8 DONNE IN RAPPR. DEGLI 8 PAESI MENO INDUSTRIAL.



CIVITAS - NASCE L'ALTRO G8. 8 DONNE IN RAPPRESENTANZA DEGLI 8 PAESI MENO
INDUSTRIALIZZATI





Il 30 aprile, a Padova, "L'altr'Africa" ospiterà Aminata Traoré, Celina
Cossa, Beryl Carby Mutambirwa, Maria De Lourdes Jesus, Marie Louise
Niwemukobwa, Elisa Kidanè, Sowado Lagdaf, Fatima Mbaye



Il 2004 è l'anno dell'Africa e non solo perché l'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite ha commemorato la lotta contro la schiavitù dei popoli
africani. Dieci anni fa, nel 1994 infatti si è consumato il genocidio del
Rwanda in cui hanno trovato la morte un milione di persone e si è aperta la
guerra alle risorse nell'area dei Grandi Laghi. E mentre da una parte si
perpetrava la morte del diritto internazionale, dall'altro capo del
continente, in Sudafrica, Nelson Mandela veniva eletto Presidente,
coronando anni di lotta della società civile contro l'apartheid.

Questi sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto World Social Agenda,
manifestazione organizzata da Consorzio Etimos, Fondazione Fontana in
collaborazione con Banca Etica e Civitas, a scegliere l'Africa come
continente in cui celebrare il G8 al femminile in contrapposizione al G8
delle potenze economiche del mondo. Saranno infatti 8 africane, simbolo
della lotta per i diritti e testimoni di diversi modi di essere e
interpretare l'Africa a raccontarsi attraverso parole, gesti, suoni e
poesia il 30 aprile, giorno in cui sarà inaugurata la fiera del Terzo
Settore a Padova, alle ore 20,30. Ascolteremo il racconto di Aminata
Traoré, professione cuoca, già Ministro della cultura del Mali che oggi
rappresenta "la più grande voce africana contro la globalizzazione",
autrice del libro "L'immaginario violato", la microresistenza contro il
macrodominio; la danza di Marie Louise Niwemukobwa, scampata all'eccidio
del Rwanda, oggi ballerina e madre di tre figli; i desideri di Maria De
Lourdes, capoverdiana giornalista e conduttrice della trasmissione Rai
"Permesso di soggiorno", su "L'Altr'Africa possibile"; le storie delle
cooperative mozambicane fondate sulle donne e guidate da Celina Cossa ma
anche le storie di casa nostra raccontate da Fatima Mbaye, presidente del
Coordinamento donne immigrate del Veneto e di Elisa Kidanè, eritrea, suora
missionaria e poetessa. Insieme a loro Beryl Carby Mutambirwa (Zimbawe)
membro della Lega internazionale delle donne per la pace e la libertà, Ong
internazionale titolare di statuto consultivo presso il Consiglio economico
e sociale delle Nazioni Unite.

Intorno a loro, semplici donne e grandi Istituzioni, verrà allestito un
intero padiglione della Fiera del Terzo Settore che sarà dedicato agli
ambienti, ai colori e ai sapori dell'Africa. Lo spazio verrà infatti
abitato da venditori ambulanti, bancarelle con le iniziative delle
organizzazioni che cooperano con l'Africa ma anche delle associazioni di
immigrati che vivono in Italia. E poi artigiani, artisti, musicisti
ricreeranno il "mercato africano", cuore pulsante del continente, vero e
proprio luogo di scambio e di relazione.

Questo è il quinto anno che World Social Agenda accompagna la proposta
culturale della fiera italiana del Terzo settore: dal 1999, dal WSA, sono
partite iniziative e campagne di rilievo internazionale, anticipando i
bisogni e le risposte della società civile ai problemi internazionali, come
la cancellazione del debito e la riforma della Banca Mondiale. Nell'agorà
di Civitas si sono confrontati i protagonisti della cultura sociale e
civile a livello internazionale, da Muhammad Yunus a Susan George, da
Riccardo Petrella ad Alex Zanotelli. Da questa edizione, World social
Agenda, dopo aver messo al centro della sua riflessione l'Africa, parlerà
delle persone, delle iniziative e delle speranze dell'America Latina
(2005), dell'Asia (2006) e dell'Europa (2007).





Ufficio stampa World Social Agenda
Benedetta Frare
Koiné comunicazione
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