volantino legge Tv



La legge sulle TV rafforza enormemente Berlusconi e Mediaset
Va in onda "Raiset"
La Rai privatizzata si dissolverà in Mediaset e cancellerà il servizio pubblico

VANTAGGI PER L'IMPERO MEDIATICO DEL NEODUCE BERLUSCONI:
1)  Rete 4 non passerà sul satellite nel 2004, alla faccia della sentenza
della Corte Costituzionale;
2) Con la perfida trovata del servo Gasparri, che amplia a dismisura il
paniere delle risorse che determinano il tetto del mercato delle
telecomunicazioni, lo strapotere e l'arricchimento del neoduce Berlusconi
andranno alle stelle potendo saccheggiare quotidiani, società editrici e
radio, accrescendo ulteriormente il fatturato pubblicitario;
3)	le telepromozioni, pur essendo pubblicità a tutti gli effetti,
saranno conteggiate nei limiti giornalieri anziché in quelli orari;
4)	il titolo Mediaset (e quindi il patrimonio di Berlusconi) è
schizzato in alto del 32% dal marzo di quest'anno ad oggi;
5) Berlusconi non dovra' temere l'ingresso di altri concorrenti forti, come
Telecom, bloccata al 10% nella raccolta delle risorse pubblicitarie.
LA RAI INVECE:
1) sarà data in pasto alla speculazione privata (Mediaset) nel 2004, per
risanare il debito pubblico dello Stato: le privatizzazioni cancelleranno
diritti, stipendi e servizio pubblico, portandoci dritti alla Cassa
Integrazione;
2)  nella Rai privatizzata, l'elezione di 7 membri del Consiglio di
amministrazione se la spartiranno i partiti nella commissione di Vigilanza
parlamentare (i quali poi vigileranno perché obbediscano loro). L'elezione
degli altri 2 membri (tra cui il Presidente) finirà in pasto al Ministro
del Tesoro, cioè al governo del neoduce Berlusconi;
3)	dopo il 2005 potranno essere ceduti rami d'azienda Rai, cioè le
Reti o le compartecipate come Raiway, che detiene frequenze e impianti per
il digitale. Ma potranno essere ceduti anche singoli uffici o reparti,
magari con meno di 16 dipendenti, che perderanno così il Contratto
nazionale e lo Statuto dei lavoratori, articolo 18 compreso;
4) la ripartizione del canone sarà legata all'articolazione territoriale
delle reti, con conseguente dissoluzione della Rai come azienda unitaria e
suo spezzettamento in chiave secessionista per soddisfare l'ingordigia
della Lega;
5) la Rai dovrà presto trasmettere in digitale terrestre.  La costruzione
(e forse anche la gestione) di una nuova rete di tralicci e ripetitori
andrà in appalto agli amici di Berlusconi. Del resto, l'aumento dei canali
determinato dal digitale, unito al nuovo limite antitrust, sono stati  la
scappatoia inventata dal servo Gasparri per non mandare Rete 4 sul
satellite. Al costo per le masse popolari di un nuovo apparecchio TV o un
nuovo decoder (la Sony ha messo sul mercato del Nord Europa i Set Top Box a
7-10 milioni di lire!). Mentre per la Rai il digitale costerà centinaia e
centinaia di miliardi di vecchie lire, con conseguente tracollo
finanziario, che concretizzerà per noi dipendenti l'incubo della Cassa
Integrazione. Il Ministero del Tesoro può finanziare la Rai, quindi
controllarla politicamente: per ora ha solo sbloccato un debito pregresso
di 123 ml di euro verso la Rai, soldi derivanti dal canone di abbonamento
che verranno distolti dalla gestione ordinaria e dalle normali attività
produttive!
Il neoduce Berlusconi si appresta dunque ad incorporare anche la Rai, oggi
ormai quasi completamente colonizzata dai suoi gerarchi. Tutte le forze
democratiche e antifasciste politiche, sociali, sindacali, culturali e
religiose hanno il dovere di unirsi e difendere la libertà di informazione.
E' inutile affidarsi a Ciampi, come fanno i rimbambiti leader dell'Ulivo:
Ciampi sta proteggendo Berlusconi come Vittorio Emanuele III fece con
Mussolini: lo dimostrano le firme alla legge Cirami, alla depenalizzazione
del falso in bilancio, alla legge sulle rogatorie e, ultimo, al golpe
istituzionale del Lodo Schifani. Bisogna buttar giù il nuovo Mussolini con
la lotta di piazza e di classe, al più presto prima che faccia nuovi e
irresponsabili danni: la forza per mettere in ginocchio questo governo ce
l'abbiamo!
NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELLA RAI: NON LASCIAMOCI TRANQUILLAMENTE SACCHEGGIARE!
LOTTIAMO PER UNA RAI ENTE PUBBLICO CONTROLLATO DALLE MASSE POPOLARI
ATTRAVERSO L'ELEZIONE POPOLARE DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE!
NESSUNO, PRIVATO O SOCIETA', DEVE DETENERE PIU' DEL 10% DEL MERCATO DEL
SETTORE DELLE TELECOMUNICAZIONI!
                                                            Per la sinistra
CGIL! Franco Pinerolo

F.i.p. MI 09/03

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