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Il caso Bossi. L'Europa all'angolo
- Subject: Il caso Bossi. L'Europa all'angolo
- From: "infopressworld" <infopressworld at tiscali.it>
- Date: Mon, 1 Mar 2004 17:03:31 +0100
Il caso Bossi. L'Europa all'angolo di Redazione/ Korazym.org (http://www.korazym.org/) Le parole del ministro Bossi sulla Chiesa e il papa si commentano da sole. A pochi mesi dalle elezioni europee è preoccupante vedere come si pensi solo ad alzare i toni in vista di una facile visibilità. E l'Europa rimane al margine. Le parole sono pietre, dicevano gli antichi. Oggi sono diventate invece dei sassolini, delle palline da cerbottana da tirare qua e là. Capita così che un ministro della Repubblica, a margine di un comizio, si imbarcameni con i cronisti in un ragionamento su Chiesa, papa e cardinali da far rabbrividire. Cancellare l'otto per mille, far andare i preti a piedi nudi, preservare la religione, come se a riguardo il signor Bossi avesse più autorevolezza del papa stesso. L'imbecillità di tali dichiarazioni è sotto gli occhi di tutti e sinceramente non merita neppure una risposta che farebbe solamente il gioco di chi le ha pronunciate. È interessante piuttosto capire cosa c'è dietro, anche perché Bossi non è l'ultimo arrivato e da sempre ha la capacità di intercettare le spinte del proprio elettorato e di fiutare gli eventi. Nell'attacco alla Chiesa, la gerarchia c'entra davvero poco; la vera posta in gioco è la visibilità, il traguardo da raggiungere ad ogni costo e senza alcuna inibizione, mettendo da parte anche il rispetto per una figura come quella del pontefice. La politica italiana è da alcune settimane in fibrillazione: la campagna elettorale per le europee di giugno è di fatto iniziata e sta per essere di nuovo messa in scena la guerra virtuale tra schieramenti, nel solco della tradizione. L'assetto incompiuto del nostro sistema politico e istituzionale ci ha abituati ad una bellicosità permanente, ad una delegittimazione costante tra le parti in gioco, alla messa in atto di tecniche e strategie comunicative per "cambiare l'argomento del discorso". Non importa quindi che a giugno l'Italia sia chiamata a rinnovare il parlamento europeo: i temi dell'allargamento, dell'integrazione, della politica che dovrà guidare la vita del vecchio continente sono destinati a rimanere all'angolo. Ancora una volta, saremo legati al nostro sano provincialismo che non ci permette di guardare oltre il naso. La legge elettorale proporzionale poi non fa altro che acuire i contrasti e i toni di ogni forza politica che in questo modo afferma, pur stupidamente, la propria specificità. Bossi ha imparato benissimo la lezione e sa che quando si tocca il papa si alza giustamente una levata di scudi. Il buon senso e un minimo livello di civiltà vorrebbero al contrario che si tornasse a dare il giusto peso alle parole, anche perché in tutta franchezza, il nostro Paese di quattro mesi di sparate alla Bossi non ne ha proprio bisogno. Idem l'Europa. PRESS WORLD AGENCY e-mail: infopressworld at tiscali.it
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