, volontarie, missionarie, precarie e infinite? Quando
verrà data pari dignità politica e istituzionale a partire dal nostro
paese per non fare scappare le donne dalla logica della politica con la p
minuscola, quando il corpo delle donne non sarà considerato bottino
politico? Capire che il nostro silenzio è un urlo lacerante che dice NO ai
signori della guerra, alla violenza delle armi.

Doriana Goracci