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Alitalia - LA SCHIAVITU' DEL PRECARIATO
- Subject: Alitalia - LA SCHIAVITU' DEL PRECARIATO
- From: 2vinceremo.s at tiscali.it
- Date: Tue, 14 Sep 2004 10:36:12 +0200
Ciao, finalmente i lavoratori precari hanno deciso di FAR SENTIRE LA LORO VOCE! Al Call Centre dell'Alitalia hanno deciso di organizzarsi, di raccontare il ricatto che subiscono da anni senza alcuna garanzia per il loro futuro e, soprattutto, hanno detto BASTA alla loro condizione di precariato. Il Piano Cimoli i lavoratori precari non li nomina neppure: sono semplici contratti in scadenza. E' per questo che i lavoratori dopo anni di sacrifici non vogliono accettare tale ennesimo abuso. Ieri hanno dato vita ad una manifestazione autorganizzata e sono stati ricevuti in Campidoglio dal Presidente della Regione Lazio, dal Presidente della Provincia di Roma e dal Sindaco di Roma che si sono impegnati di sostenere la vertenza di migliai di lavoratori ricattati, sottopagati e senza diritti in Alitalia. L'azienda tenta di ostacolare tale organizzazione dei lavoratori precari. L'Alitalia ha capito che se i lavoratori precari si organizzano e decidono di voler conquistare maggiori garanzie per il loro futuro, l'intero comparto del Trasporto Aereo rischia di entrare in crisi. E' quindi per questo che l'Alitalia sta tentando di dissuadere i precari a procedere con qualsiasi iniziativa possa imporre all'attenzione collettiva la questione del precariato. LA CUB TRASPORTI RITIENE INVECE CHE SIA DOVEROSO E NECESSARIO SOSTENERE E RILANCIARE LE INIZIATIVE DEI PRECARI PER TUTTA LA LORO E LA NOSTRA VERTENZA. A presto __________________________________________________________________ Vertenza Alitalia: LA SCHIAVITÙ DEL PRECARIATO E' pesante ed inaccettabile il destino che Cimoli ha pensato di riservare a migliaia di lavoratori precari dell'Alitalia: neppure una cifra o un numero è dedicato a loro nel Piano di liquidazione della Compagnia di Bandiera italiana. Licenziati senza neppure essere nominati quali esuberi: la vergogna del precariato riserva anche questo! D'altra parte per chi, come Cimoli, è abituato a gestire numeri e bilanci, un contratto a tempo determinato che non si rinnova non produce un lavoratore disoccupato: è solo un rapporto di lavoro in naturale via di risoluzione! Ai precari, le vittime invisibili dell'attacco sferrato ai lavoratori dell'Alitalia, l'azienda non riserva neppure l'onore della cronaca. E pensare che molti sono nostri colleghi da oltre 7 anni! Sette anni passati a lavorare con la speranza di avere un lavoro stabile e dignitoso in Alitalia ma che oggi Cimoli vuole ripagare con la certezza dell'espulsione dalla Compagnia. Contro tale condizione di ricatto e di incertezza, contro tale moderna forma di schiavitù del lavoro, in questi giorni si è levata la voce dei precari del call centre Alitalia: si organizzano, manifestano, intervengono nei dibattiti, rilasciano interviste, lottano. Hanno deciso di non aspettare in silenzio l'avvio di una macelleria sociale che il Piano Cimoli sta preparando per la nostra categoria e che ai precari toglie anche la speranza. Hanno deciso di non restare vittime silenziose ed invisibili di un attacco senza precedenti contro i lavoratori dell'Alitalia, come la situazione esistente sembra voler loro imporre. Dirigenti aziendali e zelanti responsabili si stanno accorgendo di questo. Capiscono che il fenomeno potrebbe dilagare, assumendo una proporzione enorme e non controllabile. Se migliaia di lavoratori precari cominciassero a gridare BASTA e a rivendicare un lavoro oltre che il rispetto della loro dignità entrerebbe in crisi l'intero sistema del Trasporto Aereo nazionale in cui dilaga lo sfruttamento di colleghi senza diritti e sottopagati. E' per questo che la risposta dell'azienda non si è fatta aspettare al call centre dell'Alitalia e con un atto intimidatorio hanno tentato di isolare e smorzare le rivendicazioni dei lavoratori precari. E' per questo che Mikaela Petrocchi il 10 settembre u.s. è stata chiamata a colloquio dai responsabili del call centre Alitalia e le è stato suggerito di smettere di rivendicare con forza i propri diritti, nonostante l'Alitalia non assicuri alcun futuro ai lavoratori precari del call centre AZ. La CUB TRASPORTI nel condannare tale atto di intimidazione nei confronti di una lavoratrice precaria del call centre, esprime la propria solidarietà a lei e a tutti i suoi colleghi impegnati a difesa del loro futuro e della Compagnia di Bandiera. Inoltre la CUB TRASPORTI diffida responsabili e dirigenti dell'Alitalia dal mettere in atto comportamenti che ledano e limitino il diritto dei lavoratori a difendere il proprio futuro. E', infatti, inaccettabile ed insostenibile il tentativo aziendale di instaurare un clima minaccioso e di prevaricazione per tentare di imbavagliare quei lavoratori precari che per anni, pur sottopagati e senza alcuna garanzia, hanno assicurato con continuità ed enorme professionalità il loro servizio per Alitalia. LA CUB TRASPORTI INSIEME A TUTTI I COLLEGHI ALITALIA ESPRIMONO SOLIDARIETÀ A MIKAELA E AI LAVORATORI PRECARI IN DIFESA DEL SALARIO, DEI DIRITTI DELLA DIGNITÀ 13 SETTEMBRE 2004 C.U.B. TRASPORTI
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