[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
"Ciò che sacralizza uccide." (P. S.)
- Subject: "Ciò che sacralizza uccide." (P. S.)
- From: Joe <flespa at tiscali.it>
- Date: Fri, 18 Feb 2005 20:06:27 +0100
https://www.ecn.org/wws/arc/movimento/2005-02/msg00666.html °°°°°°°° Raoul Vaneigem: Niente è sacro tutto si può dire 13/08/2004 15:52 Inviata da Massimo Pubblicato in italiano un nuovo fondamentale saggio di Raoul Vaneigem sulla liberta' d'espressione. di Raoul Vaneigem, pag. 98, 7 euro, Ponte alle Grazie Tra i più autorevoli esponenti dell'anarchismo situazionista, Vaneigem prende spunto da fatti e discussioni all'ordine del giorno per fare a pezzi le certezze dei benpensanti e le pretese di chi si erge a giudice e censore. Un provocatorio pamphlet sulla scia della tradizione illuministica e libertaria. "Non c'è un uso buono o cattivo della libertà di espressione. C'è solo un uso insufficiente": un vero e proprio manifesto, dedicato alla libertà più; fondamentale dell'essere umano. Un testo senza compromessi, per difendere una libertà che non deve incontrare alcuna limitazione, politica, morale o giuridica che sia. Un attacco all'ipocrisia di una società che, non riuscendo a rimuoverne le cause, preferisce nascondere il male a se stessa. "Un appello alla responsabilizzazione della collettività che svolge in modo inedito, radicale, antipuritano e dinamico la critica dei media, cosìdi moda al giorno d¹oggi." - Les inrockuptibles "Una difesa della libertà di espressione appassionata e razionale allo stesso tempo." - Magazine littéraire "Se esistesse un unico libro sulla libertà di espressione, sarebbe questo." - Télérama Raoul Vaneigem, anarchico, figura di spicco del Maggio francese, è stato membro dell¹Internazionale situazionista tra il 1961 e il 1970. È autore di diversi libri, tra i quali Il libro dei piaceri, La scuola è vostra: dedicato agli studenti, Noi che desideriamo senza fine e Trattato del saper vivere ad uso delle giovani generazioni. ALCUNI BRANI DAL LIBRO Il principio scritto nella Costituzione americana, secondo cui la libertà di stampa è uno dei baluardi più; possenti della libertà e può essere limitata soltanto da governi dispotici merita oggi di essere considerato sotto una duplice prospettiva: a) È stato e continua a essere un¹arma contro tutte le tirannie. b) L¹esercizio di tale libertà è oggi snaturato in modo particolare dai progressi tecnici della manipolazione di massa, della pubblicita¹, della propaganda, della comunicazione, dell¹informazione, della spettacolarizzazione del vissuto, che mirano ad assoggettare al potere del denaro e al denaro del potere una coscienza svilita dalla paura e un pensiero votato all¹indigenza e all¹autocensura. Può essere restaurato soltanto dalla lotta per una societàpiù; umana. Niente è sacro. Tutti hanno il diritto di esprimere e di professare a titolo personale qualsiasi opinione, qualsiasi ideologia, qualsiasi religione. Nessuna idea è inaccettabile, nemmeno la più; aberrante, nemmeno la più; odiosa. Nessuna idea, nessun discorso, nessun credo possono sottrarsi alla critica, all¹irrisione, al ridicolo, all¹umorismo, alla parodia, alla caricatura, alla contraffazione. Lo ripeterò in tutte le maniere scriveva già Georges Bataille, ³il mondo èvivibile soltanto a condizione che nulla in esso sia rispettato². E il poeta Scutenaire: Ci sono cose con cui non si scherza. Non abbastanza! Ciò che sacralizza uccide. L¹esecrazione nasce dall¹adorazione. Sacralizzati, il bambino è un tiranno, la donna un oggetto, la vita un¹astrazione disincarnata. La libertà di stampa è una libertà schernita dalle stesse persone che la detengono. Tuttavia, è tanto vano rimproverare agli specialisti dell¹informazione la loro demagogia, la loro autocensura, la loro mollezza, la loro degradazione e la loro insolente compiacenza ai latrati del padrone, quanto predicare l¹onestà a un uomo d¹affari. A noi non interessa il regolamento dei conti, ma l¹abolizione della vita contabilizzata. La libertà d¹espressione appartiene a tutti, non ad alcuni, che l¹oltraggiano. Ecco un¹ovvietà di cui non si sono ancora accorti coloro che ambiscono a un destino migliore e non sono sprovvisti di idee circa i mezzi per arrivarvi. La verità è che costoro non hanno quasi mai osato, fino ad oggi, far sentire la loro voce. Non temono la collera di un padrone, hanno paura di loro stessi. Sono vili soltanto di fronte al ridicolo in cui potrebbero esser messi dai servi pusillanimi di un potere la cui assurdità rasenta il grottesco. I brancolamenti e gli errori possibili della loro facoltà immaginativa, della loro fantasia creatrice, della loro originalità personale paiono loro meno degni di affermarsi ad alta voce degli strepiti propagati nel mondo intero dai corpi di guardia dell¹informazione sotto controllo. Continueranno a lagnarsi, ad aspettare che un Danton insuffli in loro un po¹ di audacia o s¹impadroniranno di un diritto che appartiene loro senza riserve? Il futuro della libera parola è nelle loro mani. Autorizzate tutte le opinioni, noi sapremo riconoscere le nostre, impareremo ad annullare la forza d¹attrazione di quelle nocive, a impedire che la corruzione del profitto e del potere continui a far incancrenire le menti, le combatteremo con la sola critica che possa sradicarle: pensando da soli, smettendo di porci in condizione di dipendenza, scoprendo secondo i nostri desideri quale esistenza vogliamo condurre, creando situazioni che rendano impossibile l¹imperio della disumanita¹. Raoul Vaneigem °°°°°°° fonte: http://www.informationguerrilla.org ----------- (http://www.criticalpoint.it/news.php?cod=227)
- Prev by Date: CANTO DI GUERRA PARIGINO
- Next by Date: Casa delle Donne Maltrattate di Milano
- Previous by thread: CANTO DI GUERRA PARIGINO
- Next by thread: Casa delle Donne Maltrattate di Milano
- Indice: