Cancun, Wto...siamo già svenduti?
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- Date: Tue, 22 Jul 2003 11:26:02 +0200
con la preghiera di darne larga diffusione Lunedì 28 luglio alle 19.30
presso i
Missionari Comboniani (Via Giulio Petroni, 101) a Bari ci
incontriamo con il dott. Claudio Rigacci, coordinatore del comitato scientifico
della Campagna Wto in Italia per una maggiore comprensione di quanto sta
avvenendo, spesso in tutta segretezza, e definire delle strategie di intervento
e sensibilizzazione.
Dalla
sua nascita nel 1995, l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO)
ha ampliato la sua sfera di influenza dal solo commercio di beni (GATT) ai
servizi (GATS), ai diritti di proprietà intellettuale (TRIPS), agli investimenti
nel settore del commercio (TRIMS), all’agricoltura (AoA) fino agli standard
sanitari e fitosanitari (SPS). Alla vigilia della V conferenza Ministeriale del
WTO prevista a Cancun, in Messico, dal 10 al 14 Settembre del 2003, un nuovo
round di negoziati rischia di obbligare il pianeta a vivere soltanto secondo le
regole del profitto e del commercio internazionale Acqua, farmaci, cibo, istruzione, trasporti: sono solo alcuni dei beni comuni che rischiano di essere svenduti alle multinazionali private se la società civile internazionale non riuscirà a fermare, come a Seattle, l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto). A Cancún, in Messico, il Wto tenterà di cambiare le regole degli scambi internazionali rafforzando i paesi più forti e le loro imprese. Anche Ong, associazioni e reti di tutto il mondo saranno a Cancún: si parla di 200mila persone, per far sentire la voce della società civile ed impedire la mercificazione e svendita dell’intero pianeta. Oggi sono a rischio i risultati delle battaglie
democratiche degli ultimi decenni per avere regole locali, nazionali ed
internazionali che tutelino i diritti dei cittadini e dei popoli. Ma è ancora
possibile fermare il WTO a Cancun ed invertire la rotta. La resistenza dei paesi
del sud del mondo e dei movimenti sociali globali contro un ulteriore
allargamento del mandato del WTO si fa sempre più forte. Spetta a noi cittadini
europei riprendere questa lotta anche contro le proposte dell’Unione Europea,
che è la principale sostenitrice di un ampliamento dei negoziati sull’accordo
GATS ad una serie di servizi essenziali che vanno dall’istruzione alla sanità,
dai trasporti alla gestione dei rifiuti, dalla fornitura d’acqua alle
telecomunicazioni. L’UE sta inoltre esercitando forti pressioni per avviare a
Cancun un negoziato su una serie di questioni che sono fuori dell’ambito del
commercio, quali la proposta di un accordo sugli investimenti che ricalca in
massima parte il famigerato MAI (Multilateral Agreement on Investment), respinto
con forza dalla società civile e da alcuni parlamenti europei nel 1998 Occorre invertire questa rotta. Dobbiamo adoperarci tutti, singoli,
organizzazioni della società civile e dei consumatori, enti locali, sindacati,
istituzioni, associazioni di categoria e formazioni politiche, per fermare il
disegno del WTO a Cancun e le proposte sostenute dall’Unione Europea.
Lunedì 28 luglio alle 19.30
presso i Missionari Comboniani (Via Giulio Petroni, 101 tel. 080.5010499) a Bari ci incontriamo con il dott. Claudio Rigacci, coordinatore del comitato scientifico della Campagna Wto in Italia per una maggiore comprensione di quanto sta avvenendo, spesso in tutta segretezza, e definire delle strategie di intervento e sensibilizzazione. Rigacci è l'autore del libro "Prima e dopo Seattle, il Gatt, il Wto e i paesi in via di sviluppo" edito da FrancoAngeli.
La rete italiana delle realtà impegnate per fermare il Wto a Cancún è: Questo Mondo non è in vendita Per informazioni e per aderire: www.campagnawto.org
La Campagna inoltre,
lancia la mobilitazione promossa per il 13 settembre da Rete Lilliput, in
collaborazione con le Botteghe del mondo del commercio equo, che saranno in
cento piazze italiane a difendere i beni comuni anche con azioni simboliche,
nelle stesse ore in cui in Messico i negoziati entreranno nel
vivo. La Campagna Questo
mondo non è in vendita è promossa da: Con l'adesione e il
sostegno di: |
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