Comunicato Stampa - Giornata Internazionale del Migrante



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COMUNICATO STAMPA
Giornata Internazionale del Migrante

ROMA, 18 dicembre 2003 - "Chiediamo al Governo Italiano di avviare il prima
possibile le procedure per la firma e ratifica della Convenzione
internazionale per la protezione di tutti i lavoratori migranti e i membri
delle loro famiglie", questo è quanto ha chiesto il Comitato Italiano per i
diritti dei migranti alla Conferenza che si è svolta oggi all'Hotel
Nazionale di Piazza Montecitorio organizzata per celebrare la Giornata
Internazionale del Migrante.

Questa Convenzione si pone come strumento privilegiato per la protezione dei
diritti umani fondamentali di tutti i migranti, indipendentemente dal loro
status giuridico. E' quindi doveroso da parte di tutti gli Stati adottare
misure e politiche appropriate per una gestione della migrazione rispettosa
di questi diritti.

Rivolgendosi ai parlamentari presenti tra cui l'On. Graziella Mascia, l'On.
Giorgio Pasetto e il Sen. Francesco Martone, Il Comitato Italiano ha
sottolineato che "I migranti, indipendentemente dal loro status giuridico, e
quindi anche gli irregolari, hanno diritto alla protezione dei loro diritti
umani fondamentali attraverso uno strumento internazionale forte ed efficace
come questa Convenzione. Anche i diritti dei migranti vanno concepiti su
base universale, perché sono diritti fondamentali della persona".

Dopo aver ricordato la recente entrata in vigore della Convenzione (1°luglio
2003) a 13 anni dalla sua adozione, il Comitato ha denunciato la totale
assenza degli Stati membri dell'Unione Europea tra i firmatari. Infatti, i
24 Stati che ad oggi hanno firmato e ratificato la Convenzione sono perlopiù
paesi generatori di flussi migratori come Messico, Filippine, Sri Lanka,
Marocco, Senegal.

Una persona su 35 nel mondo è un migrante. Negli ultimi 35 anni il numero
dei migranti internazionali è più che raddoppiato arrivando agli attuali 175
milioni per le sole presenze regolari. Si tratta di un fenomeno globale dal
quale nessun paese al mondo può dirsi escluso sia esso di origine, transito
o destinazione. Si tratta di milioni di persone che, a causa della loro
particolare condizione di vulnerabilità, sono potenzialmente esposti ogni
giorno ad abusi e sfruttamento. Se poi si pensa ai migranti irregolari i
numeri e i disagi diventano incalcolabili.

Il Comitato italiano ricorda infine che il nostro Paese, coerentemente con
la propria storia di emigrazione e con le proprie responsabilità
internazionali, si è adoperato attivamente nella stesura del testo durante i
lavori presso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ed ha partecipato
positivamente all'approvazione per consenso del testo della Convenzione 13
anni fa. Pertanto, il Comitato "esorta ad intraprendere ogni sforzo per la
firma e ratifica di questa Convenzione e adeguare gli strumenti legislativi
nazionali allo spirito e alla lettera della stessa."

Ufficio stampa Comitato: 06/44186223 Cell.338/9536855 iomromepress at iom.int
In allegato testo dell'Appello lanciato dal Comitato Italiano per i diritti
dei migranti




APPELLO
PROMOSSO DAL COMITATO ITALIANO PER I DIRITTI DEI MIGRANTI

Il 18 dicembre 1990, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottava la
Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i
lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, entrata in vigore il
1° luglio 2003.

AD OGGI NESSUN PAESE DELL'UNIONE EUROPEA HA FIRMATO E RATIFICATO LA
CONVENZIONE.

Noi sottoscritti firmatari dell'appello e rappresentanti del Comitato
Italiano per i Diritti dei Migranti chiediamo:

1. al Governo italiano di avviare il prima possibile le procedure per la
firma e ratifica della Convenzione.

2. ai parlamentari di portare all'attenzione del Parlamento italiano la
ratifica della Convenzione.

3. al Presidente di turno del Consiglio dell'UE di sostenere in sede
europea e presso gli altri Stati membri la Convenzione.

4. di sollecitare il Parlamento Europeo ad adottare una risoluzione che
inviti gli Stati membri ad intraprendere politiche in materia di
immigrazione conformi alla Convenzione ed a ratificare la Convenzione
stessa.

Questo Comitato intende inoltre ricordare che il nostro Paese,
coerentemente con la propria storia di emigrazione e con le proprie
responsabilità internazionali, si è adoperato attivamente nella stesura del
testo durante i lavori presso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ed
ha partecipato positivamente all'approvazione per consenso del testo della
Convenzione 13 anni fa.

Le migrazioni sono un processo in costante evoluzione che continuerà a
giocare un ruolo essenziale nelle società di tutto il mondo. É sempre più
evidente la dimensione globale del fenomeno migratorio con le sue
implicazioni politiche, economiche e sociali. Rispetto al passato, i
movimenti di popolazioni sono in aumento: iniqua distribuzione delle
risorse, guerre, carestie, degrado ambientale spingono milioni di persone a
lasciare le proprie aree di origine. I migranti internazionali superano
ormai 175 milioni nel mondo per le sole presenze regolari, mentre i numeri
e i disagi diventano incalcolabili per quanto riguarda le migrazioni
irregolari.

La violazione dei diritti dei migranti è una sconcertante realtà cui
purtroppo ci si deve confrontare. La loro condizione di vulnerabilità li
rende troppo spesso soggetti ad abusi e sfruttamento e li espone ad atti
discriminatori nonché xenofobi.

I migranti, indipendentemente dal loro status giuridico, e quindi anche gli
irregolari, hanno diritto alla protezione dei loro diritti umani
fondamentali attraverso uno strumento internazionale forte ed efficace come
questa Convenzione. Anche i diritti dei migranti vanno concepiti su base
universale, perché sono diritti fondamentali della persona.

Pertanto, il Comitato esorta ad intraprendere ogni sforzo per la firma e
ratifica di questa Convenzione e adeguare gli strumenti legislativi
nazionali allo spirito e alla lettera della stessa.

Firmatari dell'appello:
Claudio Lenoci, Ufficio in Italia - Organizzazione Internazionale del
Lavoro (OIL)
Peter Schatzer, Ufficio in Italia - Organizzazione Internazionale per le
Migrazioni (OIM)
Anne Marie Dupré, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI)
Padre Bruno Mioli, Fondazione Migrantes (CEI)
Don Vittorio Nozza, Caritas Italiana
Giulio Russo, Casa dei Diritti Sociali - FOCUS
Giuseppe Casadio, CGIL
Oberdan Ciucci, CISL
Guglielmo Loy, UIL