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CECENIA: DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS SULLE ACCUSE DI PUTIN
- Subject: CECENIA: DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS SULLE ACCUSE DI PUTIN
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- Date: Fri, 6 Feb 2004 19:25:17 +0100
06/02/2004 | CECENIA: DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS SULLE ACCUSE DI PUTIN http://www.radicalparty.org/chechnya_appeal/form.php?lang=it Torino, 6 febbraio 2004. "Dopo l'attentato di Mosca, com'era prevedibile, Vladimir Putin ha subito accusato di complicità con il terrorismo quanti sottoscrivono "appelli provenienti dall'estero", per sostenere un' alternativa politica ragionevole e pacifica all'interminabile carneficina militare e terrorista della guerra in Cecenia. Vale ricordare che l'appello che viene "dall'estero" è uno - ed uno solo - e sostiene una - ed una sola- proposta, che è il piano Akhmadov-Maskadov, per una amministrazione provvisoria dell'Onu in Cecenia, con il ritiro delle truppe russe e il disarmo di tutte le forze cecene. Questo appello è stato sottoscritto da 145 parlamentari europei, da decine di personalità prestigiose sul piano internazionale - fra cui Sergej Kovalev, Elena Bonner Sacharov, Lev Ponomarev e Alexander Podrabinek, che lottavano per la democrazia in Russia quando Putin era ancora un dirigente del KGB - e da migliaia di cittadini di tutto il mondo. Vale inoltre la pena di ricordare che quanti in Russia sostengono che una soluzione "trattativista" rappresenterebbe una sconfitta o un cedimento al terrorismo usano gli stessi argomenti utilizzati dalla minoranza estremista cecena, per isolare e delegittimare il presidente Maskhadov. Gli uni, a Mosca, e gli altri, in Cecenia, sanno che la prosecuzione di una "guerra terrorista" è il maggiore fattore di conservazione dello status quo e di legittimazione del loro potere. In questo momento è più che mai importante essere netti e sostenere una sola posizione, sia nei confronti dei russi sia nei confronti dei ceceni. In un' intervista di prossima pubblicazione sul Chechen Times ho detto: "Persino se, nell'ipotesi militare più ottimistica, la resistenza (cecena) riuscisse ad avere ragione delle forze militari russe e a espellerle dalla Cecenia, si tratterebbe di una vittoria senza domani politico, perché porterebbe solo ad un più forte isolamento della Cecenia, per cui, come nel 1996, nessun paese, molto probabilmente, sarebbe disposto a riconoscerla." L'unica soluzione che possa garantire sia la vittoria della Russia - con l' arresto del grave processo di erosione della democrazia - sia la vittoria della Cecenia- attraverso un meccanismo che consenta di radicarvi libertà, stato di diritto e tolleranza- passa dall'internazionalizzazione del processo di pace, con l'istituzione di un'amministrazione provvisoria dell' ONU."
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