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Comunicati stampa UAAR sul giudice Tosti di Camerino
- Subject: Comunicati stampa UAAR sul giudice Tosti di Camerino
- From: "Francesco Paoletti" <fs.paoletti at tiscalinet.it>
- Date: Wed, 15 Dec 2004 09:43:09 +0100
> ''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''' > UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti > Membro associato di: > FHE - Fédération humaniste européenne > IHEU - International Humanist and Ethical Union. > > ''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''' > Comitato di Presidenza dell'Uaar: > Laura Balbo > Margherita Hack > Piergiorgio Odifreddi > Pietro Omodeo > Floriano Papi > Valerio Pocar > Emilio Rosini > Sergio Staino > > ''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''' > Disposta inchiesta dal Ministro Castelli contro il > giudice Luigi Tosti. > > Oggi, 10.12.2004, si è insediato presso il Tribunale di > Camerino un ispettore che è stato inviato dal Ministro > Castelli per indagare sul conto del giudice Luigi Tosti > che il 26 ottobre scorso, in nome dell'eguaglianza e > della pari dignità di tutte le ideologie religiose, > aveva esposto il simbolo dell'Unione degli Atei e degli > Agnostici Razionalisti (UAAR) a fianco del crocefisso > dei cattolici. > > Il Ministro ha contestato al magistrato di Camerino di > aver esposto il simbolo dell'UAAR in spregio al > "principio" che l'unico simbolo religioso, degno di > essere ostentato nelle aule giudiziarie italiane, è il > "crocefisso" e, inoltre, che il quotidiano La Repubblica > ha pubblicato, il 26.10.2004, parte del contenuto della > lettera con la quale il magistrato ha esposto le > motivazioni della sua iniziativa: per questi "addebiti" > il Ministro chiede il trasferimento per incompatibilità > ambientale e il procedimento disciplinare nei confronti > del Tosti. > > Questo il commento, sarcastico, del Tosti: "Debbo > riconoscere che il Ministro leghista e i cattolici hanno > piena ragione nel sostenere che il crocifisso sia > l'unico simbolo di "civiltà" che meriti rispetto e > venerazione: c'è da rammaricarsi -come ha giustamente > fatto il Vaticano- che gli Stati dell'Unione non abbiano > consentito che nella Carta Europea si evidenziassero le > "radici cristiane" del vecchio Continente. Questo, > tuttavia, non dovrebbe impedire che i "frutti" di queste > "sane" radici cristiane vengano di nuovo coltivati e > rispolverati, rievocando le pagine più gloriose della > storia di Santa Romana Chiesa Cattolica e dei suoi papi. > > Che si ripristini, dunque, il sacrosanto confino degli > ebrei nei ghetti, che non fu disposto per la prima volta > dai nazisti, ma dalla bolla papale "Cum numis absurdum". > Perché non ripristinare, poi, il pio obbligo, anche > questo imposto per la prima volta agli ebrei dai > cattolici (e non dai nazisti), "di indossare, sempre, un > emblema distintivo per farsi riconoscere come ebrei (a > Modena era un nastro rosso che dovevano portare ben in > vista in cima al cappello)", l'obbligo di assistere alle > prediche coatte dei preti cattolici, il diritto di > rapire i bambini degli ebrei che fossero stati > "battezzati di nascosto" all'insaputa dei genitori, per > poi indottrinarli nella Chiesa dei Catecumeni? Perché > non ripristinare anche quelle "sante crociate" contro i > musulmani, per cancellare dalla faccia della Terra > questi "infedeli", che non hanno ancora capito che > l'unica Verità è nel Verbo di Cristo, al quale bisogna > convertirsi? Perché non far rifulgere a nuova e > cristiana luce, sulla sommità dei roghi, gli eretici, > gli atei, le streghe, gli omosessuali e gli scienziati, > come fatto da Santa Cattolica Romana Chiesa per secoli? > Perché non straziare, col ripristino delle torture dei > Tribunali della Santa Inquisizione, le carni degli > eretici e delle streghe, infilando nelle vagine di > queste ultime quelle cristiane "pere" metalliche, da > divaricare poi ad arte, per far rinsavire queste > "indemoniate"? > > In attesa che la Comunità Europea faccia nuovamente > sbocciare i fiori e i frutti di queste "radici > cristiane", chiedo pubblicamente scusa al Ministro ed ai > Cattolici per aver osato esporre il simbolo degli Atei > ed Agnostici accanto al sacro simbolo