(Fwd) [Forumtrieste] comunicato congiunto CGIL-ICS - respingimrespingimento kurdi porto Trieste



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From:           	"Gianfranco Schiavone" <g.schiavone at icsitalia.org>
Date sent:      	Wed, 27 Aug 2003 19:18:15 +0200


Cari amici, invio la presa di posizione congiunta CGIL-ICS oggi 
uscita
a seguito della triste vicenda che ha coinvolto 13 cittadini kurdi
respinti al porto di Trieste. Si tratta di vicende purtroppo non
nuove, che si ripetono periodicamente e frequentemente, su cui
riflettere con molta attenzione affinchè la situazione venga
modificata. Un caro saluto Gianfranco Schiavone 


      NCCDL - C.G.I.L. di Trieste 
      Segreteria
     I..C.S. 

      Consorzio Italiano di Solidarietà 




COMUNICATO STAMPA SUL RESPINGIMENTO DEI 13 CITTADINI KURDI AL PORTO 
DI
TRIESTE  


La NCCDL-CGIL di Trieste e l'ICS (Consorzio Italiano di Solidarietà),
ente di tutela accreditato presso l'ACNUR (Alto Commissariato delle
Nazioni Unite per i Rifugiati) esprimono la propria profonda
preoccupazione per l'episodio del respingimento al porto di Trieste 
di
13 cittadini kurdi avvenuto il giorno 26.08.03. Va ricordato quanto
ampia e grave sia la situazione di persecuzione e di violenza
generalizzata cui è sottoposta la popolazione kurda sia in Turchia 
che
negli altri paesi dell'area (Iraq, Siria e Iran) e come l'Italia sia
vincolata da precisi obblighi internazionali (Convenzione di Ginevra
del 1951) e costituzionali (art. 10) a proteggere coloro che possono
risultare vittime di persecuzioni e violenze nei paesi di 
provenienza.
Il rispetto del diritto d'asilo non è già una benevola e 
discrezionale
concessione ma un preciso vincolo giuridico che ha come obiettivo la
protezione della persona. Per tale ragione il principio di
non-refoulement (non respingimento) è principio cardine inderogabile. 


Si potrebbe argomentare che il respingimento dei cittadini kurdi è
avvenuto verso la Grecia, paese della UE dal quale provenivano
applicando convenzioni in vigore tra gli stati dell'Unione. Ciò 
riduce
ma non elimina gli elementi di preoccupazione; rimangono infatti
aperti molti interrogativi tra i quali: quali sono state le misure
adottare dalla polizia di frontiera italiana per ottenere dalla 
Grecia
precise garanzie in merito al ri-accoglimento dei cittadini kurdi e
alla loro ammissione effettiva alla procedura di asilo prevista dalla
Convenzione di Ginevra? (molte e insistenti sono le fonti che 
indicano
come sovente la Grecia violando la Convenzione stessa rinvii i
potenziali rifugiati nei paesi di origine dove sono perseguitati); i
cittadini kurdi sono stati informati dei loro diritti in una lingua a
loro comprensibile? Hanno avuto modo di prendere contatti con legali 
o
con enti e organismi di tutela? Perché in tutto l'avvenimento non 
sono
mai state coinvolte le organizzazioni e gli enti di tutela dei
migranti pure operanti autorevolmente a Trieste anche in progetti
pubblici, mentre l'intera vicenda è stata concepita come una semplice
operazione di polizia e le stesse notizie sono trapelate alla stampa
solo da indiscrezioni?  

Sono interrogativi seri ed inquietanti che ricordano come grave sia 
la
trasformazione, in atto nel Paese ed esasperata oltre misura dalla
cosiddetta legge Bossi-Fini, del cittadino straniero in non-persona,
esclusivamente oggetto di provvedimenti di controllo e non anche
soggetto portatore di diritti inviolabili. Il degrado giuridico e
morale che la Bossi-Fini sta iniettando nel Paese e che avrà nel 
tempo
ricadute significative anche nella erosione dei diritti dei cittadini
italiani, a partire dalle situazioni più deboli, richiede una 
risposta
etica da parte di tutti i cittadini e da parte delle istituzioni.
Sotto questo profilo la CGIL e l'ICS ricordano come sia prioritario
che la Regione FVG si doti quanto prima di una legge regionale
sull'immigrazione che intervenga a rafforzare gli attuali
insufficienti spazi di tutela e accoglienza dei cittadini stranieri. 



   per la NCCDL- CGIL                                   per l'ICS 

     Marino Calicinari                                   Gianfranco
     Schiavone 


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