[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
ALITALIA - Air France ordina, Alitalia esegue
- Subject: ALITALIA - Air France ordina, Alitalia esegue
- From: 2vinceremo.s at tiscali.it
- Date: Tue, 18 May 2004 12:26:00 +0200
Ciao, solo la ripresa della mobilitazione potrà rimettere in discussione lo smembramento e la liquidazione dell'Alitalia. La firma delle 9 sigle potrà essere sconfessata solo con una mobilitazione determinata dei lavoratori. La CUB TRASPORTI ha indetto una: MANIFESTAZIONE DEI LAVORATORI ALITALIA GIOVEDì 20 MAGGIO 2004 DALLE ORE 15,30 PIAZZALE ANTISTANTE IL NUOVO CENTRO DIREZIONALE ALITALIA (Pal. A) Alla Manifestazione saranno invitati parlamentari e giornalisti e sarà annunciata, in tale occasione, una iniziativa che la CUB TRASPORTI avvierà per sensibilizzare le alte cariche istituzionali del Paese affinchè intervengano sulla questione Alitalia a difesa dei lavoratori e a tutela di un bene pubblico e della collettività __________________________________________________________________ Vertenza Alitalia AIR FRANCE ORDINA AD ALITALIA: 10.000 LAVORATORI IN MENO ALITALIA ESEGUE! Non è un caso che il Presidente di Air France, Spinetta (rimasto nel CdA AZ) avesse definito il Piano di smembramento e liquidazione dell'Alitalia presentato da Mengozzi come il "miglior piano possibile" per la nostra Compagnia di Bandiera. E oggi non sarà diverso il suo giudizio per il Piano Cimoli, le cui linee confermano la volontà di privatizzare la compagnia e dismetterne il comparto di terra, espellendo i suoi 10.000 lavoratori! NESSUNA NOVITÀ: UN PIANO DI ESUBERI E SMEMBRAMENTO La sostanza, dunque, non cambia: creazione di una società di volo "Alitalia Fly (o Flight)" formata da assistenti di volo e piloti e nascita di una miriade di piccole o medie società, più o meno partecipate da AZ, da immettere sul mercato e che avranno da penare per assicurarsi le commesse per i servizi della nuova e snella compagnia. SENZA VERGOGNA, LO CHIAMANO RILANCIO DELL'ALITALIA La verità è che nell'alleanza con AF-KLM non c'è posto per i lavoratori di terra di Alitalia i cui servizi già sono svolti dai colleghi francesi ed olandesi: è la dura legge delle sinergie industriali che, ancora una volta, però, Governo e sindacati accettano di scaricare sull'Alitalia ed, in particolare, sul personale di terra della Compagnia di Bandiera. Guarda caso, cioè, sull'anello più debole dell'Alitalia. Il Governo, infatti, incapace di arginare il tracollo industriale del nostro Paese, accettando supinamente il diktat transalpino, forse in cambio di qualche ricca commessa sull'alta velocità, avvia la privatizzazione dell'Alitalia (una delle prioritarie, sbalorditive ed inaccettabili richieste di AF-KLM!) e lo spezzatino necessario per scaricare i lavoratori di terra! UNA SCELTA INACCETTABILE PER I LAVORATORI Il Governo non può trincerarsi dietro le imposizioni della Commissione Europea: in cui l'Italia continua a recitare la parte della Cenerentola, subendo l'iniziativa dei Paesi di serie A dell'Europa. Ma dov'è finita la Mozione al Senato (n.°1/00216 del 4-12-03) presentata da esponenti di un larghissimo arco di forze parlamentari (primo firmatario Sen. E. Pedrini) che denuncia i rischi e i danni di una eventuale privatizzazione di Alitalia, rappresentando " un'incomprensibile operazione di smembramento societario e di svendita di un asset strategico per il Paese?" NÈ ESUBERI NÈ ELEVATO COSTO DEL LAVORO Le bugie sull'elevato costo del lavoro del personale di terra dell'Alitalia non reggono più: è uno dei più bassi delle compagnie di riferimento dei paesi industrializzati nel mondo. Tagli salariali, rinunce contrattuali, azioni in cambio di aumenti, precariato hanno fatto la loro parte e gli aeroporti italiani sono diventati una giungla senza diritti per chi ci lavora. Anni di accordi e accordicchi per "assicurare la competitività dell'azienda" non hanno garantito nulla e nessuno, spianando la strada solo a chi dovrà comprarci, mettendo le mani sull'affare del Trasporto Aereo italiano. Ma ai soliti sindacalisti non è bastato avallare tale scempio dei nostri diritti e dei nostri salari. 