del Crocifisso e, > addirittura, per aver permesso ad un quotidiano, non > filo-governativo, di leggere e pubblicare il mio > pensiero: la mia irriconescenza è grave, soprattutto in > considerazione dell'alto senso di Tolleranza e di > Eguaglianza che si è manifestato nei miei confronti, > provvedendo alla rapida rimozione dell'immondo simbolo > dell'UAAR. > > In fondo si dice che Gesù abbia predicato, > democraticamente e laicamente, l'eguaglianza: la colpa > non è dei cattolici ma degli atei e degli altri > credenti, che non hanno ancora capito che per essere > "uguali" bisogna essere tutti uguali ai cattolici. > > ''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''' > Cordiali saluti, > > Giorgio Villella > Segretario nazionale Uaar > E-mail: segretario at uaar.it > Posta: Uaar - Casella Postale 749 - 35100 Padova > Telefono/segreteria telefonica/fax: 049 876 23 05 > Sito: www.uaar.it > > ''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''' > > > LA RISPOSTA DELL'UAAR COME ASSOCIAZIONE > > Il ministro della giustizia, ingegner Roberto Castelli, > ha inviato un ispettore al tribunale di Camerino per > indagare sul conto del giudice Luigi Tosti. I gravi > indizi che hanno indotto il ministro a promuovere > l'ispezione sono: il giudice Tosti è ateo; il giudice > Tosti si professa ateo; per il giudice Tosti persone > atee e persone praticanti una religione hanno pari > dignità; il giudice Tosti pone sullo stesso piano il > simbolo di una associazione di atei ed il simbolo di una > confessione religiosa; il giudice Tosti chiede il > rispetto del principio costituzionale della laicità > dello Stato. > > Qualcuno aveva appeso nell'aula del tribunale di > Camerino un crocifisso, simbolo della chiesa cattolica. > Nessuna norma giuridica vigente prevede l'esposizione di > tale oggetto. Una circolare del regime fascista, a firma > del ministro Rocco (dell'anno 1926 e.v.) prescriveva che > nelle aule di udienza "sopra il banco dei giudici e > accanto all'effige di Sua Maestà il Re" fosse collocato > il crocifisso. Successivamente, e qualcuno dovrà > informare il ministro Castelli, è entrata in vigore la > Costituzione repubblicana che sancisce il principio di > laicità dello Stato. Successivamente ancora, con il > nuovo Concordato, è stata anche tolta "la religione > ufficiale dello Stato". Il ministro Castelli, che ha > giurato fedeltà alla Repubblica ed alla Costituzione, > sarà stato avvertito che non c'è più la monarchia, che > non c'è più il re, che nelle aule di tribunale non c'è > l'effige del re e che, pertanto, "accanto" ad essa non > c'è spazio per nulla, neppure per il crocifisso? > > Il giudice Tosti ha chiesto a chi di dovere di togliere > il crocifisso dall'aula delle udienze del tribunale di > Camerino, senza ottenere risposta; ha chiesto di poter > mettere accanto al crocifisso altri simboli, egualmente > senza risposta. Essendo iscritto all'Unione degli Atei e > degli Agnostici Razionalisti, il giudice Tosti ha appeso > accanto al crocifisso il logo dell'UAAR. Questo è stato > tolto, quello è rimasto. Al ministero si sono > innervositi perché il fatto ha avuto una qualche eco > sulla stampa. Al ministero si è pensato di intimidire e > di discriminare il giudice Tosti inviandogli > un'ispezione. L'ispezione dovrebbe raccogliere elementi > per promuovere un'azione disciplinare nei confronti del > giudice Tosti o, quantomeno, per richiedere un suo > trasferimento per incompatibilità ambientale. > > L'UAAR denuncia l'uso confessionale della potestà > ispettiva ed esprime fraterna solidarietà al giudice > Luigi Tosti, che anche al recente congresso nazionale di > Firenze ha tenuto una lucida e dotta relazione sul > principio di laicità dello Stato e delle battaglie > necessarie per la sua realizzazione. Per fortuna non ci > sono più i roghi; ma ci sono ancora le ispezioni > intimidatorie. > > ''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''' > Giorgio Villella > Segretario nazionale Uaar > E-mail: segretario at uaar.it > Posta: Uaar - Casella Postale 749 - 35100 Padova > Telefono/segreteria telefonica/fax: 049 876 23 05 > > Sito: www.uaar.it > > ''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''' >
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