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incontro promosso da Fondazione onlus Popoli e Costituzioni e Ordine Giornalisti Puglia
- Subject: incontro promosso da Fondazione onlus Popoli e Costituzioni e Ordine Giornalisti Puglia
- From: "Popoli&Costituzioni Fondazione onlus" <popoli.costituzioni at libero.it>
- Date: Tue, 23 Dec 2003 09:49:56 +0100
Fondazione Popoli & Costituzioni onlus Ordine dei Giornalisti di Puglia Celebriamo una Festa della Costituzione per lanciare la proposta incontro pubblico a Bari il 12 gennaio sul libro "Codice breve del razzismo fascista" di Nicola Magrone: partecipano, oltre a Magrone, Lorenzo Del Boca, Vito Gallotta, Michele Partipilo La proposta di celebrare una 'festa della Costituzione' ogni 22 dicembre, data della approvazione da parte dell'Assemblea costituente della Carta costituzionale italiana, viene lanciata dalla Fondazione Popoli e Costituzioni onlus la quale annuncia che invitera' il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, a valutare l'ipotesi di farsene sostenitore. La proposta e' condivisa dall'Ordine dei giornalisti della Puglia: insieme, Fondazione e Ordine, per il lancio ufficiale della proposta organizzano una iniziativa che ruotera' intorno alla presentazione dell'ultimo libro di Nicola Magrone, presidente onorario della Fondazione e procuratore della Repubblica a Larino (Campobasso): il ''Codice breve del razzismo fascista-Stato totalitario e democrazia costituzionale'', un 'racconto' degli anni del Fascismo in Italia con la raccolta delle leggi e dei provvedimenti antiebraici e delle leggi 'riparatrici' della Repubblica. La particolarita' della iniziativa - che si svolgera' il 12 gennaio prossimo e alla quale parteciperanno anche Lorenzo Del Boca, presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti, e Vito Gallotta, docente di Storia del giornalismo all'universita' di Bari - la spiegano Nicola Magrone e Michele Partipilo, presidente del consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Puglia. Magrone e' anche autore di una edizione commentata della Costituzione italiana, realizzata dalla Fondazione Popoli e Costituzioni per promuovere la conoscenza e la diffusione della Carta costituzionale. ''La nostra proposta - afferma - viene fatta non a caso in collegamento con un libro che tratta delle leggi razziali, che furono si' volute da Mussolini ma condivise dal re Vittorio Emanuele di Savoia e da un tetro parlamento in camicia nera. Esse non furono, come per anni si e' tentato di farle passare, una cosa straordinariamente eccezionale, anomala, imprevedibile, imprevista, non caddero dal cielo, ma furono il frutto di uno Stato autoritario che aveva via via eliminato ogni liberta' e diritto nei confronti dei suoi oppositori e per il cui mantenimento non fu secondario il ruolo dei ceti intellettuali e la resa via via di magistratura, esercito, sindacato''. ''Trenta anni dopo - conclude Magrone - il parlamento di un'Italia che si era finalmente scrollata di dosso lo Stato totalitario si dava una Costituzione, che io giudico tra le piu' avanzate al mondo e che dobbiamo tenerci stretta come difesa insuperabile della nostra democrazia''. Partipilo ricorda che l'Ordine dei giornalisti della Puglia sul lento trapasso dal fascismo alla democrazia organizza anche una mostra sulle ''prime voci dell'Italia libera'': proprio la Puglia, infatti, fu lo scenario di questo ritorno alla democrazia, in primo luogo con la pubblicazione dei primi giornali liberi, con Radio Bari e poi col Congresso dei Comitati di liberazione nazionale del 28 e 29 gennaio 1944. Partipilo sottolinea che lo stesso presidente Ciampi parla della Costituzione come di un ''testo bello e moderno'', da far conoscere il piu' possibile, e che in una recente cerimonia nel ghetto ebraico di Roma ha esortato a ''ricordare i Giusti senza dimenticare la Shoah, la liberta' perduta e poi la lotta per riconquistarla che arriva fino alle elezioni libere e alla Costituzione Repubblicana, la Stella Polare dell'Italia democratica, lo scudo delle nostre liberta'''. ''L' iniziativa del 12 gennaio - dice - sta tutta qui: nell'adesione piena e convinta a queste parole di Ciampi e nella convinzione che anche se siamo a un passo dall'approvazione di una Costituzione europea, e quindi comune a piu' Paesi, non possiamo recedere di un millimetro dalla difesa delle liberta' conquistate con la nostra Carta costituzionale e dal ricordo autentico di quanto dolore sia costata''. l
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