Cosenza:appello alla mobilitazione



COSENZA CITTA´ APERTA CONTRO LA NUOVA INQUISIZIONE
Il due dicembre a Cosenza comincera´ il processo in corte d´Assise per
tredici compagni e compagne del movimento noglobal. L´accusa e´ di aver
costituito, col tramite di un'associazione sovversiva, una "cupola" capace
di "tele-guidare" il movimento nei controvertici di Napoli e Genova 2001
per "devastare le città" al fine di "attentare all'ordine costituzionale e
sovvertire l'ordine economico dello stato". Con queste ed altre gravissime
contestazioni (cospirazione, propaganda sovversiva, associazione a
delinquere ecc) entra quindi nel vivo una vicenda processuale che ebbe
l'attenzione di tutta l'Italia pochi giorni dopo il Social Forum di Firenze
del 2002 con l'arresto "cautelare" di 18  attivisti meridionali. L'enorme
solidarietà popolare (che portò a manifestare nelle strade di Cosenza oltre
100.000 persone), mise immediatamente in evidenza il carattere pretestuoso,
tragicomico e incongruente del teorema accusatorio. Un teorema che legge
uno straordinario fenomeno politico come il prodotto di un'organizzazione
verticista e criminale e che così ribalta il quadro delle responsabilità
sui fatti di Napoli e di Genova 2001.
Malgrado tutto pero´ quel teorema accusatorio costringe ancora oggi tre
attivisti all'obbligo di firma e soprattutto si è concretizzato nella
richiesta di rinvio a giudizio per 13 persone con accuse che prevedono pene
molto pesanti. La costituzione di parte civile del Governo italiano che
chiede 5 milioni di euro per "Danni d´immagine"(!) conferma il permanere di
una "committenza politica" del processo. Come nell´analogo procedimento che
si conduce a Genova con pesantissime accuse contro altri 26 compagni,
manifestanti contro il G8, si evidenzia percio´ non solo un´intento
vendicativo, ma anche uno scopo intimidatorio ed il tentativo di
sperimentare e "affinare" gli strumenti repressivi per adattarli alla nuova
emergenza delle lotte sociali. In quest´ultimo anno infatti il meridione
italiano e´stato scosso da autentiche ribellioni popolari innescate dal
diritto alla salute, al reddito e alla salvaguardia ambientale. Come
dimostrano Melfi, Scanzano e Acerra alcuni tra i temi piu´scottanti su cui
si e´schierato il movimento noglobal tendono a diffondersi "motu proprio"
secondo i processi orizzontali e reticolari tipici dei grandi movimenti di
massa. E´ evidente che al tempo della guerra permanente i governi della
barbarie non possono permetterlo...!
Percio´ con i processi sul Global Forum di Napoli e il G8 di Genova si apre
una battaglia politica la cui posta in palio non e´ "soltanto" la sorte
personale di decine di compagni e compagne e neppure la

fondamentale affermazione della verita´storica e sociale su quelle
giornate, ma la possibilita´ stessa di continuare a ostacolare la nuova
barbarie della guerra e della devastazione sociale e ambientale.
L'unica "vittoria" possibile, in simili processi, non potra´ pertanto
limitarsi al piano giudiziario, ma dovra` essere la presa di coscienza in
tutto il paese che nel 2001 ci fu una calcolata e drammatica
sospensione dello stato di diritto: si estesero a uno straordinario
fenomeno politico quei dispositivi di violazione dei diritti della persona
che sempre piu´ vengono sperimentati sui soggetti deboli della
societa´ a partire dai migranti. Percio´ facciamo appello ai movimenti, ai
lavoratori, alle forze politiche e sindacali sinceramente democratiche, per
combattere con l´informazione e la mobilitazione
l´affermarsi di questa moderna inquisizione. Affinché Cosenza diventi
nuovamente una "citta´ aperta", pronta a riaccogliere, come nel 2002, una
mobilitazione generale del "movimento dei movimenti" con una manifestazione
nazionale il 27 novembre ´04 ed un assemblea contro la distruzione dei
diritti e delle garanzie sociali il 28 novembre. La settimana di
mobilitazioni a Cosenza si concluderà con un presidio di massa sotto il
tribunale il giorno dell'avvio del processo giovedì 2 dicembre alle ore
9.00.

SABATO 27 NOVEMBRE 2004 - ore 15.00
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A COSENZA

• VERITA' E GIUSTIZIA PER NAPOLI E GENOVA 2001
• CONTRO LA GUERRA MILITARE, ECONOMICA E SOCIALE
• CONTRO LA REPRESSIONE DELLE LOTTE SOCIALI

DIFENDIAMO IL NOSTRO DIRITTO A CAMBIARE IL MONDO!


Per adesioni inviate una mail a stopinquisizione2 at libero.it
Per le spese legali (molto ingenti…) è stato aperto il ccp n.29388568
intestato a Salvatore De Rosa

Dal Molise organizziamo partenze per la manifestazione. Chi è interessato a
partecipare inviare una mail a disobbedientimolise at libero.it oppure
telefonare a Italo 335.8191842


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L'autoritarismo ha bisogno
di obbedienza,
la democrazia di
DISOBBEDIENZA