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Contro lo sgombero di Via Azzo Gardino, 61: conferenza stampa e assemblea pubblica
- Subject: Contro lo sgombero di Via Azzo Gardino, 61: conferenza stampa e assemblea pubblica
- From: Bologna Social Forum <info at bologna.social-forum.org>
- Date: Tue, 16 Dec 2003 10:51:00 +0100
Con preghiera di pubblicazione/diffusione Bologna Social Forum (http://www.bologna.social-forum.org) ALLE ORE 13 DI OGGI IN VIA AZZO GARDINO 61 E' CONVOCATA UNA CONFERENZA STAMPA URGENTE SULL'ANNUNCIATO SGOMBERO DELLO STABILE DI PROPRIETA' DEI MONOPOLI DI STATO Abbiamo appreso nella tarda serata di ieri, dai parlamentari bolognesi che avevano incontrato due sottosegretari del Ministero delle Finanze, che è intenzione del Ministero di arrivare allo sgombero di via Azzo Gardino 61 entro 48 ore. La motivazione, oltre a quella "banale" di ripristinare la legalità, è che lo stabile dovrà essere allestito in un prossimo futuro come magazzino dei Monopoli di Stato per stivare tagliandini delle lotterie nazionali. Come cittadini che con le loro tasse contribuiscono al "bene pubblico" ci domandiamo se sia più illegale ridare alla città uno spazio tenuto vuoto per anni affinchè sia usato per fini culturali e sociali oppure lasciarlo inutilizzato per lungo tempo per poi, di fronte a un progetto di utilità sociale (come un centro di informazione e comunicazione indipendente), utilizzarlo come stiva di inutili foglietti di carta. Non ce ne andremo via in silenzio da via Azzo Gardino, coinvolgeremo con diverse e variegate iniziative di lotta tutta la città per denunciare questo ignobile spreco di denaro pubblico. Quello del 2003, a Bologna, non sarà il solito Natale all'insegna dell'inutile sfarzo delle luminarie, del consumismo sfrenato, dell'ostentazione di una sgarbata ricchezza. Questo Natale sarà attraversato dalla lotta per un'informazione libera e democratica, contro una legge liberticida come la "Gasparri" (nella vecchia e nella nuova versione). Un ulteriore impegno che ci assumiamo è quello di "risvegliare" questa assopita campagna elettorale che ci accompagnerà nei prossimi mesi. Porteremo questi temi in tutte le istanze e in tutti i luoghi dove verrà deciso il futuro della nostra città. Esigiamo risposte da tutte le forze politiche, da chi oggi è al Governo di questa città e da chi si candida per esserlo nel prossimo futuro. Se qualcuno pensa con lo sgombero di via Azzo Gardino di essersi tolto un superfluo "dente del giudizio", ha fatto male i conti: sentirà le nostre grida (e non solo) per lungo tempo. Prendendo a prestito per qualche attimo la tanto sbandierata bolognesità affermiamo un concetto abbastanza esplicito e comunicativo: saremo "il gatto attaccato ai maroni" della politica bolognese. Questa sera, alle ore 21, in viazzogardino61 ASSEMBLEA PUBBLICA per decidere le iniziative di lotta immediate contro lo sgombero annunciato VIAZZOGARDINO61 viazzogardino61 at comodino.org -------------------- uno, due, tre, prova Cominciano le trasmissioni da Via Azzo Gardino, 61. La sede del dopolavoro dei monopoli di stato ha riaperto le sue porte dopo alcuni anni di inattività, testimoniati dalla polvere accumulata sui mobili e sui pavimenti. Anzi non ha riaperto le porte: le porte sono state riaperte da un folto gruppo di donne e uomini, accomunate/i da molte speranze, molte idee e una certezza: il biSogno di uno spazio mentale e fisico dedicato alla comunicazione e all'informazione indipendente. Per realizzare questo biSogno ci siamo riappropriati di un edificio che fino a qualche tempo fa era ritrovo e punto di aggregazione per lavoratori e pensionati. Di quella lunga storia iniziata nel dopoguerra rimane solo l'ex-custode Francesco, un "ragazzino" di 92 anni che qui con sua moglie ha passato la vita. Lo stabile è oggi in attesa di essere destinato a "miglior uso": tra le ipotesi la "svendita" (quella che il ministro Tremonti chiama "cartolarizzazione"), a beneficio di qualche privato costruttore che voglia farne appartamenti di lusso, o addirittura l'utilizzo come deposito per i cedolini delle lotterie di Stato. Svendita di beni pubblici con Tremonti e svendita del servizio pubblico di informazione con Gasparri: in entrambi i casi prevale l'interesse economico a commercializzare e fare profitti sul bisogno di una casa come sulla cultura. Il risultato è che in città sono scomparse le sale pubbliche dove riunirsi, studiare, fare seminari, mentre aumentano gli affitti, la precarietà e il disagio. La nostra idea sul destino dei beni pubblici è opposta a quella dei Tremonti o dei Gasparri di turno. La nostra idea di spazio pubblico parte dalla capacità di creare zone liberate dove poter discutere e sperimentare, organizzare e costruire un'altra idea di città e di informazione. Vogliamo partire da questo "dopolavoro dei monopoli di stato" per parlare dei nuovi monopoli dell'informazione, del dopo-lavoro dipendente, della flessibilità, della precarizzazione, delle nuove forme del lavoro immateriale. Vogliamo farlo dentro e con i molti percorsi che in città hanno dimostrato