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Nonostante la liberazione del vescovo di Mosul non si ferma l'esodo dei Cristiani assiro-caldei
- Subject: Nonostante la liberazione del vescovo di Mosul non si ferma l'esodo dei Cristiani assiro-caldei
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft fuer bedrohte Voelker <info at gfbv.it>
- Date: Tue, 18 Jan 2005 16:09:58 +0100
www.gfbv.it/2c-stampa/2005/05018it.html IraqNonostante la liberazione del vescovo di Mosul non si ferma l'esodo dei Cristiani assiro-caldei
Bolzano, Göttingen, 18 gennaio 2005La liberazione di Basilius Georg Qasmusa, vescovo della Chiesa siriaco-cattolica di Mosul non riuscirà a frenare la fuga in massa dei Cristiani assiro-caldei dall'Iraq centrale e meridionale, e in particolar modo dalle regioni sunnite. Solo a Mosul vivevano finora tra gli 80.000 e i 90.000 Assiro-Caldei. Secondo le stime dell'Associazione per i Popoli Minacciati (APM), a tutt'oggi in Iraq sono stati uccisi più di 300 Cristiani e oltre 25 chiese sono state in parte o completamente distrutte. "Delle aggressioni contro Cristiani da parte di estremisti islamici, baathisti o semplici criminali, dei rapimenti e delle torture, degli stupri e degli omicidi ormai non si parla nemmeno più", commenta l'APM, "ma ognuno di questi soprusi rafforza la paura e l'insicurezza dei 650.000-750.000 Assiro-Caldei iracheni. Insieme a loro soffrono circa 50.000 Mandei, la cui religione pre-cristiana usa l'aramaico e affonda le sue origini in Giovanni Battista.
Il numero degli Assiro-Caldei fuggiti nella regione autonoma kurda nel nord dell'Iraq è salita a circa 11.000 persone. Approssimativamente tra i 40.000 e 60.000 Cristiani dovrebbero essere fuggiti in Giordania, Siria e Libano. Nell'Iraq kurdo, dove i cristiani sono espressamente benvenuti, è stato formato un comitato di accoglienza, i profughi percepiscono l'assistenza sociale, in parte sono stati loro assicurati terreni e aiuti per la costruzione di case. Lo stesso Sargis Aghajan, vice-Primo Ministro della regione, appartiene alla minoranza assiro-caldea. Nel dicembre 2004 l'APM si è rivolta ai 25 paesi membri dell'UE, agli USA, Canada, Giappone, Norvegia e la Svizzera, alla Commissione dell'UE e ai parlamentari per chiedere l'istituzione di un fondo per l'assistenza ai profughi iracheni e il loro reinserimento nel nord dell'Iraq. La richiesta ha ricevuto un certo numero di risposte finora positive.
Vedi anche:* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/041208it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/041005it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040706it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040201it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030822it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030314ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030319it.html | www.gfbv.it/3dossier/kurdi/indexkur.html | www.gfbv.it/3dossier/iraq/iraq-it.html
* www: www.christiansofiraq.com | www.yezidi.net | www.nineveh.com | www.iraqcp.org | www.kdp.pp.se | www.puk.org | www.inc.org.uk/ | www.i-a-j.org | www.shianews.com
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