Cittadinanzattiva: al via un Comitato di associazioni contro questa riforma della Costituzione.



Cittadinanzattiva: al via un Comitato di associazioni contro questa riforma
della Carta.

      No alla devolution spinta che riduce i diritti dei cittadini



      "Come cittadini dobbiamo essere in prima linea nella difesa della
Costituzione. Crediamo in una democrazia nella quale ci sia spazio per la
partecipazione dei cittadini, in cui sia garantita la trasparenza e il
bilanciamento dei poteri. L'attuale proposta di revisione costituzionale è
pericolosa e riduce i cittadini a semplici spettatori del governo del
paese."

      Con questa dichiarazione, la Segreteria nazionale di
Cittadinanzattiva, riunitasi nei giorni scorsi a Roma, è scesa in campo e
ha deciso di farsi promotrice di un programma di iniziative contro le norme
in discussione in Parlamento. Cittadinanzattiva intende infatti essere il
capofila di una strategia  di opposizione che coinvolga le altre
organizzazioni della società civile e si è resa disponibile fin da ora ad
essere in prima linea per un impegno referendario a favore del no alla
revisione prevista.

      Come prime iniziative Cittadinanzattiva ha deciso di costituire un
Comitato di associazioni per la difesa della Costituzione, di mobilitarsi
per ricevere adesioni alla posizione espressa e di svolgere un'opera di
informazione capillare sui rischi della revisione, coinvolgendo anche gli
insegnanti e le scuole

      I motivi di un così marcato dissenso da parte di una organizzazione,
nota per il suo impegno nella tutela dei diritti dei cittadini, e che non
ha mai assunto, né intende assumere, posizioni di schieramento partitico,
riguardano il metodo e il merito e sono i seguenti:

      v      La devolution "spinta" è un sistema che produce nei fatti una
riduzione delle garanzie dello stato sociale nel campo della sanità e della
scuola e comporta l'abbandono di sempre più ampie fasce della popolazione
al loro destino in una situazione di già pesante crisi economica e di
carenza di servizi.

      v      I poteri conferiti al primo ministro sono eccessivi, superiori
a quelli di qualsiasi altro governante di democrazie avanzate, imponendo un
modello di governo fondato sulla delega. Il primo ministro non ha bisogno
della fiducia del Parlamento per governare, può sciogliere la Camera,
nomina e revoca i ministri, può condizionare l'ordine del giorno del
Parlamento, determina tutta la politica del governo. Tutto questo perché il
primo ministro ha un rapporto personale e fiduciario con i cittadini che lo
hanno eletto e che tra una elezione e l'altra non possono mettere bocca,
avendo trasferito nella sua figura la sovranità popolare conferita loro
dalla Costituzione.

      v      Viene modificato l'art. 138 della Costituzione, che regola il
procedimento di revisione della Costituzione stessa, in modo tale da
rendere per il futuro più difficili le revisioni della Carta. In sostanza
le attuali riforme apportate alla Costituzione vengono per così dire
"blindate" rispetto ai possibili futuri interventi.

      v      Le modifiche toccano anche i diritti fondamentali disciplinati
nella prima parte della Costituzione, perché con i meccanismi previsti e
con la minaccia di scioglimento della Camera il primo ministro può
intervenire sulle leggi che disciplinano il diritto di famiglia, il diritto
del lavoro, il diritto di sciopero, il diritto penale, il diritto civile, e
molte altre ancora.

      Cittadinanzattiva crede in una democrazia nella quale siano sempre
più ampi ed estesi i poteri democratici e nella quale venga superato lo
schema bipolare nel rapporto tra amministratori e amministrati, così come
prevede l'art. 118 u.c. della Costituzione stessa. Questi stessi cittadini
che secondo il principio di sussidiarietà possono diventare soggetti attivi
nella soluzione di problemi di interesse generale, prendendosi cura dei
beni comuni insieme ai soggetti pubblici, sono invece relegati ad un ruolo
passivo di semplici spettatori delle decisioni assunte da un'unica persona,
a cui delegare tutti i poteri.



      Cittadinanzattiva onlus

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Mi picerebbe saoere cosa ne pensate
Cordiali saluti
 Rosalba Forcione.
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