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100 anni fa il genocidio degli Herero in Namibia
- Subject: 100 anni fa il genocidio degli Herero in Namibia
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft für bedrohte Völker <info at gfbv.it>
- Date: Thu, 8 Jan 2004 15:40:21 +0100
URL: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040107it.html 100 anni fa il genocidio degli Herero in Namibia Il Governo tedesco deve chiedere scusa per i crimini delle truppe tedesche Bolzano, Göttingen, 7 gennaio 2004 L'Associazione per i popoli minacciati (APM) ha chiesto al Governo tedesco di pronunciare le proprie scuse per la ricorrenza dei 100 anni del genocidio contro gli Herero in Namibia iniziato dalle truppe imperiali tedesche, le Schutztruppe, nella ex-colonia tedesca nell'Africa del Sud-Ovest. Berlino non può continuare ad utilizzare le richieste di risarcimento degli Herero pendenti negli Stati Uniti, per le quali non si intravede nessuna possibilità di successo, come scuse a basso costo per sottrarsi al riconoscimento di questi crimini; così scrive l'APM in una lettera al Cancelliere Schröder e al Ministro degli Esteri Fischer. Proprio in questo anno del centenario del genocidio, il Governo tedesco potrebbe impegnarsi affinché popolazioni particolarmente svantaggiate come gli Herero, i Nama e i San (Boscimani), possano trarre beneficio dalla riforma agraria in Namibia. In occasione della ricorrenza annuale l'APM ha pubblicato un nuovo rapporto sul genocidio degli Herero e dei Nama. La rivolta degli Herero era scoppiata il 12 gennaio 1904 nell'allora colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest. La lotta per la sopravvivenza di questi popoli nomadi che si opposero alla privazione dei propri diritti e alla progressiva perdita della propria terra a favore dei coloni tedeschi, diede inizio al primo genocidio commesso dalle truppe tedesche. Circa 65.000 Herero e 10.000 Nama furono vittime del genocidio. L'APM considera il crimine di genocidio come tale, in quanto le truppe imperiali eseguirono gli ordini di annientamento del proprio Generale luogotenente Lothar von Trotha; dopo aver sedato la rivolta nel sangue spinsero gli Herero nel deserto di Omaheke in totale assenza di acqua, tagliandoli fuori dal mondo. Migliaia di donne, uomini e bambini morirono di sete oppure "vennero risparmiati dalle proprie sofferenze" dai soldati. Dopo che i coloni tedeschi chiesero di sterminare con gli Herero allo stesso modo anche i Nama, anche questi insorsero e rimasero vittime della politica della "terra bruciata" del regime coloniale. Al contrario della Chiesa, che ha dato un importante contributo alla rielaborazione delle proprie responsabilità nella politica coloniale tedesca e nel genocidio, il Governo federale tedesco nonostante i ripetuti appelli anche della nostra organizzazione non ha ancora riconosciuto le proprie responsabilità: tanto più importante sarebbe un tale gesto di riconciliazione per evitare una possibile escalation dei conflitti per la riforma agraria in Namibia, sull'esempio di quanto successo già in Zimbabwe. La Germania è per importanza il secondo paese contributore della Namibia. Ma tra gli Herero e i Nama, che oggi con 122.000 e circa 61.000 persone rappresentano insieme il 10,6% dell'intera popolazione, sono migliaia i senza terra che attendono un sostegno. Per questo sarebbe estremamente importante che proprio Berlino sostenga oltremodo la riforma agraria. Vedi anche: * www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030110it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/02-2/020808it.html * www: www.ilmanifesto.it/MondeDiplo/LeMonde-archivio/Luglio-1999/9907lm18.01.html
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