9 SIGLE HANNO FIRMATO A PALAZZO CHIGI LA PRIVATIZZAZIONE E LO SMEMBRAMENTO DELL'ALITALIA CONTRO IL MANDATO DEI LAVORATORI Azienda unica e pubblica avevano votato i lavoratori a migliaia nelle assemblee. Privatizzata e smembrata prevede l'accordo Governo-9 sigle! Il pericolo di fallimento evitato? Tremonti, il principale azionista dell'Alitalia, dopo la firma dell'accordo del 6-5-04 ha dichiarato che le 9 sigle avevano accettato il nuovo assetto organizzativo e societario della Compagnia ma che Š per Alitalia "non è mai stata considerata l'ipotesi della liquidazione, dell'insolvenza, del commissariamento: tutto un armamentario neppure concepibile" (vedi conferenza stampa dell'On. Fini e del Min. Tremonti su www.governo.it) LE 9 SIGLE FINGONO DI VERSARE LACRIME DI COCCODRILLO Ora però le 9 sigle, svelata la volontà di Cimoli di smembrare, ridimensionare e liquidare la Compagnia di Bandiera, sembrano versare lacrime di coccodrillo: una messa in scena ridicola e beffarda dopo la firma di Palazzo Chigi. Una trovata necessaria solo per far fronte alla enorme contrarietà espressa dai lavoratori anche all'indomani dell'accordo sulla privatizzazione e sullo smembramento dell'Alitalia. Se così non fosse, non dovrebbero far altro che, verificato l'errore compiuto, riprendere la mobilitazione per respingere tale Piano che non lascia scampo ai lavoratori di terra. HOLDING O SCATOLE CINESI: NON È QUESTO IL MANDATO DELLA CATEGORIA La falsa disputa che ora le 9 sigle inscenano riguarderebbe l'attuazione del piano di smembramento che Cimoli vuole attuare attraverso la costituzione di diverse società, una dentro l'altra come scatole cinesi, invece di dar corso alla proposta delle suddette sigle, (Šmai avallata dai lavoratori!): dar vita ad una holding, con la nascita di Alitalia Fly e di Alitalia Service a sua volta formata da numerose società. UNA DISPUTA TRA BUROCRAZIE SINDACALI CHE IGNORA L'UNICA SCELTA PERCORRIBILE A SOSTEGNO DELLA QUALE I LAVORATORI SI SONO MOBILITATI: UNA COMPAGNIA DI BANDIERA UNICA E PUBBLICA! UN ALTRO PIANO È POSSIBILE La CUB TRASPORTI ritiene necessario l'attuazione di un vero piano di rilancio dell'Alitalia a tutela dei lavoratori e di un bene pubblico e di un servizio della collettività: una scelta che anche la Roland Berger, autorevole analista del settore, non esclude e non avversa. Lo smembramento e la creazione di numerose società è una scelta suicida che non trova alcun riscontro nel modello societario e organizzativo delle principali compagnie dei paesi europei. LA MOBILITAZIONE NON DEVE ARRESTARSI A sostegno di tale progetto la CUB TRASPORTI invita la categoria a non abbassare la guardia e a partecipare compatta a tutte le mobilitazione che saranno indette a sostegno della piattaforma votata dai lavoratori nelle assemblee. In attesa di annunciare la nuova data dello sciopero, dopo l'intervento della Commissione di Garanzia che ha vietato quello indetto per tutto il Trasporto Aereo il 17-5-2004, la CUB TRASPORTI indice in concomitanza con la riunione del CdA della Compagnia: UNA MANIFESTAZIONE DEI LAVORATORI ALITALIA DAVANTI AL NUOVO CENTRO DIREZIONALE AZ (PAL. A) GIOVEDÌ 20 MAGGIO 2004 In tale occasione sarà annunciata ai lavoratori e ai giornalisti l'avvio di una iniziativa per coinvolgere le alte cariche istituzionali del nostro Paese e per sollecitarne un intervento a difesa dell'Alitalia e del futuro di migliaia di lavoratori. 18-5-2004 CUB TRASPORTI
- Prev by Date: 01/06 Firenze: Seminario SULLA TORTURA
- Next by Date: Uganda: 45 morti in massacri
- Previous by thread: 01/06 Firenze: Seminario SULLA TORTURA
- Next by thread: Uganda: 45 morti in massacri
- Indice: