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REINTEGRATI I LICENZIATI POLITICI DELLA RESIDENZA PSICHIATRICA "PLATANI"
- Subject: REINTEGRATI I LICENZIATI POLITICI DELLA RESIDENZA PSICHIATRICA "PLATANI"
- From: "RdB P.I. Toscana" <rdbtoscana at libero.it>
- Date: Fri, 11 Jul 2003 11:49:27 +0200
Il Tribunale di Bologna dà ragione ai licenziati politici della residenza psichiatrica "Platani" Il Tribunale di Bologna ha deciso di accogliere il ricorso dei lavoratori licenziati della residenza "Platani", fra i quali il rappresentante sindacale RdB, e di disporre il loro reintegro nella cooperativa sociale ASSCOOP che gestisce il servizio su appalto del Dipartimento di salute mentale dell'azienda USL di Bologna. Circa tre mesi fa scoppiava il caso "Mario e Gino", con la denuncia da parte degli operatori in appalto della cooperativa sociale ASSCOOP di un grave abuso psichiatrico ai danni di due utenti della struttura: la direzione USL su indicazione politica della Giunta regionale, aveva deciso di trasferirli all'età di 40 anni in una isolata casa di riposo privata. Seguirono iniziative di lotta, indagini, occupazioni, denuncie e alla fine il trasferimento fu bloccato, ma la cooperativa considerò questa giusta battaglia di civiltà un "danno all'immagine" e licenziò in tronco i quattro operatori. Le lotte, condotte dalle RdB, continuarono con presidi e manifestazioni e la solidarietà espressa ai licenziati dalla cittadinanza si concretizzo con oltre 2000 firme raccolte in una apposita petizione. Continuò invece la politica dello struzzo da parte della cooperativa, della USL, della Regione ed in ultimo anche della Prefettura, le quali rifiutarono tutte di incontrare i lavoratori licenziati. Con la sentenza del Tribunale di Bologna viene dimostrata la giustezza delle tesi sostenute da RdB sull'illegittimità del licenziamento. La disposizione del reintegro ha una portata di carattere generale che va ben oltre la vicenda in sé in quanto è stata decisa per soci lavoratori per i quali la norma nazionale non prevede l'applicazione dell'art. 18. L'annullamento di questi licenziamenti politici è un risultato importantissimo per tutti i soci lavoratori delle cooperative che sono fra i meno tutelati e fra i più ricattabili nel mondo del lavoro. La magistratura ha inoltre riconosciuto agli operatori licenziati il diritto-dovere di intervenire per evitare un abuso, di criticare le decisioni dell'azienda USL e della cooperativa ASSCOOP, il diritto di svolgere attività sindacale in difesa dei propri diritti, della qualità del servizio e degli utenti. La decisione della magistratura bolognese è un monito per quanti si sono schierati contro i lavoratori approvando i licenziamenti (confcooperative e legacoop e USL) e per chi continua a fare la politica dello struzzo rispetto ai gravi problemi presenti nelle cooperative sociali e nei servizi psichiatrici dell'emilia romagna (giunta regionale, prefettura e sindacati concertativi). FEDERAZIONE RDB CUB BOLOGNA
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