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01/07 Bologna: Il Carcere In/visibile
- Subject: 01/07 Bologna: Il Carcere In/visibile
- From: "Elena Di Gioia" <gi11078 at iperbole.bologna.it>
- Date: Sat, 28 Jun 2003 03:02:11 +0200
Con gentile richiesta di segnalazione Alla c.a. di Redazione Cultura/Spettacoli Vi inviamo il comunicato stampa de Il Carcere In/visibile, conferenza spettacolo sul tema dell'esecuzione della pena che si terrà martedì 1 luglio '03 alle ore 21, presso il Cortile Vicolo Bolognetti (Quartiere San Vitale - Bologna). a presto Elena Di Gioia ---- gruppoelettrogeno ass. via Lionello Spada, 67 40129 Bologna tel. fax 051.377431 348.3200037 349.6074014 elettrog at iperbole.bologna.it http://www.comune.bologna.it/iperbole/elettrog *********** COMUNICATO STAMPA Con gentile richiesta di segnalazione Progetto iniziativa Pubblica di Sensibilizzazione/ Labirinto Vicolo Bolognetti Quartiere San Vitale Bologna Iniziativa di sensibilizzazione sul mondo carcerario italiano Storia di come il foyer è diventato un carcere All'ingresso del teatro, scuola, centro sociale in cui si rappresenti il Labirinto, il pubblico si troverà davanti ad una prima contraddizione. In sostituzione del biglietto al pubblico verrà consegnata una mappa; è la mappa del Labirinto, con indicazione di strade, percorsi, vie di fuga e di accesso. In realtà la mappa ad una lettura più approfondita risulterà assolutamente incomprensibile, percorsi che si sdoppiano per terminare nel nulla, strade che si sovrappongono, fughe che fanno rientrare… La prima sensazione deve essere di insoddisfazione; il carcere è un luogo insoddisfacente. Poi la seconda sensazione farà scontrare il pubblico con un'altra variabile: la verità delle contraddizioni. (G. E.) Il Comitato Locale per l'Area dell'Esecuzione Penale Adulti (presieduto dal Comune di Bologna e costituito da Provincia di Bologna, Casa Circondariale di Bologna e Centro di Servizio Sociale Adulti), l'Associazione Culturale Gruppo Elettrogeno e Iress Soc. Coop., in collaborazione con il Quartiere San Vitale organizzano martedì 1 luglio alle ore 21, presso il cortile di Vicolo Bolognetti (Via San Vitale, 2 - Bologna) Il Carcere In/Visibile, una Conferenza-Spettacolo sul tema dell'esecuzione penale. La conferenza spettacolo Il Carcere In/visibile è parte del Progetto Iniziativa pubblica di sensibilizzazione- Labirinto, un percorso triennale di informazione e sensibilizzazione sulla realtà dell'esecuzione della pena promosso dal Comitato Locale per l'Area dell'Esecuzione Penale Adulti, giunto ormai al suo terzo anno di vita. E' un progetto itinerante che si è svolto in centri sociali, scuole, sedi di quartieri e circoli giovanili. Nella conferenza spettacolo Il Carcere In/visibile il pubblico viene disposto all'interno di un percorso a forma di croce secondo le architetture standard delle strutture di detenzione. Il viaggio intrapreso con l'ausilio di attori porta all'incontro tra il pubblico, i luoghi e i personaggi che abitano e vivono dentro il carcere. Dalle celle, all'ora d'aria, dagli agenti di polizia penitenziaria a detenuti, appellanti, definitivi, assistenti sociali e medici, psicologi e mediatori culturali. Vengono ripercorse le tappe e i momenti salienti nella vita di un/a detenuto/a, evidenziando in particolar modo: l'ingresso del detenuto nel carcere; la perquisizione e la visita medica a cui viene sottoposto; l'assegnazione della cella con riguardo alle misure della reclusione e ai rapporti tra detenuti; la prassi della domandina; le figure che il detenuto incontra in carcere: agenti di polizia penitenziaria, educatori, personale sanitario (medici, psicologi, infermieri), operatori degli enti locali, mediatori culturali e assistenti sociali, volontari, conduttori delle attività di laboratorio - artistiche… Vengono analizzate nello specifico tre tematiche fondamentali: da un lato l'aspetto 'extracomunitario' del personale