[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Se la giustizia perde di vista la realtà
- Subject: Se la giustizia perde di vista la realtà
- From: <infoslai at email.it>
- Date: Wed, 14 Jan 2004 16:30:53 +0100
volantino distribuito oggi davanti al Tribunale del lavoro di Milano Se la giustizia perde di vista la realtà LA FIAT AZZANNA I lavoratori Fiat di Arese, · dopo anni di salari decurtati dal continuo ricorso alla cassa integrazione, · dopo una sfacciata inottemperanza dell'azienda all'ordine del giudice di riportare ad Arese le lavorazioni spostate a Torino e di reintegrarli in servizio con il pagamento degli arretrati, · dopo una nuova sospensione in Cigs il 1° settembre per tre mesi in vista di un successivo licenziamento già previsto per il 9 dicembre o, come avvenuto, di un ulteriore anno di Cigs, si sono rivolti al giudice impugnando la illegittimità dell'ennesima loro sospensione dal lavoro e hanno chiesto in via cautelare e d'urgenza un provvedimento che li riammettesse in servizio perché solo in tal modo poteva esser tutelato il loro diritto al lavoro e al mantenimento della propria famiglia non più sostenibile col lungo protrarsi di soli 650 euro al mese. Quasi 400 lavoratori, hanno visto riconoscersi il diritto a riprendere il posto di lavoro con la normale retribuzione in attesa della conclusione del giudizio. La Fiat non ha però reintegrato nessuno di questi lavoratori limitandosi a corrispondere loro la retribuzione ordinaria al posto dell'indennità di Cigs. Di fronte al reclamo avanzato dalla Fiat, il Tribunale del Lavoro di Milano, prima ancora di entrare nel merito della legittimità o meno della sospensione, il 5 dicembre scorso ha riformato i provvedimenti favorevoli ai lavoratori sostenendo che la procedura d'urgenza non avrebbe potuto esser attivata perché essa è richiedibile solo in presenza di un "pregiudizio imminente ed irreparabile". Situazione che, secondo il Tribunale, non era quella dei lavoratori di Arese perché stavano ricevendo il trattamento di Cigs. Evidentemente chi così ha deciso non ha provato a vivere, per un periodo lungo come quello sopportato dai lavoratori dell'Alfa, con 650 euro al mese! Rafforzata da questa "giustizia", mentre già pendeva la causa di merito che dovrà accertare se quelle sospensioni (e quelle precedenti) in Cigs, con le relative decurtazioni salariali, siano legittime, la Fiat, il 23 dicembre, senza alcuna precedente richiesta o comunicazione, ha inviato ai propri dipendenti questa bella lettera di Natale : FIAT AUTO Arese, 23 dicembre 2003 Facciamo seguito alla nostra dei 24 ottobre 2003 con la quale. in ottemperanza all'ordinanza del Tribunale di Milano depositata il 18 ottobre 2003, Le avevamo comunicato di avere disposto la Sua riammissione, con esonero dal rendere l'attività lavorativa, e la corresponsione dell'integrale retribuzione a far data dal 1° settembre 2003. Considerato che il Tribunale di Milano con provvedimento dell'11 dicembre 2003, accogliendo il reclamo promosso dalia FIAT AUTO S.p,A. ai sensi dell'art.669 terdocies c.p.c., ha revocato la suddetta ordinanza. che é cosi divenuta improduttiva di qualsiasi effetto essendo stata radicalmente rimossa riprende vigore la Sua sospengiono dal lavoro con intervento della cassa integraziorie guadagni straordinaria a far tempo dal 1° settembre 2003. Conseguentemente cori il prospetto paga del corrente mese di dicembre 2003 sarà recuperata nei Suoi confronti l'integrale retribuzione corrispostaLe e contestualmente Le sarà erogato il trattamento straordinario di integrazione salariale in riferimento al periodo sopra indicato. Qualora dalla suddetta operazione di dare/avere dovesse risultare un salario contabile per Lei negativo, la restante somma sarà recuperata con i prospetti paga dei mesi successivi fino a concorrenza dell'intero importo da Lei dovuto in restituzione Distinti saluti. La Direzione La Fiat ha quindi comunicato ai lavoratori che sul salario di fine mese avrebbe operato da subito il recupero totale delle somme che aveva loro erogate in esecuzione del provvedimento d'urgenza poi riformato. Operazione che, in caso di necessità, sarebbe stata applicata anche sul salario del mese successivo. Fiat ha così improvvisamente condannato molti dei 400 dipendenti a iniziare il 2004 senza un soldo, sottraendo loro anche tutta la già scarsa integrazione salariale, e molti altri a vedersela pesantemente ridotta. Tutto questo nonostante l'assenza di un qualsiasi rischio nel recupero di quanto pretende dovutole perché essa, comunque, ha in tasca il TFR di ciascun dipendente. Era facile prevedere che se la Fiat già si era permessa di non ottemperare i provvedimenti della magistratura favorevoli ai lavoratori avrebbe strumentalizzato senza alcuno scrupolo una eventuale riforma dei provvedimenti cautelari ottenuti. Puntualmente essa si è spinta fino alla unilaterale illegittima decisione di farsi giustizia da sè privando i lavoratori anche degli emolumenti di carattere alimentare! Forte del provvedimento del Tribunale di Reclamo, la Fiat ha così realizzato la sua vendetta esemplare per tentare di intimidire chi continua a lottare in difesa del proprio posto di lavoro e osa ancora alzare la testa. Noi, però, continueremo a lottare e reagiremo immediatamente anche a questo ennesimo sopruso della Fiat. Con questo volantino vogliamo svelare, a chi non riesce più a vederla, qual è l'anima del nostro avversario. Auguriamoci reciprocamente UN BUON 2004 DI LOTTA 13.01.2004 Slai Cobas Alfa Romeo - Arese
- Prev by Date: Catastrofe umanitaria nel Sudan occidentale
- Next by Date: solidarietà a Report e ai ferrovieri
- Previous by thread: Catastrofe umanitaria nel Sudan occidentale
- Next by thread: solidarietà a Report e ai ferrovieri
- Indice: