LAVORATORI ARESE IN MOBILITA' PER FINE CASSA



LAVORATORI ARESE IN MOBILITA' PER FINE CASSA

La Fiat spiega che dal 31 dicembre scatta la mobilita' perche' finisce la
cassa integrazione e
quindi i 494 lavatori di Arese rimarrebbero senza copertura salariale.
L'anno scorso alla scadenza del periodo di cassa integrazione, il governo
aveva concesso, con un provvedimento  straordinario, la proroga di un anno,
cosa che potrebbe ripetersi anche per il 2005. L'obiettivo e' di consentire
ai lavoratori di ricollocarsi nell'ambito delle iniziative varate dalla
Regione Lombardia.  (ANSA).

COBAS, LICENZIATI 494 LAVORATORI ALFA ROMEO ARESE
DELLE DONNE, ANZICHE' INCONTRARCI MONTEZEMOLO LICENZIA OPERAI

''La Fiat ha comunicato ai rappresentanti sindacali dell'Alfa Romeo di
Arese il licenziamento di 494 lavoratori in cassa integrazione''. Lo ha
reso noto Corrado Delle Donne dello Slai Cobas, il quale ha spiegato che
''l'azienda ha convocato oggi alle 15.30 tutti i delegati sindacali per
comunicare la richiesta della procedura
di mobilita' per i 494 lavoratori''.
''Anziche' incontrare i lavoratori - ha commentato Delle Donne riferendosi
al presidente del Lingotto, che oggi, a suo dire, con la mediazione della
Questura di Milano, aveva dato la disponibilita' ad incontrare alcuni
rappresentanti dello Slai-Cobas - Montezemolo ha deciso di licenziare i
lavoratori e lo comunica tramite i suoi dirigenti. Avra' la risposta che si
merita''.
Pesante il giudizio di Maurizio Zipponi, segretario generale della Fiom
Cgil di Milano il quale, nel confermare la notizia, spiega che ''la
mobilita' prevede 70 giorni di tempo per trovare un accordo, poi c'e' il
licenziamento a fine anno'', ossia allo scadere della cassa. Con il
provvedimento, pero', Zipponi sostiene che ''Fiat continua ad aggiungere
macerie su macerie perche', oltre al disimpegno sulle meccaniche, piazza
questo carico da 90 alla vigilia di un incontro delicato con la Regione
Lombardia sul futuro di Arese''. Nel parlare di ''ruolo eversivo della Fiat
sul terreno milanese'', Zipponi dice di avere l'impressione che ''ci sia un
calcolo nel soffiare sul fuoco, per trasformare un problema sociale in un
problema di ordine pubblico''.
E sembra proprio sfumare l'ipotesi dell'incontro annunciato questa mattina,
quando i lavoratori avevano sbarrato la via d' uscita dal Politecnico di
Milano-Bovisa per contestare il presidente del Lingotto, costretto a
percorrere alcune vie contromano con l'aiuto della polizia per evitare il
picchetto.
Dalla questura, infatti si apprende che ''non e' stata comunicata alcuna
disponibilita' del presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo ad
incontrare i lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese'', mentre dal Lingotto
fanno semplicemente sapere che l'incontro annunciato dai sindacati di base
nella mattinata ''non era previsto''.  (ANSA).

PENATI, GRUPPO NON PUO' TIRARSI FUORI DA VICENDA ARESE

'La Fiat ha delle responsabilita'  e non puo' tirarsi fuori da questa
vicenda''. Lo ha detto il presidente della Provincia di Milano, Filippo
Penati a margine della inaugurazione dell' anno accademico dell' Universita'
Politecnico Milano-Bovisa, mentre un gruppo di operai contesta il
presidente del Lingotto Luca Cordero di Montezemolo, presente alla
cerimonia.
''L' impegno della Provincia  - ha detto riferendosi ai cassintegrati di
Arese - e' che a loro vengano date risposte certe sul loro futuro''.
Penati ha spiegato che ''questo, pur non in relazione con quanto avverra'
all' interno del Politecnico, e' un momento fondamentale per sentirsi tutti
impegnati a risolvere il problema, che non e' l' unico problema
occupazionale della provincia di Milano''. Quindi, rispondendo alla domanda
se ricordera' questo fatto al presidente Montezemolo, Penati ha detto ''su
questa cosa ognuno deve fare la sua parte, le
istituzioni la loro, e la Fiat ha delle responsabilita' e non puo' tirarsi
fuori da questa vicenda''. Infine Penati ha
aggiunto: ''quello che bisogna fare davvero e' creare la possibilita' per
garantire il loro posto di lavoro perche' c'e' la grande opportunita' del
riuso della aree industriali dismesse per insediare nuove attivita'
produttive''.
Mentre all' interno dell' Universita' si sta provvedendo alla inaugurazione
del nuovo anno accademico, i lavoratori dell' Alfa Romeo di Arese stanno
protestando davanti ai cancelli denunciando la decisione del Lingotto di
abbandonare tutte le attivita' produttive all' interno della storica
fabbrica di Arese. Ai 500 cassintegrati del reparto Carrozzerie, da pochi
giorni si sono aggiunti i nuovi esuberi della divisione
Meccaniche, in tutto 330, dove si produceva il motore a sei cilindri per le
ammiraglie del gruppo. Come ricorda un lavoratore ''dopo che ci hanno fatto
produrre scorte sufficienti per equipaggiare le prossime vetture, la Fiat
ha deciso di sospendere ogni attivita' produttiva''.(ANSA).