IN ITALIA IL BRACCIO ARMATO, LA TESTA PENSANTE IN FRANCIA



COMUNICATO Stampa
Confermata analisi del ceas
Ora si cerca in Francia la testa pensante del terrorismo italiano
	È di ieri la notizia che in Francia sono state effettuate
perquisizioni alla ricerca di prove per presunti collegamenti tra rifugiati
italiani, ivi residenti, e gli esecutori dei delitti Biagi e D'Antona. Si
ritiene che le rogatorie internazionali da cui sono scaturiti questi atti
abbiano origine dalle informazioni ricavate dall'elaboratore di Nadia
Desdemona Lioce, che sembra contenesse l'organigramma della struttura delle
nuove Brigate Rosse - Partito Comunista Combattente.
	A conclusioni analoghe era giunto, in via teorica il CeAS, che aveva
divulgato i risultati di questa indagine multidisciplinare con un
comunicato, diramato in data 17 aprile 2003, che riproponiamo integralmente
e con il titolo originale ai colleghi della stampa.

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In Francia la testa pensante del terrorismo italiano
	UNA COMUNE AZIONE CONTRO IL TERRORISMO
	Maurizio Calvi, Presidente del Centro Alti Studi per la lotta al
terrorismo e alla violenza politica, sostiene che lo studio e l'analisi dei
documenti prodotti dal terrorismo di matrice brigatista evidenziano una
continuità ideologica tra le nuove generazioni di terroristi e "padri
storici" esuli o rifugiati in Francia.
	«I ricercatori del CeAS - puntualizza il senatore Maurizio Calvi -
hanno da tempo focalizzato la loro attenzione alla lettura analitica
multidisciplinare dei documenti di matrice eversiva divulgati o disponibili.
Recentemente il CeAS ha anche svolto a Priverno uno specifico seminario di
studi, al quale hanno partecipato accademici ed esperti di varia e
diversificata formazione, finalizzato all'interpretazione dei più recenti
documenti brigatisti».
	«I risultati scaturiti da diversi approcci disciplinari e
metodologici - prosegue il Presidente del CeAS - convergono nel senso di
continuità ideologica e di visione organizzativa tra il nucleo storico
tradizionale delle vecchie Brigate Rosse, le cui teste pensanti hanno
trovato asilo nella vicina Francia, e le Brigate Rosse - Partito Comunista
Combattente, che hanno rivendicato gli attentati ai professori D'Antona e
Biagi.».
	«Questa analisi trova conferma - conclude Maurizio Calvi - nella
lettura dei successivi e più recenti documenti. È un fatto che deve venire
guardato e studiato anche sotto l'aspetto di fenomeno, peraltro rilevante
nell'ottica europea».

	Particolareggiate informazioni sul CeAS e la sua attività sono
reperibili sul sito:
	www.1ceas.org


				Roma 17 aprile 2003

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				Roma 24 giugno 2003