Contro l'espulsione in massa degl'immigrati



Movimento per la società di giustizia
 
Cari amici,
                    il Movimento ha fatto questo intervento affinché cessi l'ignominiosa espulsione in massa degl'immigrati attraverso ponti aerei. Vorremmo che ci fosse una pressione analoga da parte vostra.
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
 

 

Centro Interdipartimentale di Ricerca sull‘Utopia

Università di Lecce

Movimento per la società di Giustizia e per la Speranza

 

 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi

al Vicepresidente,  Marco Follini

al Ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu

ai Presidenti e ai membri dei due rami del Parlamento

 

L’espulsione in massa dei migranti è un fatto inumano e deve cessare

 

Questo fatto inumano si è ripetuto nei giorni scorsi: il Governo ha di nuovo organizzato un ponte aereo per liberarsi di questi infelici. E lo ha fatto anche nel modo più scorretto perché non ha proceduto all’identificazione; al punto da negare l’ingresso al funzionario dell’Alto commissariato per i rifugiati, presentatosi con l’incarico d’individuare chi avesse diritto all’asilo, in quanto perseguitato in patria. L’Alto commissariato ha espresso grave preoccupazione, e anche altri paesi europei hanno espresso riprovazione.

 

Sono state respinte centinaia di persone che provenivano dall’Africa subsahariana e avevano affrontato un viaggio di estrema durezza e pericolo attraverso il deserto. Sono state costrette a rifare quel viaggio in condizioni ancora più atroci. La stampa ne ha parlato.

Tutto ciò è troppo inumano. Il Governo pretende attenersi alla lettera della  legge Bossi-Fini, una legge razzista, che ha rinnegato lo spirito e la tradizione europea; pretende cioè che l’immigrato abbia già in ogni caso il posto di lavoro. Mentre sappiamo che i posti di lavoro ci sono, che le industrie si lamentano per la mancanza di mano d’opera in certi settori, che l’immigrato può essere aiutato a trovare un lavoro comunque, anche dopo l’ingresso.

 

È questa la via da percorrere. Il governo non può rifiutare in toto il principio di accoglienza, alla cui base v’è il principio fraterno e il principio che la terra è di tutti. Alla cui base v’è dunque un diritto. Non può rinnegare in toto l’umanità di questa gente, la loro dignità e diritto di persona umana; non può rifiutare il loro carattere d’uomini, e quindi di fratelli, per trattarli come bestie da macello. Non può rinnegare in toto la tradizione europea e cristiana perché sa bene che il principio fraterno e la legge dell’amore fraterno è l’anima dell’annunzio evangelico e cristiano, ne è la legge suprema.

 

Il ministro Pisanu proviene da una militanza più che ventennale nella Democrazia Cristiana, e in modo analogo il Vicepremier Follini, e il Presidente della Camera Casini. E dov’è dunque il loro cristianesimo, se invece di soccorrere il fratello bisognoso, lo respingono? o pensano forse che in politica la legge cristiana non vale? Si ricordino che in base a questo saranno giudicati, il Cristo lo ha detto con chiarezza.

 

Il Movimento per la società di giustizia chiede che l’inumana legge Bossi-Fini sia piegata ad un comportamento più flessibile, che le ignominiose espulsioni in massa siano troncate per sempre, che la “gentile Italia” non sia costretta dai suoi rappresentanti a questi comportamenti crudeli.  

 

Lecce, il 21 marzo 2005

                                                                               Per il Movimento, il Responsabile

                                                                                      Prof. Arrigo Colombo

 

 

Coordinamento: Arrigo Colombo, Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

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