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Il petrolio della Val d'Agri.
- Subject: Il petrolio della Val d'Agri.
- From: Francesco Lauria <francescollauria at yahoo.it>
- Date: Tue, 24 Aug 2004 06:12:14 +0200 (CEST)
Il petrolio della Val d'Agri (Basilicata) di Francesco Lauria http://francescolauria.blog.tiscali.it A motori spenti verso il progresso? Oggi ho percorso con i miei genitori un buon tratto della Val d'Agri, terra natale di mio padre, ma soprattutto la valle italiana più ricca di petrolio. La Val d'Agri, in provincia di Potenza (Basilicata), è costituita da una quindicina di paesi tutti tra i 6000 e gli oltre 1000 metri di altitudine e prende il nome dal fiume che la attraversa. Nei pressi di uno di essi (Viggiano) funzionano anche tre piccole piste da sci. Nei pressi di Grumento Nova, invece, ci sono interessanti scavi romani. Timidamente è stato aperto qualche agriturismo. Da anni, inoltre, grazie all'Agri è stato creato un lago artificiale (il lago del Pertusillo) che rifornisce d'acqua l'assetata Puglia. In Val d'Agri il gas nelle case è arrivato appena 6-7 anni fa. Ed ancora oggi nei lunghi tornanti, in discesa, lo sport locale preferito, in cui mi sono cimentato anche io, è la pericolosa abitudine di scendere a motore spento, per risparmiare benzina. Probabilmente il gioco non vale la candela (consumo freni, pericolosità), ma qui è la regola. In Val d'Agri è stato scoperto un notevole quantitativo di petrolio. SOno stati aperti quasi un centinaio di pozzi. Ora il monopolio è delll'Agip che ha ultimato l'oleodotto che conduce a Taranto. (Per inciso in Val d'Agri da quarant'anni non arriva più la ferrovia...) Bene, è presente anche un famoso santuario mariano di interesse regionale, santuario in cui la prima domenica di settembre si radunano ogni anno, circa cinquantamila fedeli. Il santuario si trova sul monte di Viggiano (quello delle piste da sci...) a oltre 1700 metri sul livello del mare. La cosa curiosa è che a circa 1400 ci si trova ad un bivio : a sinistra il santuario, monumento alla tradizione di queste terre, a destra un pozzo petrolifero, monumento ad un progresso contraddittorio e ad un modello di sviluppo discutibile. La valle ha avuto limitati benefici. Il centro petroli la illumina a giorno di notte e ne rovina le purezza dell'aria, sono sorti un paio di hotel, ma la grandissima parte degli addetti ai pozzi viene da fuori. Ho stampato nella mente in un ricordo d'infanzia due vecchi che parecchi anni fa scherzavano su una possibile costituzione di un'"emirato della Basilicata". Ovviamente la Basilicata rimane povera, spopolata, arretrata. Ma conserva, specialmente in questa area, un fascino indiscutibile. E' un Sud che parla sottovoce, in cui il poco sviluppo ha limitato le infiltrazioni mafiose (che comunque esistono) e che il petrolio non ha smosso di molto dal secolare immobilismo. In questi giorni i paesi sono pieni di emigranti che tornano per le sagre d'agosto e per salutari i cari vivi o defunti. Ma ci avviciniamo al momento in cui accenderanno i loro motori (ripeto in Val d'Agri si arriva solo in macchina, anche il progetto di allargare il piccolo areoporto di Grumento Nova si è arenato) per tornare al Nord. Nei monti rimarranno i vecchi e i (pochi) bambini. Rimarranno i pozzi a bruciare, anche se i vecchi cominciano a ricordare i tempi in cui giovani portavano a braccio la Madonna di Viggiano sulla lunga e faticosa ascesa senza doversi preoccupare di strani bivi e dei cattivi profumi del progresso... ___________________________________ Yahoo! Companion - Scarica gratis la toolbar di Ricerca di Yahoo! http://companion.yahoo.it
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