democrazia e legalità , un impegno sempre più necessa rio...




Sono tempi sempre più duri, la censura, le tentazioni di pacificazione
nazionale, il politichese, le formulette, e molto altro ancora:...la
restaurazione ha fatto passi da gigante, manca poco e torneremo ai bei
tempi, a prima dell'illusione che questo paese potesse scongelarsi e
cominciare a crescere e diventare - nonostante tutto - una democrazia
credibile...e invece...

ma noi non ci rassegniamo...

www.democrazialegalita.it

puoi trovare sul sito:

Il riformismo e la signora Craxi

Di Elio Veltri

Il convegno organizzato dalla fondazione ItalianiEuropei sul tema:
"Riformismo socialista nell'Italia repubblicana", è stato oscurato dalla
strage di Nassiriya, ma vale la pena di ritornarci sopra perché, se da
parte di Stefania Craxi vi è stata grande chiarezza, non altrettanto può
dirsi per gli organizzatori, D'Alema e Amato, anche relatori, insieme a
Fassino...

Ed intanto, senza clamori.

I fuochi, le minacce, i tiri incrociati di mille grandi e arrivati
opinionisti e di mille piccoli politici arrivisti scatenati sul tribunale e
la procura di Milano non si sono ancora pacati, anzi, la sentenza di
condanna ad ulteriori 5 anni di prigione ha dato al Gruppo Previti il fiato
per gridare vittoria ed invocare punizioni esemplari. La motivazione della
sentenza della Cassazione che ha assolto Andreotti  dal delitto Pecorelli,
motivazione che parla esplicitamente di "teorema accusatorio" scatenerà, ne
siamo sicuri, un pandemonio ancora più gigantesco. Pare che tutto sia
destinato a congelarsi, ad arrestarsi immobile in attesa di un assestamento
definitivo ed inevitabile, lasciando per sempre irrisolte le questioni: chi
ha ucciso Pecorelli, come era possibile l'esistenza di un sistema di
corruzione dei giudici romani? Ancora una volta siamo destinati ad una
Italia senza verità, senza risposte. E preferibilmente senza domande. Ma,
per fortuna, lontano dai clamori, qualcuno le domande, se le fa, e le
risposte continua a cercarle. Come, ad esempio, a Caltanissetta.



L'AMERICOITALIANA la rubrica settimanale di  di Paola Cesarini

giovane docente della new York university che ci racconta la sua percezione
dell'occidente dal suo 'privilegiato' punto di vista:

Né qui, né lí

L'undici di Settembre, 2001, mentre tremila persone ed un simbolo
riconoscibile dal mondo intero scomparivano da New York City - mia cittá di
adozione - io ero in visita a Roma

mia cittá natale. Il dodici di Novembre scorso, mentre il mio paese
soffriva a Nassiryia la piú grave perdita militare all'estero dalla seconda
guerra mondiale, mi trovavo di nuovo negli USA...

Oggi, come due anni fa, riaffiora in me la stessa sensazione: quella di non
essere "né qui, né lí."

e inoltre: cronologia aggiornata, lettere e contributi...

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