REFERENDUM ART 18: UNA OCCASIONE PERSA



Comunicazione agli organi di informazione

 REFERENDUM ART 18: UNA OCCASIONE PERSA



Il Referendum sull'estensione dell'art. 18 della L. 300/70 non ha
raggiunto, come prevedibile, il quorum. La mobilitazione delle forze
rappresentanti gli interessi di padroni e padroncini, appoggiata dalle
forze politiche di destra e di centro-sinistra, ha impedito una elementare
scelta di giustizia lasciando milioni di lavoratori senza la tutela più
fondamentale: quella di non essere licenziati senza motivo.

Una cosa positiva però  c'è stata ed è che finalmente una tematica
riguardante i lavoratori ha trovato il centro del dibattito spazzando
ambiguità e ipocrisie, OGGI C'è PIù CHIAREZZA SU CHI è CHI  E SU CHI STà
CON CHI.

OGGI I LAVORATORI SANNO CHE LA DESTRA, CONFINDUSTRIA, I COMMERCIANTI, I
SINDACATI CONCERTATIVI E LE VARIE CORPORAZIONI FURIOSAMENTE NEGANO DIRITTI
ELEMENTARI.

OGGI I LAVORATORI SANNO CHE POCO E NIENTE POSSONO CONTARE SU UNA
OPPOSIZIONE (DS E MARGHERITA) CHE HA SCELTO DI STARE CON LA DESTRA POLITICA
E ECONOMICA.

OGGI LA CLASSE LAVORATRICE PERCEPISCE ANCORA Più CHIARAMENTE QUANTO SIANO
OPPOSTI I SUOI INTERESSI A QUELLI DEI SIGNOR PADRONI.

Se la destra al Governo continuerà ciò che ha più che iniziato e cioè una
guerra aspra contro i lavoratori e i loro diritti utilizzando
propagandisticamente questo risultato, l'opposizione, inetta e stupida
quando non collusa, manterrà la sua subalternità continuando a non fare
niente se non chiacchiere elettoralistiche.

Il Governo di Berlusconi e Confindustria marciano a spron battuto contro i
lavoratori, dopo aver di fatto esautorato il Parlamento, preso il controllo
totale dell'informazione e limitato l'autonomia del potere giudiziario.

Stanno per arrivare i famigerati Dlgs collegati alla Legge Delega sul
mercato del lavoro (detta Legge Biagi) che privatizzano il collocamento e
danno vita a nuove tipologie di lavoro sempre più precario e sempre più
senza diritti (lavoro intermittente, lavoro a progetto, lavoro ripartito
ecc.).

È stata approvata la Legge Delega sulla riforma del fisco che regala tanti
soldi ai ricchi e distrugge ogni possibilità residua di welfare state
(previdenza, sanità, scuola).

Sta per essere approvata la Legge Delega sulla riforma previdenziale che
taglia ancora le pensioni, liberalizza l'età pensionabile e espropria ai
lavoratori la liquidazioni.

La RdB Cub afferma quindi, allâindomani del referendum del 15 e 16 giugno,
che la lotta continuerà: in difesa  dei diritti dei lavoratori tutti,
contro la Legge Biagi, contro tutte le forme di lavoro atipico che
precarizzano il mondo del lavoro, contro lo smantellamento dello stato
sociale, in difesa della classe lavoratrice contro la classe dei padroni.



Firenze, 17 giugno 2003
p. federazione regionale


(Laura Novi)