Processi politici



Questa è la solita maniera schifosa con cui http://www.repubblica.it
presenta questo genere di notizie, salvo poi ricredersi e dedicare sei
pagine (in tre giorni) a Bonini e D'Avanzo, per prendersela con i metodi
inquirenti ma mai con i metodi comunicanti.
Nella notizia non si dice da nessuna parte che i reati per i quali i cinque
sono stati condannati sono solo quelli di falsificazione di documenti e
favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Tutti gli altri sono caduti,
e in camera di consiglio dev'esserci stat auna gran battaglia visto che i
giudici ci sono rimasti una settimana.
La finalità di terrorismo si evincerebbe solo dalle intercettazioni perchè
non mai stato trovato il ben chè minimo riscontro oggettivo.
Leggeremo il dispositivo della sentenza e ritorneremo sull'argomento


Milano, 15:17
Terrorismo, condannati 5 integralisti islamici
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_601232.html

Tutti condannati a pene che vanno dai quattro agli otto anni di reclusione
i cinque islamici ritenuti fiancheggiatori del Gruppo Salafita di
Predicazione e Combattimento, organizzazione legata ad al Qaeda.

La condanna è stata pronunciata oggi dai giudici dell'ottava sezione penale
del tribunale di Milano dopo una una settimana di camera di consiglio.

La condanna più alta, otto anni di reclusione, è toccata ad Abdelkader Es
Sayed, l'egiziano ritenuto il coordinatore dell'attività del gruppo. L'uomo
è formalmente latitante ma secondo alcune indiscrezioni sembra che sia
morto in Afghanistan.

Tutti gli altri condannati sono reclusi; e si tratta di Abdelhalim Remadna,
algerino, ex segretario-factotum dell'imam della moschea di viale Jenner,
condannato a sette anni e mezzo.

Sei anni sono andati a Ben Heni Lased, arrestato in Germania ed estradato
in Italia: l'uomo è stato identificato come Belgacem Hawani, cittadino
tunisino e non libico come sembrava in un primo momento.

Nabil Benattia, tunisino, è stato condannato a cinque anni mentre Yassine
Chekkouri, marocchino, ex bibliotecario della moschea dell'Istituto
culturale di viale Jenner, a Milano, e soprannominato "il Monaco" dovrà
scontarne quattro.