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Invito alla prima dello spettacolo teatrale "Quanto rest a della notte? " a cura del laboratorio studentesco re alizzato da Libera con Ass. Studio 900 - mercoledì 9/6/0 4 ore 21,00 c/o Teatro Verga-Via G. Verga 7 MILANO
- Subject: Invito alla prima dello spettacolo teatrale "Quanto rest a della notte? " a cura del laboratorio studentesco re alizzato da Libera con Ass. Studio 900 - mercoledì 9/6/0 4 ore 21,00 c/o Teatro Verga-Via G. Verga 7 MILANO
- From: "Associazione La Conta" <laconta at interfree.it>
- Date: Tue, 8 Jun 2004 12:36:41 +0200
Riceviamo e volentieri inoltriamo l'invito alla prima dello spettacolo teatrale "Quanto resta della notte?" a cura del laboratorio teatrale studentesco realizzato da Libera in collaborazione con l'Associazione Studio 900, che ci sarà mercoledì 9.6.2004, alle ore 21,00, al Teatro Verga Via G. Verga 7 (Zona Sarpi) a Milano. Ciao Associazione La Conta ----- Original Message ----- From: <Associazione libera> To: "_Amici" <Associazione Libera> Sent: Monday, June 07, 2004 3:01 PM Subject: Quanto resta della notte? > Un cordiale, affettuoso invito > J. LIBERA - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie in collaborazione con Ass. STUDIO 900 invita alla PRIMA RAPPRESENTAZIONE di QUANTO RESTA DELLA NOTTE? spettacolo in 8 quadri mercoledi' 9 giugno 2004 ore 21.00 Teatro VERGA , via G. Verga 7 (zona Sarpi) Milano ingresso Euro 5 lo spettacolo nasce dal laboratorio teatrale studentesco sulla mafia realizzato da Libera con Associazione Studio 900 drammaturgia del laboratorio regia Marco M. Pernich con la collaborazione di Francesco Montrone e Sara Semproni info: Studio 900 338.3543501 studionovecento at tiscali.it Libera 02 7723201 - o O o - LIBERA- Associazioni, nomi e numeri contro le mafie -Ass. STUDIO 900 QUANTO RESTA DELLA NOTTE? spettacolo in 8 quadri Lo spettacolo nasce da un lungo lavoro di laboratorio teatrale condotto con un gruppo di studenti del triennio del liceo e dell'università partendo da quel dubbio che spesso colpisce tutti e cui altrettanto spesso non troviamo risposta: ma non è che alcuni nostri comportamenti oggettivamente favoriscono la mafia e le mafie? Non è che certe nostre omissioni certe superficialità certe piccole comprensibili viltà sono oggettivamente degli atteggiamenti criptomafiosi? Insomma siamo sicuri di essere capaci di combattere LA MAFIA CHE E' IN NOI? Così interrogandoci su noi stessi innanzitutto ci è venuto di fare un elenco di parole in cui ci riconosciamo -valori forse potremmo chiamarli- e di scoprire come queste parole possano avere accanto alla loro valenza positiva una valenza negativa possano facilmente corrompersi fino ad esprimere il loro contrario. Quante volte parole come coraggio o lealtà sono state usate all'interno di gruppi criminali o eversivi mistificandone il senso e facendolo diventare solo una regola interna all' "organizzazione" tradendone così però il senso vero quello profondo valido " per tutti gli uomini per tutti i popoli e per tutti i tempi"? Ecco fare questo spettacolo è stato quindi innanzitutto un guardarsi dentro cercare di modificare per primi i nostri stessi comportamenti in quell' incessante combattimento che ognuno di noi deve combattere contro la sua stanchezza la sua perdita di tensione morale la sua abitudine l' assuefazione. Come scriveva Rita Atria -che non a caso torna sotto mutato nome nello spettacolo- "la prima mafia da combattere è quella dentro di noi" . Lo spettacolo allora non è una denuncia delle grandi "storie di mafia" della grande corruzione dei fatti eclatanti che tanto ci indignano ma che tanto hanno anche permesso attraverso una certa spettacolarizzazione di trasformare persino la denuncia etica in bussiness. E' piuttosto un lavoro umile di piccole storie -a volte solo quadri- che però ci stanno spesso vicine a volte ci hanno coinvolto o solo sfiorato. Una chiamata a stringerci tutti attorno a una bandiera di onestà legalità giustizia nella speranza di vedere un giorno questa terra benedetta e tormentata diventare più umana e più vivibile. Otto quadri più un prologo e un epilogo. Otto microstorie a volte semplici flash a volte più articolate. Ma anche una sola storia dove i rimandi tra i vari quadri -montati non in ordine cronologico- gettano luce l'uno sull' altro svelano caratteri legami situazioni non esplicite. Una sola storia in tanti episodi apparentemente slegati come una sola è la nostra vita una sola la nostra comunità civile dove ogni episodio apparentemente slegato si salda per percorsi misteriosi ad altri e inquina il nostro stesso vivere. Una sola storia come uno solo è il modello di tutte le mafia. Drammaturgia del Laboratorio con la guida di marco m. pernich e la consulenza di jole garuti. Regia di marco m. pernich con la collaborazione di sara semprini e francesco montrone Con: alessio carlotta carmen daniel daniela francesca marcella marco miriam
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