Consiglio d'Europa: Amnesty International saluta l'entrata in vigore di un nuovo trattato che proibisce la pena di morte in ogni circostanza



Gent.mi tutti,

vi trasmettiamo il comunicato stampa della Sezione Italiana di
Amnesty International:



Consiglio d'Europa: Amnesty International saluta l'entrata in vigore di un
nuovo trattato che proibisce la pena di morte in ogni circostanza




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COMUNICATO STAMPA
CS93-2003


CONSIGLIO D'EUROPA: AMNESTY INTERNATIONAL SALUTA L'ENTRATA IN VIGORE
DI UN NUOVO TRATTATO CHE PROIBISCE LA PENA DI MORTE IN OGNI CIRCOSTANZA


Amnesty International saluta l'entrata in vigore, prevista per domani 1°
luglio, del Protocollo N. 13 alla Convenzione europea sui diritti umani e
le libertà fondamentali, che proibisce la pena di morte in ogni
circostanza. "Si tratta di un chiaro messaggio politico: la pena di morte è
inaccettabile, sempre e comunque" - ha dichiarato Karen Hooper,
responsabile pena di morte della Sezione Italiana di Amnesty International.

Il Protocollo N. 13 proibisce la pena di morte in ogni circostanza,
compresi i crimini commessi in tempo di guerra o di imminente pericolo di
guerra. Questo trattato colma la lacuna del precedente Protocollo N. 6, che
proibiva la pena di morte ad eccezione degli atti commessi in tempo di
guerra o di imminente pericolo di guerra.

"I 26 Stati membri del Consiglio d'Europa che hanno firmato ma non ancora
ratificato il Protocollo N. 13 devono farlo al più presto" - ha aggiunto
Hooper.

Amnesty International preme sui quattro Stati membri del Consiglio d'Europa
che non hanno né firmato né ratificato il Protocollo N. 13 (Armenia,
Azerbaigian, Federazione Russa e Turchia) a farlo senza ulteriore ritardo.
L'organizzazione per i diritti umani è inoltre preoccupata per il fatto che
altri quattro Stati membri (Armenia, Federazione Russa, Serbia / Montenegro
e Turchia) devono ancora ratificare il Protocollo N. 6.

Il Protocollo N. 13 è stato aperto alla firma degli Stati membri del
Consiglio d'Europa il 3 maggio 2002 ed entra in vigore domani, 1° luglio,
tre mesi dopo la ratifica del decimo Stato.

Il Protocollo N. 13 è stato ratificato da 15 Stati membri del Consiglio
d'Europa: Andorra, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Georgia,
Irlanda, Liechtenstein, Malta, Romania, San Marino, Svezia, Svizzera e
Ucraina.

È stato firmato ma non ancora ratificato da: Albania, Austria, Bosnia -
Erzegovina, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia,
Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Moldova, Norvegia, Olanda,
Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Serbia / Montenegro,
Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 30 giugno 2003

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