che esistono alternative, autorganizzandosi con radio, tv di strada, giornali e siti internet indipendenti. Viazzogardino61 è al centro della "Manifattura delle Arti", tra le facoltà del DAMS e di Scienze della Comunicazione, vicino al nuovo cinema "Lumièrè", al centro, quindi, del "distretto della cultura". Da qui per noi comincia il racconto di un'altra città possibile: una città nella quale i luoghi, la cultura e la comunicazione possano ritrovare la loro vera natura di bene pubblico, comune e sociale. Questo spazio sarà per noi un luogo di produzione, un luogo di scambio e di relazione, aperto a tutti e tutte, aperto alla città intera. Cominceremo già questa settimana ospitando una serie di assemblee e iniziative. L'invito e la sfida è proprio qui: riempire viazzogardino61 di contenuti, di cose, di eventi. Il luogo fisico è strategico, lo spazio è meraviglioso e duttile, l'energia c'è. Il desiderio di chi lo ha aperto è duplice: contaminare e contaminarsi. Connettetevi. Connettiamoci. viazzogardino61 at comodino.org Ringraziamo tutti gli abitanti del quartiere che sono entrati in questo luogo liberato e hanno condiviso la gioia di rivederlo aperto. L'Assemblea di Autogestione di Viazzogardino61 vi chiediamo di sottoscrivere e di far girare il seguente appello per scongiurare l'ipotesi sgombero: VIAZZOGARDINO61 - APPELLO ALLA CITTA' Sono state riaperte le porte di via Azzo Gardino 61, già sede del Dopolavoro dei Monopoli di Stato, edificio storico, da anni non utilizzato, pieno di polvere sui pochi mobili e sui pavimenti. Le porte sono state riaperte da un numeroso gruppo di donne e uomini accomunate/i da molte speranze, molte idee e una certezza, il bisogno di uno spazio dedicato alla Comunicazione e all'Informazione indipendenti. Come sembra andar di moda da un po' di tempo, il "PUBBLICO" non piace più, infatti anche questo stabile è in attesa di essere destinato ad altro uso, tra le ipotesi l'utilizzo come Deposito e Archivio dei Cedolini delle Lotterie di Stato, o addirittura la Svendita (quella che il ministro Tremonti chiama cartolarizzazione). Svendita di beni pubblici con Tremonti e svendita del servizio pubblico dell'Informazione con Gasparri, in entrambe i casi prevale l'interesse economico/privato a commercializzare e a far profitti, non tenendo conto dei bisogni sociali. Il risultato è che in città sono scomparse le Sale Pubbliche dove riunirsi, studiare, fare seminari, incontrarsi, mentre aumentano affitti, precarietà e disagio. L'iniziativa di Viazzogardino61 è una risposta allo scippo dei Beni Pubblici voluto dai Tremonti o dai Gasparri di turno. L'idea di Spazio Pubblico parte dalla capacità di creare zone dove poter discutere e sperimentare e dove organizzare e costruire un'altra idea di Città e un'altra idea di Informazione che diano voce e visibilità ai soggetti sociali e ai conflitti oscurati dalla censura di regime allineata a politiche privatizzanti. Viazzogardino61 è al centro della "Manifattura delle Arti", tra le facoltà del Dams e di Scienze della Comunicazione, vicino al nuovo cinema Lumiere, al centro quindi del "distretto della cultura", da qui per noi comincia il racconto di un'Altra Città Possibile, una città nella quale i luoghi, la cultura e la comunicazione possano ritrovare la loro vera natura di Bene Pubblico, Comune e Sociale. Questo spazio sarà per noi un luogo di produzione, un luogo di scambio e di relazioni, aperto a tutte e a tutti, aperto alla città. DEMOCRAZIA E' PARTECIPARE PARTECIPARE E' COMUNICARE COMUNICARE E' DEMOCRAZIA Invitiamo tutte e tutti, individui e associazioni, a sottoscrivere, sostenere, e condividere questa esperienza e a partecipare, mescolandoci. Tra gli altri hanno firmato: Titti De Simone, parlamentare Daria Bonfietti, parlamentare Katia Zanotti, parlamentare Alfiero Grandi, parlamentare Giovanna Grignaffini, parlamentare Mauro Bulgarelli, parlamentare Franco Grillini, parlamentare Stefano Benni, scrittore Stefano Tassinari, scrittore Carlo Lucarelli, scrittore Beppe Ramina, giornalista Pino Cacucci, scrittore Franco “Bifo” Berardi, Telestreet Gianguido Naldi, segretario regionale FIOM Sergio Lo Giudice, segretario nazionale Arcigay Riccardo bonavita, saggista Stefano Franchi (Segreteria PRC di Bologna) Maurizio Zamboni,capogruppo PRC comune di bologna segue a giorni elenco completo delle firme (che non abbiamo ancora avuto il tempo di copiare su pc da supporto cartaceo ! ci scusiamo con chi ancora non vede qui il proprio nome o la propria associazione pur avendo aderito) per aderire potete scrivere a viazzogardino61 at comodino.org oppure passare direttamente da via azzo gardino 61 a Bologna Lista di discussione del comitato bolognese di ATTAC Per scrivere in lista: lista.bologna at attac.org Iscrizione: lista.bologna-request at attac.org?subject=subscribe Cancella: lista.bologna-request at attac.org?subject=unsubscribe Info web: http://www.attac.it Limitiamo gli allegati e i formati proprietari (".doc" di Microsoft) http://www.fsf.org/philosophy/no-word-attachments.it.html
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