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Alitalia - NO AGLI ACCORDI
- Subject: Alitalia - NO AGLI ACCORDI
- From: 2vinceremo.s at tiscali.it
- Date: Wed, 29 Sep 2004 15:39:48 +0200
Ciao, se continua così saremo ricordati come l'unica categoria capace di subire tagli salariali, migliaia di esuberi, terziarizzazioni, cassa integrazione, mobilità, privatizzazione, peggioramenti normativi senza che le maggiori organizzazioni del comparto siano state capaci di opporre un progetto alternativo ed una opposizione determinata. Pesante è la responsabilità che le 9 sigle si sono assunte più volte quando hanno bloccato la mobilitazione dei lavoratori per farsi invischiare in trattative, incontri segreti, rinvii e quant'altro, avviando la categoria alla disfatta totale. I lavoratori dovranno chiamare a rispondere di tale scempio dei nostri diritti e del nostro futuro chi ha gestito e ha soffocato una vertenza così delicata ed importante per migliai di lavoratori, per le loro famiglie e per il futuro industriale del Paese. Addirittura la cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali sembrano ancora tutt'altro che definiti nonostante le 9 sigle abbiano firmato oltre 3600 esuberi! E' il momente di riappropriarci del nostro futuro. E' il momento della disdetta da quelle organizzazioni sindacali dimostratisi incapaci di reagire e totalmente subalterne all'azienda e al Governo. E' il momento di iscriversi e dar forza alla CUB TRASPORTI, unica organizzazione sindacale che si è opposta con ogni suo mezzo e con tutte le sue forze contro il Piano di liquidazione dell'Alitalia, denunciando le ambiguità e le connivenze delle 9 sigle. A presto Buona lettura __________________________________________________________________ Vertenza Alitalia SENZA MANDATO DEI LAVORATORI LE 9 SIGLE ACCETTANO LA FINE DELLA COMPAGNIA DI BANDIERA ÿ il 15-9-04 (terra) e il 17-9-04 (aa/vv) in 9 sigle firmano: MIGLIAIA DI ESUBERI E PESANTI SACRIFICI ÿ il 23-9-04 in 8 sigle firmano: SPEZZATINO DELL'ALITALIA RESPINGIAMO QUESTO MASSACRO DELLA CATEGORIA In una settimana, senza mandato da parte dei lavoratori, al tavolo della trattativa è stato concesso tutto quello che Cimoli aveva richiesto fin dall'inizio della vertenza e contro cui i lavoratori avevano lottato: … migliaia di esuberi e pesantissimi sacrifici economici e normativi per tutta la categoria; … la creazione di una nuova compagnia aerea privata in cui confluirà solo il personale di volo e una minima parte di quello di terra. Si è così conclusa la marcia di avvicinamento all'azienda che le 9 sigle avevano avviato e proseguito: Þ il 29-12-03 con la firma della tregua natalizia e la sottoscrizione degli obiettivi economici-finanziari del Piano di liquidazione di Mengozzi; Þ il 6-5-04 con la concessione della tregua estiva e con la sottoscrizione della PRIVATIZZAZIONE e del RIASSETTO SOCIETARIO di Alitalia; 9500 LAVORATORI DI TERRA ESPULSI DALL'ALITALIA! Con l'accordo del 15-9-04 per terra e del 17-9-04 per AA/VV le 9 sigle hanno accettato il ridimensionamento dell'Alitalia (2490 esuberi a terra e altri 1150 a volo!), il taglio salariale e il peggioramento della normativa mentre con l'intesa del 23-09-04 in 8 sigle hanno sancito lo spezzatino della Compagnia con la costituzione di AZ Service, società nella quale finiranno DMO, AMS, Ground Handling Services, AZ Airport, Atitech, Divisione Informatica, Prenotazioni, Servizi comuni, etc. AZ SERVICE sarà partecipata al 100% da Alitalia soltanto per pochi mesi: una concessione temporanea di Cimoli ai sindacati per dar loro una mano a salvare la faccia di fronte ai lavoratori e premiarli per il loro senso di responsabilità. Successivamente, però, la partecipazione di Alitalia (Fly?) nel capitale di AZ SERVICE scenderà al 51%, mentre il 49% sarà acquistato da un socio a capitale pubblico, probabilmente Fintecna: una società/finanziaria-parcheggio che avvierà presto la cessione delle attività e dei lavoratori ad altre numerose aziende (Fraport, Ibm, Finmeccanica, ecc). Infine la ricapitalizzazione sul mercato di Alitalia, cioè la sua privatizzazione (il Tesoro conserverà soltanto il 30% del capitale della Compagnia), sarà avviata solo per la nuova Alitalia che nel frattempo si alleggerirà definitivamente dei 10.000 lavoratori di terra: AZ SERVICE sarà sganciata e