detenuto. I "numeri" della Dozza indicano circa il 50% di presenza di detenuti extracomunitari. Vengono, quindi, analizzati gli effetti collegati a questo fenomeno soprattutto la necessità e la difficoltà della mediazione culturale; la presenza 'discreta' delle donne, (per usare un'espressione del Prof. Massimo Pavarini, docente di Diritto Penitenziario dell'Università di Bologna volta ad evidenziare la diversa presenza femminile in carcere); infine, la fase in cui un detenuto ha finito di scontare la sua pena o fruisce di misure alternative al carcere ed esce dalle strutture di esecuzione della pena con le difficoltà e i problemi di reintegrazione. Nello spettacolo è presente un momento in cui un attore - insegnante traccia un breve excursus sull'architettura carceraria, un excursus che parte dalla rappresentazione iconografica della Nave dei Folli di Bosch, passando per l'Hopital de Dieu parigino (in Storia della Follia di Foucault) e per il Panopticon di Bentham, per arrivare, infine, alle strutture carcerarie moderne degli anni '70/ '80 come il Carcere bolognese della Dozza. L'excursus vuole da un lato, fornire una serie di informazioni storiche, architettoniche, filosofiche sulla costruzione delle carceri e dall'altro evidenziare come spesso nel corso della storia la costruzione delle celle, quindi l'architettura sia andata di pari passo con l'elaborazione di teorie e tecniche di detenzione, ovvero raccontare con quali strutture è stato possibile edificare strategie di potere e di controllo. La conferenza spettacolo Il Carcere In/visibile alterna, secondo ritmi precisi e tempi dati, scene teatrali con momenti di dibattito sollecitati dalla significativa presenza di figure eminenti e raramente 'visibili', come il direttore della Casa Circondariale di Bologna, il magistrato di sorveglianza accanto a detenuti e o ex detenuti, assistenti sociali del Ministero di Giustizia e dell'Ente locale, operatori volontari, mediatori culturali. In questo modo, ogni singola scena teatrale diventa per il pubblico occasione per sollecitare curiosità e domande, a cui rispondono gli stessi testimoni presenti. Saranno presenti: rappresentanti della Direzione della Casa Circondariale di Bologna, Dott.ssa Longo - Magistrato di Sorveglianza;- rappresentanti del CSSA-; esponenti del mondo cooperativo e del volontariato tra cui Avoc, Centro Poggeschi, ex detenuti e detenuti agli arresti domiciliari, Vincenzo Scalia rappresentante del Gruppo Antigone Bologna. L'obiettivo del Progetto Il Labirinto è di fornire ad un target vasto e ampio di studenti e cittadini la possibilità di conoscere e visitare, attraverso il percorso teatrale, le tappe obbligate del/la detenuto/a nel momento in cui viene a contatto con le strutture nelle quali deve scontare la pena per i reati commessi. Il percorso vuole sensibilizzare e informare il pubblico sulla situazione odierna delle differenti modalità di esecuzione della pena, fornendo un quadro di informazioni e di spunti di riflessione riguardo alle condizioni, ai diritti e ai doveri cui è sottoposto il detenuto. Allo stesso tempo il Progetto Il Labirinto vuole mostrare anche gli impatti psicologici che le modalità di esecuzione della pena possono avere sui condannati e i riflessi sulle loro relazioni familiari e sociali. Un luogo-non luogo, quello del carcere, un macro e microcosmo di sospensioni e di vite 'appese'. Gli interventi teatrali sono a cura della compagnia bolognese Gruppo Elettrogeno con la regia di Martina Palmieri. Drammaturgia Elena Di Gioia. Con Andrea Masu, Marco Mercante, Marilena Lodi, Riccardo Paccosi, Martina Palmieri, Yassin Assad. La moderazione del dibattito è a cura di Alessandro Martelli - Iress Soc. Coop. Bologna. L'ingresso è gratuito. Comune di Bologna-settore Coordinam.to Servizi Sociali 051/203780 Per ulteriore materiale e fotografie 348.3200037 elettrog at iperbole.bologna.it
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