da "il manifesto" di ieri



                      CENSURA - Chi parla troppo perde il posto
Quattro ferrovieri licenziati e un programma, «Report», sotto accusa.
Imputazione: aver denuciato in tv l'insicurezza dei treni
La replica Milena Gabanelli: «Scandaloso. Non si contesta la realtà dei
fatti ma il tono `allarmistico' e il danno d'immagine. Le mancanze
denunciate, per le Ferrovie, sono `irrilevanti'. Ma il nostro programma
tornerà di certo sull'argomento»
di CARLA CASALINI

> Sette ferrovieri sottoposti a «indagine» da Trenitalia, di cui quattro
> licenziati; e una trasmissione di Rai3 nota per il rigore delle sue
> inchieste, Report, messa ugualmente sotto accusa - a ispessire il clima
> plumbeo di pressioni, e repressione della libertà di parola e di
> informazione dell'era berlusconiana. La cosa che non si può dire, e che
per
> averla detta provoca lo scandalo e la reazione violenta delle Ferrovie è
> l'insicurezza dei treni per chi ci lavora e per chi viaggia: un'esperienza
> largamente comune, oramai, in Italia, che gli incidenti sempre più
> frequenti, con l'aggravio dei casi di morti e feriti confermano con la
> crudezza dei «fatti». La notizia dei licenziamenti compare sul sito
> «Ferrovieri in lotta», che denuncia il silenzio dei sindacati confederali
> sul «messaggio pesante: vietato criticare, chi parla paga con il posto di
> lavoro». Indymedia la diffonde e escono i giornali locali: ieri con un
ampio
> servizio il Secolo XIX, quando anche i responsabili di categoria di Cgil e
> Cisl - cui sono iscritti i ferrovieri colpiti - confermano i licenziamenti
> dei macchinisti di Savona e Alessandria, dei capitreno a Imperia e Acqui.
> >
> > L'accusa di Trenitalia e i licenziamenti, per i lavoratori che hanno
> denunciato in tv i problemi di sicurezza, è paradossalmente proprio la
> «violazione» delle norme di sicurezza. I segretari nazionali di Filt-Cgil
e
> Fit-Cisl Franco Nasso e Vito Tedesco oggi decideranno iniziative unitarie;
> Nasso anticipa: «Chiediamo il ritiro immediato di questi provvedimenti».
> >
> > Le «violazioni» contestate da Trenitalia sarebbero: giornalisti e
> operatori fatti salire sui locomotori senza autorizzazione; addirittura il
> blocco di un treno in galleria per consentire le riprese tv, e
manomissione
> della «scatola nera» per coprire il ritardo. Ma figuriamoci, reagisce
> Giovanna Corsetti, che per Report si è fatta «viaggi su viaggi» per quella
> puntata andata in onda il 7 ottobre, ascoltando macchinisti e passeggeri:
> «Ho visto treni incendiati, gallerie senza luci; quel treno si era fermato
> perché guasto, altro che alterazioni delle `scatole nere', che poi hanno
gli
> orologi quasi sempre guasti. E poi come fanno a dire `sette ferrovieri',
> nell'inchiesta ne parlavano molti di più».
> >
> > «Non li abbiamo mica creati noi giornalisti, gli `incidenti' che abbiamo
> visto: perché nessuno ha reagito invece sentendo un consulente di quel
> `progetto macchinisti' programmato da Cimoli proprio per un'inchiesta
sulla
> sicurezza, raccontare delle `minacce personali' per chi segnala le cose
che
> non vanno?». Alla preoccupazione di Corsetti, risponde indirettamente un
> Rls, ossia un delegato della sicurezza dei macchinisti, Dante De Angelis:
«I
> provvedimenti disciplinari fioccano, con una recrudescenza negli ultimi
> sette, otto mesi, e l'accanimento soprattutto contro gli Rls, ogni volta
che
> si toccano i temi della sicurezza».
> >
> > A Milena Gabanelli, che dirige il programma-inchiesta Report, subissata
> ieri dalle telefonate, poniamo alcune brevi domande. «Scandaloso», è il
suo
> commento prima dell'intervista. Poi le chiediamo qual è la motivazione
della
> denuncia con cui Trenitalia ha colpito lei, chiedendo un risarcimento,
> perché qui viene fuori la vera ragione anche dei licenziamenti - altro che
> «violazioni della sicurezza».
> >
> > Risponde Gabanelli: «La citazione che mi riguarda contesta tutto quello
> che nella puntata è stato detto e mostrato, perché `fazioso'. Si contesta
> non tanto la veridicità dei fatti, bensì il tono `allarmistico' e la
> generalizzazione di mancanze, secondo Ferrovie, irrilevani e in via di
> soluzione. Tutto questo avrebbe causato all'azienda ferroviaria un danno
> d'immagine calcolabile attorno ai 26 milioni di euro. Il giudice stabilirà
> se abbiamo sbagliato oppure se abbiamo fatto il nostro dovere».
> >
> > Gabanelli precisa che «l'inchiesta partiva da un rapporto interno a
> Ferrovie del `97, nel quale si evidanziavano gravi carenze legate alla
> sicurezza su alcun tratte. All'epoca l'ing. Cimoli diede vita al `Progetto
> macchinisti', nel quale venivano date indicazioni `prioritarie e urgenti'.
A
> distanza di 6 anni siamo andati su quelle tratte per verificare cosa era
> stato fatto».
> >
> > Veniamo a una delle accuse ai ferrovieri, `complici' dei giornalisti:
«E'
> vero che era stato fermato un treno in galleria? «Mi risulta che il treno
su
> cui viaggiava Giovanna Corsetti, autrice dell'inchiesta, si asia fermato
in
> galleria per un guasto». E la `scatola nera'? «Se il riferimento è al
> tachigrafo mostrato nella puntata, quel tachigrafo non funzionava, e non
> credo che qualcuno lo abbia manomesso».
> >
> > Report è una trasmissione di denuncia, adesso quattro persone sono state
> licenziate, e le chiediamo cosa «intende fare» la rai. Risponde asciutta,
e
> precisa: «Io so che gli incidenti ferroviari, purtroppo, non sono più una
> rarità, so che quattro persone si sono esposte per denunciare fatti che
> riguardano la sicurezza di tutti: posso solo augurarmi che questa vicenda
> non passi sotto silenzio. Report, come è suo costume, torna sui pezzi
> trattati con degli aggiornamenti. Torneremo anche su questo».
> >