LETTERA APERTA A ROMANO PRODI E AI RESPONSABILI DEI PARTITI DI CENTROSINISTRA



LETTERA APERTA A ROMANO PRODI 

E AI RESPONSABILI DEI PARTITI DI CENTROSINISTRA.

         Desideriamo rivolgerci a voi con rispetto ed
insieme con il forte desiderio di essere ascoltati.

         Con l’anno appena iniziato si apre una
stagione decisiva nel cammino democratico del nostro
Paese sotto ogni profilo: per le riforme
istituzionali, per la prova del sistema maggioritario,
per lo sviluppo economico e sociale, per la piena
realizzazione dell’Unione europea.

         L’azione dell’attuale governo e della
maggioranza che lo sostiene si è rivelata sempre più
lontana dai veri e diffusi interessi popolari e
l’eventualità di una sua prosecuzione nella prossima
legislatura potrebbe costituire un ulteriore
indebolimento della democrazia nel nostro Paese e un
peggioramento delle sue condizioni sociali.

         È ben vero che un forte malcontento serpeggia
in vaste aree della cittadinanza, ma- in assenza di
una credibile alternativa – essa si è già avviata
sulla china di un indifferenziato rifiuto della
politica, frantumandosi inoltre in difesa di interessi
settoriali.

         Appare pertanto necessaria una vigorosa
scossa nel campo del centrosinistra, che interpreti e
quindi mobiliti le aspirazioni profonde dei cittadini.

          A noi pare che essa dovrebbe consistere nei
seguenti punti: 

a)                          l’immediato accantonamento
della ricerca di formule organizzative, quali la Fed,
la Gad e altre simili; 

b)                          la presa d’atto che è
inutile , e forse persino dannoso, ricorrere ad
elezioni primarie nazionali per individuare e
sostenere la personalità destinata a contrapporsi a
Berlusconi e a guidare il governo di centrosinistra;

c)                           la sottoscrizione da
parte dei partiti e dei movimenti di centrosinistra di
una dichiarazione comune che confermi Romano Prodi
quale candidato di tutto il centrosinistra; 

d)                           l’indicazione nella
medesima dichiarazione degli elementi essenziali del
programma, che peraltro molti di voi hanno già
individuato in varie occasioni.

         Tali elementi essenziali potrebbero
riassumersi nei seguenti termini:
 
1)    azione internazionale di solidarietà e di pace,
chiudendo la partecipazione italiana a missioni
militari al di fuori dell’ONU e dell’UE.

2)    Riordino del sistema democratico, recuperando la
centralità del Parlamento, rafforzando le autonomie,
riducendo la concentrazione e personalizzazione dei
poteri e dando effettivo peso alle rappresentanze
elettive.

3)    Promozione della ricerca pubblica e
dell’istruzione e formazione dei giovani, investendo
le risorse perché tutti vi possano accedere

4)    Incremento in quantità e qualità dei servizi
pubblici e sociali.

5)    Freno alla privatizzazione di settori essenziali
e ad opere pubbliche inutilmente dispendiose .

6)    Riequilibrio della fiscalità a favore dei ceti
sociali più disagiati.

7)    Incentivazione delle attività produttive e
connessa tutela della stabilità del lavoro, favorendo
le intese fra datori di lavoro e sindacati.

Ci sembra che la pubblica opinione desideri che non si
prosegua nelle polemiche tra esponenti delle forze
politiche davvero sollecite del miglioramento delle
condizioni di vita di tutti gli italiani e di una
concreta, positiva alternativa all’attuale governo.
Non ci si chiede di annullare le diversità, ma di
operare insieme per grandi obiettivi comuni. La
pluralità è una grande risorsa, che può far crescere
la tensione collaborativa; l’unitarietà forzata
deprime l’animo nella battaglia da tutti avvertita
come vitale.

         Voi, che rappresentate le forze politiche
popolari e progressiste, raccogliete le istanze dei
cittadini, lasciate da parte tattiche interne allo
schieramento  di centrosinistra e non imitate il
metodo del centrodestra.

         Rinunciate alle manovre politiche, dite
piuttosto e fate qualcosa di popolare, venendo
incontro alle speranze dei cittadini. Non irrigidite
in uno schema prefissato il percorso che intendete
intraprendere. Mettetevi in cammino: il futuro lo
costruiremo insieme , passo dopo passo, a più voci,
con vero spirito unitario.

         Il movimento politico laico di ispirazione
cristiana “Italia Popolare. Movimento per l’Europa”,
che abbiamo costituito insieme con l’on. Gerardo
Bianco, per riprendere, e rinnovare a livello di base
la cultura e l’azione del popolarismo, è pronto a fare
la sua parte insieme con tutte le forze vive del
centrosinistra.

                           Cordiali saluti,
                                                      
                Alberto Monticone
                                                      
                  Presidente nazionale
                                                      
                  Lino Duilio 
                                                      
               Segretario generale

                 Francesco Lauria
                  Giovani Popolari per l'Europa

Roma, 18 gennaio 2005



		
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