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Commento di Marco Bertotto, presidente diella Sezione Italiana di Amnesty International, sulle dichiarazioni dell'ambasciatrice
- Subject: Commento di Marco Bertotto, presidente diella Sezione Italiana di Amnesty International, sulle dichiarazioni dell'ambasciatrice
- From: "Ufficio Stampa Amnesty " <press at amnesty.it>
- Date: Fri, 11 Jul 2003 01:49:28 +0200
Gent.mi tutti, vi trasmettiamo il comunicato stampa della Sezione Italiana di Amnesty International: Commento di Marco Bertotto, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International, sulle dichiarazioni dell'ambasciatrice di Siria a Roma per il caso al-Sakhri Grazie per la cortese attenzione Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: Amnesty International Ufficio Stampa Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press at amnesty.it COMUNICATO STAMPA CS99-2003 COMMENTO DI MARCO BERTOTTO, PRESIDENTE DELLA SEZIONE ITALIANA DI AMNESTY INTERNATIONAL, SULLE DICHIARAZIONI DELL'AMBASCIATRICE DI SIRIA A ROMA PER IL CASO AL-SAKHRI Con riferimento alle dichiarazioni dell'Ambasciatrice di Siria a Roma, Nabira Chaalan, convocata oggi al Ministero degli Affari esteri, secondo cui Muhammad Sa'id al-Sakhri sarebbe detenuto in "condizioni normali", Amnesty International ricorda che da oltre sette mesi al-Sakhri è incarcerato in violazione del diritto internazionale. "'Le condizioni normali' di detenzione, come le avrebbe definite l'ambasciatrice secondo una nota informativa della Farnesina, sono forse considerate come tali in Siria, dove spesso gli oppositori politici non possono incontrare la famiglia, gli avvocati, i medici, non sono sottoposti ad alcun processo e sono effettivamente a rischio di tortura e di morte in carcere" ha dichiarato Marco Bertotto, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. "Ma non sono normali in base a quanto dispone il diritto internazionale. Il governo siriano deve ristabilire i diritti del signor al-Sakhri e di tutti i detenuti 'scomparsi' nelle proprie carceri. Continuiamo a sottolineare che il governo italiano è responsabile di quanto sta accadendo ad al-Sakhri per aver respinto lui e la sua famiglia dall'Italia, violando le convenzioni internazionali per i rifugiati, contro la tortura e contro la pena di morte". L'appello di Amnesty International ai ministri degli Affari Esteri e dell'Interno in favore della famiglia al-Sakhri è disponibile sul sito Internet all'indirizzo: http://www.amnesty.it/campaign/diritti_in_europa/appello_siria.php3 FINE DEL COMUNICATO Roma, 10 luglio 2003 Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: Amnesty International - Ufficio stampa Tel. 06 44.90.224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it
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