COMUNICATO WANNA MARCHI



<http://www.rdb115.org/./public/943I-400x300.JPG>

Berlusconi modello Wanna Marchi

Comunicato federazione nazionale RdB-Cub

"Care amiche e cari amici",
c'è un uomo che dopo aver venduto sogni e bufale a piene mani, per esempio
un milione di lire al mese a tutti i pensionati sotto quella soglia e la
certificazione dei diritti pensionistici maturati dai lavoratori, vuole
rifilarvi una nuova bufala, quell'uomo è Berlusconi.
Ieri sera ha fatto irruzione nelle case degli italiani con un messaggio a
reti unificate, non per chiedere scusa di un blackout mai verificatosi
quando l'Enel era pubblica e per dare assicurazioni per il futuro come
sarebbe stato d'obbligo, ma per annunciare un nuovo pesante attacco alle
pensioni.
Come al solito l'argomento, logoro quanto abusato, è il crack del sistema
pensionistico pubblico.

NON E' VERO!

La spesa sociale in Italia è sotto di due punti rispetto alla media europea
e di almeno quattro rispetto ai paesi più grandi: dentro questa la spesa
pensionistica è gonfiata con i trucchi, c'è il calcolo del TFR ed è
calcolata comprensiva delle tasse che è la parte che torna allo Stato.
Non è lo Stato che paga le pensioni ma gli Enti di previdenza con i soldi
dei contributi versati.
E' semmai lo Stato che saccheggia, per decine di migliaia di miliardi di
vecchie lire i bilanci degli Enti previdenziali con le spese per
l'assistenza, con le spese a sostegno dei processi di ristrutturazione, con
gli sgravi alle imprese e la decontribuzione, con il sostegno all'evasione
contributiva di dimensioni abnormi.
Per ultimo, in continuità con i precedenti governi di centrosinistra, sta
scippando il patrimonio immobiliare degli Enti acquistato con i contributi
dei lavoratori per fare riserva tecnica dei bilanci, si è appropriato di
cinque miliardi di euro gestiti dall'Inpdap per finanziare il credito ai
dipendenti pubblici, ha portato all'Inps il debito di 1.400 miliardi di
lire all'anno accumulato dall'Inpdai, l'ente pensionistico gestito da
Confindustria e Federmanager.
Quello che vuole imporci Berlusconi non è una riforma né una riformicchia,
è solo un ennesimo, pesante taglio senza alcun respiro riformista!
Ci batteremo contro questo imbroglio, per il ritiro della delega e per il
superamento della legge Dini per costruire nel paese le condizioni che
impongano a tutti, Cgil, Cisl e Uil, centrodestra e centrosinistra, una
seria riflessione sulla necessità di una VERA RIFORMA!

PER
· Il ripristino del calcolo retributivo per tutti per riprodurre un
interesse unitario tra generazioni distrutto dall'introduzione del crinale
dei 18 anni di contributi e del calcolo contributivo dovuti alla tanto
decantata quanto famigerata legge Dini;
· Difesa del potere d'acquisto delle pensioni in essere attraverso un
aggancio all'andamento reale dei prezzi e alla dinamica salariale;
· La difesa del tempo di vita dal tempo di lavoro con la conferma
dell'attuale forbice di età per andare in pensione, 57-65 anni di età con
una relativa diversa rendita pensionistica;
· Eliminazione della giungla contributiva e copertura di contribuzione per
tutte le forme di precariato esistenti
· TFR o liquidazione in un Fondo unico, a gestione pubblica e a rendimento
garantito, finalizzato ad investimenti proprio in quei settori (
ricerca,formazione, innovazione, infrastrutture e Mezzogiorno )
pesantemente trascurati che servono a garantire un maggiore sviluppo
economico e di qualità. Un Fondo che lasci la libertà al momento di andare
in pensione di riscuotere il capitale così accumulato o la sua
trasformazione in quota ulteriore di rendita pensionistica.

la Direzione Nazionale
RdB-cub Federazione
Roma - 30/9/2003 n. articolo: 943