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giustizia (??)
- Subject: giustizia (??)
- From: "Associazione Partenia" <partenia at katamail.com>
- Date: Thu, 2 Dec 2004 17:42:02 +0100
GIUSTIZIA: SI' A RIFORMA, LA MAGISTRATURA CAMBIA VOLTO ROMA - Concorso unico, ma scelta definitiva, dopo cinque anni, del tipo di funzione che si vuole esercitare, se giudice o Pm; possibilita' di far carriera piu' velocemente tramite concorsi per titoli ed esami; azione disciplinare obbligatoria. Questi i punti salienti della riforma dell' ordinamento giudiziario definitivamente approvata dalla Camera. SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI Il magistrato dopo 5 anni di servizio, due dei quali, come uditore, dovra' scegliere se fare il Pm o il giudice. Per cambiare funzione dovra' sostenere un esame orale, frequentare un corso di formazione presso la Scuola della magistratura e ottenere una valutazione positiva. Ma soprattutto dovra' cambiare distretto giudiziario. La scelta poi diventa irrevocabile. Prima delle prove scritte e orali il candidato dovra' indicare nella domanda, pena l'inammissibilita', se preferisce la funzione giudicante o requirente. COLLOQUIO PSICO-ATTITUDINALE Nel primo testo della Camera si parlava di 'test psico-attitudinale'. Poi si e' preferita la versione piu' soft di 'colloquio di idoneita' psico-attitudinale'. Si prevede che l'aspirante 'toga' sia valutata anche da un punto di vista psicologico durante le prove orali. E' un punto, questo, su cui Forza Italia ha puntato i piedi. SISTEMA DEI CONCORSI Per fare carriera velocemente il magistrato dovra' affrontare concorsi per titoli ed esami. Novita' introdotta dal maxiemendamento del governo e' che la prova deve riguardare la soluzione di un caso pratico. ORGANIZZAZIONE DELLE PROCURE Solo il Procuratore Capo e' titolare dell'azione penale e gli atti che incidono sulla liberta' personale o su diritti reali devono essere assunti con il suo preventivo consenso. Solo lui potra' avere rapporti con i giornalisti. Il procuratore avra' inoltre l'obbligo di segnalare al consiglio giudiziario tutti i magistrati 'disobbedienti'. SCUOLA DELLA MAGISTRATURA Ha il compito di gestire la formazione degli uditori giudiziari; organizzare i corsi di aggiornamento professionale; valutare la professionalita' dei magistrati; promuovere iniziative di studio e ricerca. La scuola gode di autonomia contabile, giuridica e funzionale e puo' utilizzare anche personale del ministero in numero non superiore a 50 unita'. AZIONE DISCIPLINARE Diventa obbligatoria e nella riforma si indicano tutti i possibili 'reati' che vanno dall'iscrizione ai partiti o ai movimenti politici, fino al rilasciare dichiarazioni o interviste. La esercita il Pg presso la Cassazione entro un anno dalla notizia del fatto e la puo' promuovere anche il ministro della Giustizia. Il Guardasigilli non potra' piu' impugnare la decisione di non luogo a procedere a meno che non sia stato lui a promuovere l'azione o a chiedere un' integrazione della contestazione. LE NOMINE Il Csm potra' assegnare incarichi semidirettivi senza sentire prima il parere del Consiglio direttivo della Cassazione e sara' necessario il concerto con il Ministro solo per le funzioni direttive di secondo grado. Tra le novita' c'e' la riduzione dal 40% al 30% dei posti per quei magistrati che vorranno arrivare prima in Corte di Appello sostenendo l'esame invece che attendere i 13 anni di attivita' previsti. ANNO GIUDIZIARIO Gia' da quest'anno l'inaugurazione dell' anno giudiziario potrebbe cambiare. Il Guardasigilli cioe' potrebbe fare la sua relazione alle Camere indicando le linee di politica giudiziaria, cosi' come prevede la riforma, entro 20 giorni dall'inizio dell'anno giudiziario. Entro i successivi 10 giorni si terranno le celebrazioni con le relazioni del primo presidente della Cassazione e dei presidenti di Corte di Appello. Potranno intervenire anche il Pg e il rappresentante dell'avvocatura. INCARICHI EXTRAGIUDIZIARI Piu' pubblicita' per gli incarichi extragiudiziari dei magistrati. Ogni sei mesi sara' reso noto un elenco, messo a punto dal Csm, di incarichi autorizzati dallo stesso Csm, in cui si indicano l'ente che conferisce l'incarico, l'eventuale compenso percepito, la natura e la durata e il numero degli incarichi svolti in precedenza