Appello contro i charter dell'umiliazione



Trovate di seguito l'appello promosso da alcune organizzazioni in vari
paesi europei contro i charter per l'espulsione degli immigrati. Dovreste
inviare le adesioni prima possibile perchè mercoledì prossimo l'appello
dovrebbe essere presentato alla stampa in vari paesi contemporaneamente e
sarebbe utile entro quella data avere le prime firme italiane.
saluti
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Contro i charter dell'umiliazione

Il consiglio dell'Unione Europea ha appena adottato una decisione
sull'organizzazione dei voli charter per il rimpatrio degli stranieri prima
ancora che il Parlamento europeo approvasse il testo.

Ci opponiamo categoricamente a questa decisione.

La nostra forte opposizione a questi mezzi di espulsione collettiva è
motivata dalla convinzione che simboleggino e incoraggino una logica
pericolosa e incontrollabile, sia per quanto riguardi l'integrità e la
dignità degli individui, che per la democrazia europea ed il futuro dei
rapporti tra i popoli delle nostre nazioni.

Per definizione le espulsioni collettive tramite voli charter impediscono
un attento esame di ogni situazione con il rischio di una sottovalutazione
delle possibile conseguenze di un ritorno forzato delle persone espulse,
con il risultato di un indebolimento dei diritti fondamentali. Inoltre il
restringimento della libertà personale necessario per eseguire queste
espulsioni collettive è impossibile senza l'utilizzo di misure che, in
qualsiasi momento, possono trasformarsi in brutalità, violenza e minaccia
all'integrità fisica, morte inclusa, di coloro che vengono espulsi.

Per di più, le espulsioni tramite voli charter sono il simbolo e la
personificazione di una politica europea centrata sulla repressione.

E' giunto il momento di spiegare all'opinione pubblica che una politica
basata su "sempre più controlli" può solo sfociare in un vicolo cieco e
trasformarsi in una minaccia per la democrazia.

Un vicolo cieco perché, finché perdura il divario economico e democratico
tra i nostri paesi, è illusorio pensare che misure di sicurezza possano
scoraggiare e ostacolare i candidati all'immigrazione, alla ricerca di
rifugio e di una vita migliore.

Una minaccia perché affidarsi all'efficienza dei controlli di polizia può
soltanto - come si è visto negli ultimi venti anni di normative europee -
indebolire le libertà fondamentali e le basi costituenti del principio di
legalità e porta alla creazione di un regime repressivo al livello europeo.

Infine, questi ritorni coatti e collettivi hanno conseguenze pesanti sulla
pace. L'uso simbolico dei voli charter da parte dei governi europei come
deterrente per coloro che vogliono emigrare è carico di un messaggio
umiliante. Le immagini degli individui espulsi, circondati da dozzine di
poliziotti di ogni tipo, le numerose testimonianze della brutalità delle
forze dell'ordine, il senso di ingiustizia e paura degli espulsi trova eco
nei paesi di origine dove viene interpretato come un sentimento di
arroganza verso tutta la popolazione.

Questo tipo di arroganza da parte dei paesi ricchi nel trattare le persone
provenienti da paesi colpiti direttamente da conflitti e povertà richiama e
risveglia memorie di una percezione collettiva di secoli di dominio,
sfruttamento e umiliazione. Questo dramma devastante, che fomenta rancore,
rabbia e odio, prima o poi, provocherà movimenti di rivolta e nuovi
conflitti.

Perché rappresenta una minaccia alle libertà individuali, alla democrazia e
ai rapporti tra i popoli, la politica dei voli charter dove essere
abbandonata.

Chiediamo urgentemente che il Parlamento Europeo denunci l'adozione della
decisione sui voli per l'espulsione collettiva e che il Consiglio rinneghi
il testo.

Come firmare questo testo?

Inviare l'adesiona a der at cimade.org con la parola "charters" nell'oggetto

Al più presto sarà possibile firmare on line. Per favore controllate il
sito http://www.cimade.org



Premiers signataires (au 19 novembre 2003) :

Réseaux d'associations : Coordination Européenne pour le droit des
Etrangers à vivre en famille, FIDH (Fédération internationale des Droits de
l'Homme), REMDH (Réseau Euro Méditerranéen des Droits de l'Homme), WARIPNET
(Réseau Ouest Africain pour les personnes déplacées et les réfugiés)

Associations : Allemagne - Interculturel Women's Centere S.U.S.I,
Forschungsgesellschaft Flucht und Migration - Autriche - EIPCP (European
Institute for Progressive Cultural Policies) - Belgique - ASBL (Service
d'aide aux accompagnateurs de personnes sans papier), Collectif Herstalien
Opposé aux Centres Fermés, Espace MARX, MRAX (Mouvement contre le Racisme,
l'Antisémitisme et la Xénophobie), Parti Communiste, POS (parti ouvrier
socialiste), UPJB (Union des Progressistes Juifs de Belgique), La Voix des
femmes - Espagne - CEAR (Commission Espanola de ayadu al refugiado),
Federation Espagnole de SOS Racisme - France - Alternative Couleur
Citoyenne, ANAFÉ (Association Nationale d'Assistance aux Frontières pour
les Etrangers), APEQA (Association pour l'Etude des Populations en Quête
d'Asile), Association AiXOS, ATMF (Association des Travailleurs Maghrébins
de France), ATTAC Calaisis, CADTM (Comité pour l'Annulation de la Dette du
Tiers Monde), CICADE, CIMADE, CNSP (Coordination Nationale des Sans
Papiers), Confédération Paysanne, Espace Che Guevara, Euromarche / Marches
européennes, Femmes et Changements, FIDH AE, France Amérique Latine, France
Libertés-Fondation Danielle Mitterrand, FTCR (Fédération des Tunisiens pour
une Citoyenneté des deux Rives), GISTI, LDH, LDH Calais, L'Interassociatif
des Solidarités, Ségou Breizh, Syndicat Solidaire Unitaire au trésor 06 -
Grande Bretagne - Statewatch - Grèce - Association of Greek-Kurdish
Solidarity - Italie - ARCI - Luxembourg - ASTI (Association de Soutien au
Travailleurs Immigrés) - Suisse - ACOR SOS RACISME - Tunisie - CRLDHT
(Comité pour le Respect des Libertés et des Droits de l'Homme en Tunisie)