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I lavoratori dell'Alfa Romeo al prefetto di Milano: le istituzioni difendano l'Alfa!
- Subject: I lavoratori dell'Alfa Romeo al prefetto di Milano: le istituzioni difendano l'Alfa!
- From: "Infoslai" <infoslai at fastwebnet.it>
- Date: Thu, 16 Sep 2004 17:29:49 +0200
Comunicato stampa I lavoratori dell'Alfa Romeo al prefetto di Milano: le istituzioni difendano l'Alfa! Questa mattina i lavoratori dell'Alfa Romeo hanno manifestato per le vie del centro di Milano per dire no alla chiusura dell'Alfa. Davanti alle sedi delle banche (Unicredit, Banca Intesa, Sanpaolo) che attualmente stanno di fatto commissariando la Fiat, i lavoratori hanno ricordato che negli ultimi sei mesi Unicredit ha avuto un utile netto di 1.049 milioni di euro, Banca Intesa di 876 milioni e Sanpaolo di 691. E Mediobanca, che è capeggiata da Galateri, uomo Fiat, ha avuto742 milioni di euro di utili netti. Al termine della manifestazione c'è stato l'incontro tra i sindacati e il prefetto. Lo Slai Cobas ha detto al dottor Ferrante che è ora che le istituzioni si muovano per risolvere la situazione di Arese. La Fiat, che nel 1987 ha avuto in regalo l'Alfa da parte dello Stato, ha avuto in questi anni più di 1000 miliardi di lire di finanziamenti pubblici, 350 dei quali per il Vamia, veicoli a basso impatto ambientale, distrutto con le ruspe lo scorso anno. Ora la Fiat, incassato il malloppo, se ne và da Arese, lasciando sulla strada i lavoratori e speculando sull'area (venduta all'onorevole Riccardo Conti dell'Udc). Le istituzioni, che hanno dato tutti questi miliardi di soldi pubblici, devono intervenire contro la Fiat e imporre che ad Arese continui la produzione di motori e vetture Alfa Romeo. Lo Slai Cobas ha inoltre chiesto al Prefetto di intervenire su Formigoni. Dopo due accordi con la Regione sull'auto ecologica, l'ultimo dei quali ad aprile scorso, non un solo lavoratore è stato assunto. E non è stato neppure fatto l'incontro con le fantomatiche 15 aziende che si dovevano insediare a breve ad Arese. Il prefetto si è impegnato ad attivarsi con la Fiat, la Regione e il governo. Gli 880 cassintegrati dell'Alfa e gli altri 1000 lavoratori di Arese non si sono rassegnati. E con tutte le loro forze continueranno la lotta per sconfiggere il piano della Fiat, impedire la chiusura di Arese, diminuire i ritmi di lavoro folli di Melfi, Pomigliano e Pratola Serra, DIVIDERE IL LAVORO FRA TUTTI. Arese,16-9-2004 Slai Cobas Alfa Romeo
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