muri dimenticati



FRONTIERA USA-MESSICO: PIÙ MORTI CHE DURANTE IL MURO DI BERLINO
Dal gennaio del 1995 a marzo 2004 sono state 2.640 gli immigrati morti nel
tentativo di superare le barriere poste lungo il confine fra gli Stati
Uniti e il Messico. Nei circa trenta anni di esistenza del muro di Berlino
soltanto un decimo furono le vittime cadute nel tentativo di attraversarlo.
Si tratta di uno dei tanti dati che Wayne Cornelius - Direttore del Center
for Comparative Immigration Studies  presso l'Università della California a
San Diego - presenta in un recentissimo articolo
(http://www.migrationinformation.org/Feature/display.cfm?id=223). La
militarizzazione della frontiera USA-Messico è stata avviata dal Presidente
Clinton nel suo tentativo di farsi rieleggere dando una risposta alla
crescente insoddisfazione dell'opinione pubblica di destra rispetto al
problema dell'immigrazione. Tale militarizzazione non ha purtroppo prodotto
grandi risultati in termini di contrasto all'immigrazione clandestina: la
componente "alien" del flusso migratorio diretto verso gli Stati Uniti è
infatti cresciuta fino ad arrivare alla cifra di circa 9 milioni di
individui privi di permesso di soggiorno attualmente residenti nel Paese.
Lo sforzo per militarizzare tale frontiera è abbastanza evidente visto i
9.500 gli agenti impegnati in questo compito contro i circa 124 che
controllano le imprese con immigrati illegali alle dipendenze. Quali sono
le alternative? Cornelius dopo averne scartate alcune ritiene che l'unica
vera possibilità per fronteggiare seriamente l'immigrazione clandestina è
il "developmental approach" che potrà purtroppo richiedere tra i 10e i 15
anni per mostrare alcuni risultati. Non ci possono essere né scorciatoie né
soluzioni ideologiche date in pasto all'opinione pubblica solo per vincere
la prossima campagna elettorale.