Un ufficio e un Commissario per i diritti umani!



http://www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040628it.html

UE e diritti umani
Un ufficio e un Commissario per i diritti umani!

Bolzano, 28 giugno 2004

Alla Fondazione Alexander Langer e ai partecipanti alla "Scuola estiva
Internazionale"

Gentili Signore, gentili Signori, gentili Partecipanti della Scuola estiva

Come organizzazione per i diritti umani (www.gfbv.de e www.gfbv.it) ci
appelliamo a Voi affinché sosteniate la nostra iniziativa a favore di un
ufficio per i diritti umani dell'UE e di un Commissario europeo per i
diritti umani. Una lettera in tal senso verrà recapitata ai parlamentari
europei il 20 luglio in occasione della seduta consultiva del parlamento
europeo. Chiederemo alle frazioni anche di continuare il lavoro del
parlamento europeo in relazione al riconoscimento delle minoranze e alla
regionalizzazione dell'UE.

Nell'Unione Europea esistono più di 100 lingue autoctone usate nella vita
quotidiana, di cui 25 sono lingue ufficiali nell'UE. Degli oltre 450 milioni
di cittadini europei, quasi 100 milioni parlano una lingua diversa da lingua
ufficiale del loro paese e quasi ogni settimo cittadino europeo appartiene
ad una minoranza linguistica.

Indipendentemente dal riconoscimento da parte dell'UE, lo status giuridico
nazionale delle lingue minoritarie varia molto da paese a paese, dal pieno
riconoscimento all'assoluta negazione dell'esistenza di una minoranza
linguistica sul proprio territorio nazionale. In ognuno dei 25 paesi membri
si parla almeno un'altra lingua oltre alla lingua ufficiale del paese.
Tramite il sostegno di queste altre lingue si può porre la base per
un'Europa multilingue.

In conformità allo spirito del Parlamento Europeo che si occupa di questioni
inerenti alle minoranze fin dalla sua fondazione, ai nuovi paesi membri è
stato chiesto dalla Commissione Europea di risolvere eventuali conflitti
aperti con minoranze ancora prima della loro entrata nell'UE. Un motivo in
più perché alle minoranze siano finalmente concessi spazi reali all'interno
dell'apparato dell'UE.

Raccogliamo in tal senso una proposta dei tre saggi dell'UE Athisari,
Frowein e Oreja, i quali, dopo l'assunzione di potere del governo
popolar-liberale (ÖVP-FPP) in Austria, avevano dato inizio al dibattito su
una regolamentazione dei diritti umani in Europa. I tre saggi (vedi Rapporto
dei Saggi www.cor.eu.int/it/index.html) avevano proposto un ufficio per i
diritti umani all'interno del Consiglio Europeo.

Rappresentanti delle minoranze come la Parlamentare austriaca dei Verdi
Terezija Stoisits chiedono l'istituzione di un Commissario per le Minoranze,
e in seguito alle proteste dei Rom della Slovacchia, Rudolf Sarközsi
dell'Associazione culturale dei Rom austriaci (www.kv-roma.at) chiede
l'istituzione di un Commissario europeo per i Rom.

L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) chiede al Parlamento Europeo di
ascoltare e raccogliere le proposte finora espresse da diverse parti. Le
minoranze linguistiche dell'UE sono costituite da milioni di persone, e in
assenza della ricezione dei diritti delle minoranze, anche le minoranze del
Baltico russo rischiano di frapporsi nei rapporti tra Europa e Russia. L'UE
dovrebbe decidersi ad agire prima di arrivare a quel punto.

Chiediamo insieme:
- un Commissario per i diritti umani e delle minoranze nel Consiglio
Europeo, che abbia voce e voto anche nella Commissione dell'UE, così avrà
voce e voto sia nel Consiglio sia nella Commissione europea il Ministro
degli esteri Europeo (GASP).

- L'unione dell'Ufficio per le lingue minoritarie EBLUL di Bruxelles (Eblul:
www.eblul.org) con l'osservatorio dell'UE contro il Razzismo di Vienna
(eumc.eu.int/eumc/index.php) e la Direzione Generale per le Questioni
Sociali (che secondo la Carta dei Diritti Fondamentali e la Costituzione
Europea dovrebbe occuparsi di far rispettare la Non-Discriminazione:
europa.eu.int/comm/dgs/employment_social/index_en.htm) in modo da fondare un
ufficio per i Diritti umani forte e concreto che possa collaborare con la
Giunta delle Regioni (www.cor.eu.int/it/index.html) e i relativi settori del
Consiglio Europeo;

- L'ufficio per i diritti umani dovrebbe controllare la trasformazione in
legge della Convenzione Europea sui Diritti Umani, della Convenzione Quadro
per la Tutela delle minoranze nazionali e della carta delle Lingue
minoritarie e regionali del Consiglio Europeo
(www.coe.int/T/I/Diritti_dell'Uomo).

Vi ringraziamo per la solidarietà

Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031015it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031001it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030630ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030925it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030326ait.html |
www.gfbv.it/3dossier/eu-min/eu-cost.html | www.gfbv.it/3dossier/dir-min.html
| www.gfbv.it/3dossier/eu-min/altrelingue.html |
www.gfbv.it/3dossier/cost-ue-it.html |
www.gfbv.it/3dossier/eu-min/eu-lingue.html

* www: www.kv-roma.at | www.eblul.org | europa.eu.int/futurum/