la partecipazione di Alitalia nel suo capitale scenderà sotto il 50%. Dunque, con l'accordo del sindacato si realizza quanto Berlusconi aveva annunciato il 1 maggio u.s. (5 giorni prima che le 9 sigle a Palazzo Chigi accordassero una tregua e firmassero privatizzazione e riassetto societario!): nella nuova Alitalia ci sarà soltanto la metà dell'attuale personale! ESUBERI, SACRIFICI, PRIVATIZZAZIONE E SMEMBRAMENTO: NON ERA QUESTO IL MANDATO DEI LAVORATORI Dopo mesi di mobilitazioni, scioperi, assemblee, sit-in, manifestazioni e cortei è arrivato il voltafaccia delle 9 sigle sindacali presenti al tavolo della trattativa: hanno svenduto anni e anni di conquiste sindacali! NON HANNO SALVATO IL FUTURO DELLA COMPAGNIA DI BANDIERA NON HANNO SALVATO IL FUTURO DEI LAVORATORI Per migliaia di colleghi di terra l'alternativa alla cassa integrazione e alla mobilità (gli ammortizzatori sociali vennero richiesti dalle 9 sigle fin dall'inizio della vertenza: 11-11-03) è il trasferimento in AZ SERVICE e poi in società dal futuro incerto e senza prospettiva. Una trafila simile a quella dei lavoratori dell'ex-catering Alitalia: da Alitalia a Aeroporti di Roma, a Ligabue aiŠlicenziamenti collettivi! 2000 sono i colleghi precari lasciati senza speranze: trattati come vuoti a perdere. Ricattati e minacciati li attende la disoccupazione mentre i più fortunati subiranno gli effetti dell'ulteriore deregolamentazione del lavoro prevista dalla Legge Biagi, recepita dalle 9 sigle nel contratto! Anche il mantenimento del contratto del Trasporto Aereo sembra suonare come una beffa: tagli salariali e peggioramenti normativi lo hanno stravolto. Le 9 OO.SS. fanno una sua difesa di ufficio e di facciata e vi restano abbarbicate non per tutelare i lavoratori ma per conservare i privilegi per i sindacalisti che un cambio di categoria di riferimento (metalmeccanici, commercio, ecc) metterebbe in discussione. Non a caso anche il Sult, per conservare permessi e distacchi per i rappresentanti, ha firmato il contratto contenente esuberi, sacrifici e Legge Biagi e quindi parte essenziale del Piano di liquidazione dell'Alitalia. LA CONCERTAZIONE STA DETERMINANDO LA DISFATTA DEI LAVORATORI Con la vertenza Alitalia e gli accordi sottoscritti è divenuto evidente a tutti quanto sia disastrosa per i lavoratori la linea della concertazione seguita da tutti i sindacati. Altro che strenua opposizione delle 9 sigle alla liquidazione dell'Alitalia: da una parte dichiaravano il Piano irricevibile mentre dall'altra avviavano la trattativa accettandone la sostanza e i principi guida. Dopo aver bloccato la grande mobilitazione dell'autunno 2003 e poi quella di aprile 2004, è nel nome della "concertazione" che le 9 sigle sono rimaste invischiate in una ragnatela di incontri ufficiali e segreti, rinvii, attese, promesse, conducendo così la categoria alla disfatta. Subordinate politicamente e culturalmente ai progetti industriali del Governo e delle controparti, le 9 OO.SS. firmatarie non hanno mai voluto favorire e attuare una mobilitazione straordinaria che durasse fino ad imporre un vero risanamento e rilancio di Alitalia e una reale salvaguardia dei lavoratori. La deriva sindacale è diventata una slavina inarrestabile di cui a breve subiremo gli effetti. Non a caso quello dell'Alitalia sarà il modello (Panorama del 20-9-04 titolava: "La lezione Alitalia!") che le controparti datoriali adotteranno in altre vertenze: chiameranno salvataggio lo spezzatino e la privatizzazione, senso di responsabilità il taglio dei salari e il peggioramento della normativa. Tale modello, chiamato concertazione aggressiva (dal Tempo del 21-9-04), si tenterà di esportarlo nelle altre categorie: nei metalmeccanici e nel pubblico impiego come nel resto del Trasporto Aereo italiano. E' per questo che la CUB TRASPORTI respinge gli accordi firmati dalle 9 sigle senza alcun mandato: liquidano la Compagnia di Bandiera e scaricano sui lavoratori il prezzo della malagestione, della volontà di abbandonare un settore strategico, della latitanza dei governi e della politica. E' IL MOMENTO DELLA DISDETTA DI MASSA DA QUESTI SINDACATI! PASSA DALLA TUA PARTEŠISCRIVITI ALLA CUB TRASPORTI UN ALTRO PIANO E' POSSIBILE: ALITALIA UNICA E PUBBLICA! 29 Settembre 2004 C.U.B. TRASPORTI
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