dal candidato. STRALCIO SU ETA' PENSIONABILE Al Senato e' stata stralciata la norma sull'abbassamento dell'eta' pensionabile da 75 a 72 anni. Fara' parte di una successiva proposta di legge. ROMA - Dopo tre anni di iter parlamentare, l'Aula della Camera ha dato il via libera definitivo alla riforma dell'Ordinamento giudiziario. Il testo e' stato licenziato dall'Assemblea di Montecitorio con 273 si', 158 no e quattro astensioni. Piu' che soddisfatto il Guardasigilli Roberto Castelli, che ha sottolineato ''la capacita' riformatrice dell'Esecutivo''. E soddisfatta e' la maggioranza di centrodestra per l'approvazione di questo provvedimento che Luigi Vitali di Forza Italia ha definito come ''epocale''; compresa l'Udc, che, come ha rilevato in Aula Erminia Mazzoni, oggi ha votato ''un si' ben piu' convinto di qualche mese fa''. Durissima l'opposizione del centrosinistra, che ha votato no compatta, ribadendo fino all'ultimo come questa riforma sarebbe solo una ritorsione nei confronti dei giudici, i quali da ora in poi saranno meno liberi. E si e' appellata, con il Verde Paolo Cento, al Capo dello Stato ed alla Corte Costituzionale ''perche' ne smascherino l'anticostituzionalita''', mentre Antonio Di Pietro ha annunciato che promuovera' un referendum per abrogarla. ''Questa riforma e' stata attesa per decenni'', hanno detto il responsabile Giustizia di Fi Giuseppe Gargani e, in Aula, Luigi Vitali; quest'ultimo ha osservato che ''se una riforma di questa portata non era stata finora fatta e' stato solo perche' i governi che si sono succeduti sono stati animati da uno spirito di sudditanza. Noi non siamo sudditi della magistratura: la rispettiamo e da essa pretendiamo il rispetto che ci spetta''. E, mentre Sergio Cola di An ha ribadito che ''nel votare questa riforma il Parlamento compie la scelta giusta'', la leghista Carolina Lussana ha lodato la ''caparbieta''' del ministro Castelli, evidenziando che la riforma ''e' un primo passo importante per avere una giustizia piu' professionale, piu' efficiente, piu' giusta e piu' vicina ai cittadini''. Il centrosinistra e' insorto ancora una volta contro il testo, approvato, secondo Giannicola Sinisi (Dl) ed Anna Finocchiaro (Ds) ''senza nessun confronto con la maggioranza e respingendo ogni indicazione giunta dalla magistratura, dagli avvocati e dai costituzionalisti''. ''La riforma della giustizia non e' finalizzata a migliorare il servizio ai cittadini'', ha detto il leader del Pdci Oliviero Diliberto, sottolineando come con questa riforma non si risolvano i problemi veri della Giustizia, primo fra tutti la lunghezza dei processi, mentre ''il governo mira solo a mettere in discussione l'autonomia e l'indipendenza della magistratura intervenendo sulle carriere di giudici e magistrati''. E, mentre il verde Paolo Cento ha parlato di ''una vera e propria manganellata contro la Costituzione e l'indipendenza della magistratura'', lo Sdi ha evidenziato che ''si e' persa una occasione importante per riformare con il concorso di tutti, maggioranza e opposizione, uno dei settori piu' importanti e delicati dello Stato, mentre e' prevalso lo spirito vendicativo di questa maggioranza verso la magistratura nel suo insieme''. ''Si consuma - ha detto in Aula Giannicola Sinisi (Dl) - una ritorsione stupida nei confronti dei giudici e dei cittadini che chiedono giustizia che si troveranno davanti a magistrati meno liberi e meno professionali in base a misure ingiuste e sballate contenute in questo provvedimento''. E di ''puro desiderio di rivalsa del governo e della maggioranza'' ha parlato la diessina Anna Finocchiaro. ''Se fossimo ispirati dalla logica del 'tanto peggio tanto meglio' - ha aggiunto - oggi non potremmo non nascondere la nostra soddisfazione; ma siamo piu' che preoccupati: quando il circo mediatico su questa riforma sara' finito, allora la gente si accorgera' che si tratta solo di illusionismo di Stato''. <http://www.ansa.it/main/html/disclaimer.htm>© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 01/12/2004 22:00 <http://www.giustizia.it/>Ministero della Giustizia <http://www.associazionemagistrati.it/>Associazione nazionale magistrati (Anm) <http://www.ansa.it/main/html/disclaimer.htm>© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati
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