19/07 Torino: "Perché Fausto e Iaio



Il Circolo dei Filosofi Ignoranti( ass.culturale) presenta

Sabato 19 luglio 2003, ore 21

Torino, Festa di Liberazione

 Parco Ruffini

Stefano Paiusco e Gang in

Perche' Fausto e Iaio?

Opera teatrale di Daniele Biacchessi, 
Raja Marazzini e Stefano Paiusco

Regia: Stefano Paiusco

Organizzazione:Rossella Traversa

Infoline

http://www.filosofiignoranti.it



Milano. 18 marzo 1978. Sono quasi le venti. Otto colpi di pistola sparati
in rapida successione rompono il silenzio di un tranquillo sabato sera. In
via Mancinelli, nel quartiere Casoretto, tre killer professionisti fermano
il cammino di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, detto Iaio, due ragazzini
di diciannove anni. Le inchieste degli inquirenti vengono prima indirizzate
verso lo spaccio di stupefacenti, poi imboccano la pista della destra
eversiva. Proseguono anche le indagini parallele di Mauro Brutto, cronista
dell'Unità, falciato da un'auto pirata mentre sta scoprendo il movente
dell'omicidio del Casoretto.Saranno ventidue anni di depistaggi e
intromissioni. La magistratura milanese accerterà la responsabilità di
neofascisti dei Nar legati alla Banda della Magliana e ai servizi
segreti ma alla fine archivierà l'inchiesta. Sull'omcidio di Fausto Tinelli
e Lorenzo Iannucci calerà un triste sipario. Lo spettacolo ripercorre il
clima degli anni '70, le inchieste ufficiali e quelle parallele.

Propone una nuova pista investigativa legata alla doppia coincidenza tra il
rapimento di Aldo Moro (16 marzo) e l'omicidio di Fausto e Iaio (18 marzo).
Sul palco l'attore Stefano Paiusco sarà la voce narrante della storia. Il
gruppo dei Gang offrirà invece dal vivo il percorso musicale con canzoni di
repertorio ("Sesto San Giovanni", "Eurialo e Niso", "Socialdemocrazia",
"Danza nella luce", "Vorrei", "Oltre", "Il porto delle ombre" ) e brani
originali scritti appositamente per lo spettacolo come un'inedita versione
di "The end" dei Doors e il nuovo brano che da il titolo allo spettacolo,
"Perché Fausto e Iaio". Si tratta in sostanza della prima opera rock di
teatro civile in Italia, dove il testo scritto da  Daniele Biacchessi,Raja
Marazzini e Stefano Paiusco si miscela con la canzone d'autore dei Gang.
Il risultato è un'alchimia di teatro e suoni assolutamente originale dove
la musica non è un tappeto sonoro, bensì il collante che unisce le parole
con le emozioni.